SB Convertitore FM – Conversione FM per radio d’epoca

Potrebbe interessarti anche il modulo Bluethooth per radio d’epoca da collegare alla presa fono che può coesistere con il modulo FM e come questo è rispettoso della radio.

Disponibile solo unitamente al restauro di una radio.

Il costo del modulo e di €50 più la mano d’opera per l’installazione nel vostro ricevitore.

Cos’è “SB Convertitore FM” ?

Dopo aver avuto problemi con i fornitori unitamente ad una certa insoddisfazione per le features di altri moduli di conversione FM per radio d’epoca ho deciso di creare un mio modulo, ripensato da zero che avesse tutte le caratteristiche che desideravo. Il modulo “SB Convertitore FM” è un piccolo modulo digitale che permetterà alla vostra radio d’epoca OM/OC di ricevere anche la gamma FM da 87 a 108 MHz. Tutto questo senza perderne l’originalità, le stazioni si sintonizzeranno usando la manopola di sintonia della radio stessa, senza nessuna modifica.

Perchè installare “SB Convertitore FM”? Come è ormai risaputo, la Rai ha già cominciato da alcuni anni l’abbandono delle trasmissioni radio in Modulazione di Ampiezza su Onde Medie. Le prime conseguenze di ciò sono state, prima la scomparsa dei programmi trasmessi da RAI Radio 2 e da RAI Radio 3 sulla banda delle Onde Medie in tutto il territorio nazionale, e successivamente, la riduzione di copertura dell’unico canale rimasto e cioè RAI Radio 1. Le vecchie radio che avevano soltanto la ricezione in modulazione d’ampiezza in Onde Medie , sono oggi  praticamente inutilizzabili per mancanza di trasmissioni in quella banda, se non per le numerose stazioni internazionali però in lingua straniera.

Il passato

I precedenti moduli sebbene meno ingombranti soffrivano di diversi difetti dovuti proprio alla loro troppa semplicità:

  • Sulle radio alimentate in corrente alternata era sempre necessario approcciare un’alimentazione esterna al modulo che il più delle volte si riduceva in un diodo e un condensatore posti sui 6,3volt dei filamenti, in altri casi riuscivo ad alimentare il modulo ottenendo la tensione dal catodo della finale audio dove altri andavano a montare piccoli trasformatori aggiuntivi dentro di essa.
  • In caso di sovratensioni involontarie durante le operazioni di montaggio il modulo si bruciava in modo irrecuperabile.
  • In caso avvenisse un corto involontario sull’uscita audio il modulo si bruciava in modo irrecuperabile.
  • Su certe radio si otteneva un volume di ascolto basso e poco soddisfacente, una di queste ad esempio è la nilo bianco.
  • Era necessario montare un condensatore esterno per prelevare il segnale dall’oscillatore locale.
  • Era necessario lasciar uscire dalla radio un secondo filo di antenna
  • Era necessario impostare la frequenza di IF nel modulo e se l’oscillatore locale della radio non fosse stato precisamente tarato si otteneva una sintonia che tagliava magari un pezzetto di gamma in alto o in basso nella ricezione FM, era comunque necessario conoscere quale fosse la IF della radio.
  • Il modulo si impossessava della radio totalmente, per ascoltare le altre gamme d’onda originali del ricevitore era necessario montare un’interruttore per spegnerlo a volte forando il telaio della radio, modifica che alcuni ritenevano troppo invasiva.
  • Il segnale audio del modulo FM veniva sovrapposto a quello originale del ricevitore cortocircuitandolo di fatto, sebbene la cosa funzioni in taluni ricevitori si continuava ad udire in sottofondo il rumore delle onde medie.
  • La sintonia del modulo era lenta, per sintonizzare la ricezione FM era necessario girare lentamente il pomello della sintonia, girandolo velocemente si ottenevano salti “muti” in cui non era possibile percepire lo scorrere delle stazione durante la rotazione del pomello come avverrebbe su un ricevitore FM vero o con moduli di conversione analogici, quindi la ricerca di una stazione specifica risultava macchinosa.
  • La sintonia FM saltava delle stazioni come se canalizzasse male, ad esempio nella mia zona radio 105 sta su “105,3” ed era difficoltoso sintonizzarla e la ricezione era cattiva come se il modulo non fosse agganciato esattamente a 105,3 ma leggermente spostato. Il nuovo SB Convertitore FM risolve questi problemi.
  • Il modulo non capiva se la radio fosse impostata sulle onde medie o su un’altra gamma continuando a funzionare in modo anomalo anche in onde corte, creando perplessità nei clienti meno attenti che non capivano perchè le stazioni FM continuassero a saltare o a ripetersi mentre giravano la sintonia.

Da questa esperienza ho quindi creato un modulo a base digitale che permette la massima versatilità rispetto le soluzioni analogiche ma che non avesse tutti i problemi di altri moduli digitali in circolazione. Queste sono le caratteristiche di “SB Convertitore FM”, nome volutamente in italiano, visto che siamo italiani e la nostra è la lingua più bella del mondo.

Paragone tra vari metodi per dare nuova voce alle vecchie radio a valvole…

Per ovviare al problema esistono espedienti più o meno economici o ortodossi. Nel seguito ne evidenziamo  caratteristiche, pregi e difetti. Ogni collezionista o amatore che sia, ha il proprio modo di vedere le cose. Ciò può intendere che l’amatore voglia la radio perfettamente funzionante e originale in tutte le sue parti; per altri è importante avere la massima funzionalità, quindi preferiscono scendere a compromessi e modificare internamente la radio. Di seguito tutte le possibili soluzioni.

A – Utilizzo presa FONO.

Commutando la Radio in posizione FONO è possibile far riprodurre dalla parte audio (Amplificatore di BF e Altoparlante) i segnali applicati all’ingresso Fono.  Sullo stesso ingresso possono essere inviati segnali provenienti dalle più svariate fonti e volendo, anche da una moderna radio FM. In questo caso l’originalità della radio non viene minimamente intaccata ma, gli unici comandi che rimarranno utilizzabili saranno quello della regolazione del Volume ed eventualmente del Tono, mentre la sintonia delle stazioni in FM dovrà essere effettuata sul ricevitore aggiunto. Questa è sicuramente la soluzione più economica e meno invasiva. Problemi che possono sorgere con questa soluzione sono legati a incompatibilità dell’impedenza della sorgente audio che portano a una saturazione dell’ingresso fono con una riproduzione audio pessima e in certi ricevitori con il telaio connesso alla rete potrebbero esporre l’utente a forti scosse, (da vicende lette su facebook qualcuno ha preso la scossa maneggiando un lettore mp3).

B – Utilizzo di Micro trasmettitore in Onde Medie

In questo caso il segnale proveniente da una moderna radiolina FM viene inviata ad un piccolo trasmettitore a modulazione d’ampiezza in banda Onde Medie. La vecchia radio va sintonizzata sulla frequenza del trasmettitore. Come per la precedente soluzione, la sintonizzazione della stazione FM andrà effettuata sulla manopola della radio moderna aggiunta. Questa soluzione è ancora non invasiva ma presenta gli stessi problemi della prima. Da evidenziare un netto peggioramento della qualità di ricezione provocato dalle ulteriori operazioni di modulazione in AM e successiva demodulazione, praticamente ascolterete l’audio di una stazione FM con tutti i fruscii, ronzii e rumori di qualsiasi altra stazione OM. Questa soluzione probabilmente è la più indicata per per ricevitori rari e parecchio costosi che non si vogliono minimamente intaccare nella loro assoluta originalità.

C – Utilizzo presa FONO con aggiunta di ricevitore moderno ed accoppiamento meccanico per la sintonia

La configurazione sfrutta lo stesso principio di funzionamento descritto al punto A con l’unica variante che, la manopola sintonia del moderno ricevitore FM va accoppiata meccanicamente alla sintonia della vecchia radio tramite pulegge e cordicelle in maniera tale da ottenere le stesse escursioni di sintonizzazione. La qualità di riproduzione è buona. Vengono utilizzati i comandi originali della vecchia radio, sia per la sintonia che per il volume/tono.  L’unica pecca risulta l’alterazione meccanica sull’originalità della vecchia radio e la difficoltà nel trovare soluzioni di adattamento meccanico specifico per ogni modello di ricevitore. I costi per il materiale risultano contenuti, ma la modifica può risultare costosa in termini di tempi e manodopera ed esteticamente orrenda.

D – utilizzare SB Convertitore FM

In questo caso il segnale proveniente da un moderno ricevitore FM viene inviato alla parte BF della vecchia radio; la sintonia è pilotata elettronicamente in funzione della frequenza accordata sul vecchio ricevitore. In questo caso l’alterazione dell’originalità è minima (si riduce a saldare 4 o 5 fili) ed è totalmente reversibile, le dimensioni ridotte sono tali da permetterne l’occultamento all’interno della radio. La vecchia radio và commutata in Onde Medie ed al posto delle vecchie trasmissioni in AM si riceveranno le trasmissioni in FM.

Caratteristiche di SB Convertitore FM

  • Totalmente nuovo: rispetto alle soluzioni “non mie” che adottavo precedentemente “SB Convertitore FM” condivide solo alcune parti hardware standard e reperibili sciolte su internet da chiunque, ingloba una circuiteria di contorno totalmente originale e concepita da SB-LAB e un software scritto da zero.
  • Resistore di caduta, rettificatore a basso dropout, condensatore di livellamento e shunt sono a bordo dello stampato, questo vuol dire che è possibile connettere il modulo direttamente ad una tensione alternata di circa 5volt o superiore.
  • È possibile cambiare il resistore di caduta per adattare il modulo a diverse tensioni CA.
  • Il modulo è protetto da sovratensioni leggere anche continuative, la sua alimentazione interna resterà stabile, mentre sovratensioni troppo forti causerebbero solamente il bruciarsi del resistore di caduta senza distruggere il modulo.
  • Può essere alimentato anche direttamente in corrente continua da 6 volt in sù.
  • Il condensatore di accoppiamento con l’oscillatore locale è a bordo.
  • Il filo di antenna può essere connesso internamente alla radio direttamente all’antenna originale del ricevitore senza che vi siano interferenze reciproche.
  • Autoconfigurante: questa è funziona più interessante del modulo che è totalmente jumperless, quindi per impostare la IF non c’è bisogno di saldare ponticelli, impostare piccoli interruttorini o girare trimmer ad orecchia. Una volta installato il modulo nella radio, impostata in onde medie, è sufficiente portare la sintonia nella parte più bassa della gamma (ossia quando il condensatore variabile è totalmente chiuso) e premere un piccolo pulsante, il modulo rileverà la frequenza IF… QUALSIASI ESSA SIA ANCHE SE LA RADIO È STARATA! e si imposterà per usare quella e produrre una perfetta e intera gamma FM da 87 a 108MHz. Il modulo accetta qualsiasi IF arbitraria compresa tra 90khz e 500khz, durante l’autoconfigurazione il modulo segnala anche l’eventuale assenza del segnale di IF o se esso è al di fuori dai range ammessi.
  • Funzione stealth: questa è un’altra funzione importante del modulo, esso gestisce autonomamente il proprio segnale audio e quello originale del ricevitore d’epoca, il modulo non ha bisogno di interruttori per essere disattivato e non impazzisce se si passa la radio in OC o in OL, semplicemente quando la IF presente NON è quella delle OM il modulo si disattiva da solo ripristinando l’audio originale del ricevitore che potrà quindi funzionare regolarmente senza operare su switch nascosti. L’audio originale o quello FM non vengono cortocircuitati quindi nessun disturbo nella ricezione FM anche nelle radio d’epoca più rumorose. L’unico compromesso di questa soluzione è che quando la radio sarà in OM avverrà sempre e solo la ricezione FM, se si vuole mantenere la possibilità di ascoltare anche le OM non c’è altra soluzione che approcciare con il vecchio metodo dell’interruttore, ma considerando che oggi giorno in OL e OM la maggiorparte delle radio d’epoca riceve solo ronzio e rumori degli elettrodomestici non è una gran perdita.
  • Preamplificazione attiva e regolabile: sul modulo è presente un preamplificatore audio e un trimmer per regolare il volume di uscita del modulo con un segnale capace anche di pilotare direttamente una valvola finale, quindi in base alle caratteristiche del vostro ricevitore d’epoca potrete regolare il modulo per ottenere un volume d’ascolto perfettamente livellato con quello delle gamme originali della radio e sopratutto si elimina il problema di volume basso su taluni ricevitori antichi. Se cortocircuitato a massa il segnale audio non provoca il guasto del modulo.
  • Maggiore velocità della sintonia: il software del modulo “SB Convertitore FM” non ha niente a che vedere con quello dei moduli altrui, è stato riscritto da zero e risulta talmente rapido da riuscire a seguire il variare della sintonia in tempo reale, quindi potete girare il pomello della vostra radio velocemente sentendo tutte le stazione scorrere fluidamente, come avviene anche su certi moduli analogici, quindi diventa facile trovare una stazione specifica senza star li a girare il pomello pian piano, a rapide rotazioni della sintonia seguirà un rapido susseguirsi di stazioni e non il silenzio o qualche stazione che salta.
  • Maggiore stabilità della sintonia: il software del modulo compensa anche piccole instabilità degli oscillatori locali, sopratutto di certe radio più vecchie, con altri moduli è possibile che dopo alcuni minuti che si è sintonizzata una stazione FM sia necessario ritoccare leggermente la sintonia perchè l’oscillatore locale della radio ha delle piccole variazioni dovute al riscaldamento delle valvole o variazioni di tensione che causano lo slittamento anche della sintonia FM, il modulo “SB Convertitore FM” riesce a risolvere parzialmente questi problemi, è ovvio che se il ricevitore OM ha assestamenti troppo grandi non vi è nulla che si possa fare.

Questo è lo schema delle connessioni di SB Convertitore FM (clicca per ingrandire)

SB Convertitore FM dispone di una locazione vuota dove inserire una resistenza che chiamo “di caduta” (nell’illustrazione sopra evidenziato in verde) che serve a meglio adattarlo alle alimentazioni disponibili all’interno della radio, qui sotto riporto una tabellina con riportati i valori in base a varie tensioni che ho testato a banco.

  • Tensione minima 4,5/5Vca (se nella radio non avete a disposizione una tensione sufficiente dal circuito dei filamenti sarà necessario ingegnare un’altro modo per ottenerla, in questo caso contattatemi)
    Vedi sotto, capitolo: “Trucco alimentazione insufficiente”
  • Tensione inferiore a 6,3Vca: R = 0,18ohm 1/4Watt
  • Tensione pari a 6,3Vca: R = 1ohm 1/4Watt
  • Valori compresi tra 6,3 a 8Vca: 2,2ohm 1/2 Watt – 1Watt
  • Valori compresi tra 6,6 a 10Vca: 3,9ohm 1/2 Watt – 1Watt
  • Valori compresi tra 7 e 11Vca: 5,6ohm 1Watt
  • Valori compresi tra 7,5 e 12Vca: 8,2ohm 1Watt o più
  • Valori compresi tra 8 e 13Vca: 10ohm 1Watt o più

Alimentazione in corrente continua (es. autoradio alimentata a batteria)

  • Batteria a 6volt: R = 0,18ohm 1/4Watt
  • Batteria a 12volt: R = 100ohm 1Watt 

Questi valori sono indicativi e variabili perchè il convertitore FM ha un suo stabilizzatore interno e accetta quindi questi range di tensione con la resistenze indicate, cercate sempre di usare la resistenza più piccola possibile, ad esempio se avete 7volt preferite 2,2ohm piuttosto che 3,9 anche se il modulo funzionerebbe in entrambe i casi. Se la tensione raddrizzata interna al modulo supera i 7,5volt subentra una protezione “shunt” che impedisce ad essa di salire ulteriormente, quindi se la tensione CA in ingresso al modulo è troppo elevata per prima cosa si brucia la resistenza di caduta a protezione del modulo. Potrebbe poi essere necessario fare qualche prova con la resistenza di caduta perchè su certe radio le tensioni presenti non sono stabili e ovviamente variabili in base alla tensione di rete. Se l’audio FM risulta cattivo o presenta ronzio o HUM di sottofondo provate a mettere una resistenza di caduta di un passo inferiore. Nota tecnica: l’assorbimento del modulo è di 85mA durante il funzionamento.

Massima tensione inversa: 40volt se per qualche motivo al modulo FM viene data una tensione inversa o alternata che raggiunga i 40 volt si provoca il guasto del diodo schottky 1N5819 posto vicino alla resistenza di caduta subito sotto la schedina arduino blu, il modulo non dovrebbe guastarsi perchè ci sarebbe ancora lo zener e la resistenza di caduta a protezione, ma smetterebbe di funzionare correttamente ed è necessario sostituire il diodo con un’altro 1N5819 o equivalente. Non usare normali diodi al silicio perchè hanno una caduta di tensione troppo elevata e vi troverete con un forte ronzio in altoparlante.

Vediamo ora come installare il convertitore FM su una radio, caso tipico più semplice dove è presente una tensione nominale di 6,3volt (riferita al telaio). Prendiamo quindi come esempio lo schema di questa phonola 5579E (clicca per ingrandire)

Qui sotto riporto la posizione degli indicatori luminosi posizionati sul convertitore FM, il LED di alimentazione indica semplicemente che il modulo è alimentato, mentre il LED attività comunica varie cose e ora vediamo quali. Clicca l’immagine per ingrandirla…

  • Il led di attività è spento: il modulo non rileva nessun oscillatore locale, oppure la frequenza dell’oscillatore locale è al di fuori dal range massimo o minimo ammesso oppure al di fuori di quello tarato. nota: a modulo correttamente tarato il led di attività si spegne regolarmente nel punto iniziale della gamma OM per poi accendersi appena spostate in avanti la sintonia, quindi a confermare il corretto allineamento del modulo con la vostra radio d’epoca. Se il led di attività rimanesse acceso anche a inizio gamma OM o si accendesse solo molto dopo l’inizio della stessa allora il convertitore è disallineato e va quindi eseguita la procedura di allineamento.
  • Il led di attività è acceso: il modulo sta funzionando correttamente.
  • Durante la procedura di allineamento avvengono 4 lampeggi lenti poi il led si spegne: il modulo si è allineato correttamente.
  • Durante la procedura di allineamento avvengono 2 lampeggi lenti e una serie di lampeggi valoci: la IF rilevata è al di fuori del range minimo o massimo impostabile oppure il segnale dell’oscillatore locale è assente del tutto.

Vediamo la fase di montaggio reale…

La prima cosa da fare è alimentare il telaio e verificare con il tester la tensione di 6,3volt, come si vede la tensione reale è di 5,4volt quindi scelgo di mettere un ponticello al posto della resistenza di caduta, quindi rinchiudo il convertitore in un tubo termorestringente per poterlo mettere dentro al telaio della radio senza che vada a far contatti in giro, apro con la forbici una finestrella per avere accesso al pulsante di taratura della if.

Procedura di taratura della IF

  1. Collegare il convertitore alla radio.
  2. Posizionare la radio on onde medie, probabilmente sentirete già le stazioni FM ma probabilmente la sintonia non è centrata (il modulo alla prima accensione si posiziona su 470khz).
  3. Girare la sintonia della radio fino alla completa chiusura del condensatore variabile o il completo inserimento dei nuclei di permeabilità variabile.
  4. Premere il pulsante di taratura, la taratura è andata a buon fino se vedrete 4 lampeggi lenti poi il led si spegnerà, mentre sarà fallita senza vedrete 2 lampeggi lenti a un lunga serie di lampeggi veloci.

Con il modulo correttamente tarato il convertitore è inattivo nel punto più basso della OM quindi il led di attività sarà spento e udirete probabilmente anche il fruscio di fondo dell’apparecchio che sta ricevendo le onde medie, non appena vi sposterete di un pelo da questa posizione che il modulo interpreta come “zero” (che serve anche a voi per essere sicuri ad orecchio del perfetto allineamento del convertitore stesso) il convertitore si innesca e vi farà sentire le stazioni FM.

“SB Convertitore FM” supporta tutti i ricevitori OM con medie frequenza che vanno da 90khz a 500khz e non solo 470khz. Capisce anche se il ricevitore è starato e può quindi essere utilizzato sulla totalità dei ricevitori d’epoca anche senza fare riparazioni e tarature troppo approfondite. Differentemente dai prodotti della concorrenza la sintonia non è per nulla difficoltosa, basta guardare il video qui sotto.

Un’esempio di funzionamento: A questa CGE 2545 è stato aggiunto il modulo SB Convertitore FM, nel video potete vedere il funzionamento, da notare la velocità di aggancio delle stazioni nella parte finale del video dove comincio a muovere rapidamente la manopola di sintonia.

Problemi noti e soluzioni

Elenco ora alcuni problemi (e relative soluzioni) che possono capitare e che non sono direttamente imputabili al convertitore FM ma bensì alla radio d’epoca a cui esso è connesso.

  1. Nella fase di taratura il convertitore continua a dare una serie di lampeggi veloci e non avviene nessuna ricezione FM. Problema: l’oscillatore locale della radio non funziona oppure è totalmente fuori ed è necessario riparare la radio.
  2. La taratura del convertitore è andata a buon fine e sento la stazioni FM fino a circa metà scala parlante poi il convertitore si disattiva e sento solo il fuscio delle OM. Problema: l’oscillatore locale OM si spegne ed è necessario riparare la radio, solitamente questo difetto capita per diversi motivi tra cui: tensione della convertitrice basso, convertitrice esaurita, il condensatore da 50pico sulla griglia dell’oscillatore è marcio, contatti sporchi nel commutatore di gamma, oppure oscillatore debole (vedi problemi particolari)
  3. A volte durante la sintonia FM sembra che alcune stazioni FM si ripetano. Problema: oscillatore locale produce un segnale sporco con armoniche o distorto, la radio va riparata, questo problema spesso dipende dal condensatore di griglia dell’oscillatore marcio.
  4. La ricezione FM avviene ma a volte il convertitore si spegne per poi ripartire se do dei colpetti alla radio. Problema: l’oscillatore locale si spegne casualmente, solitamente per falsi contatti nel commutatore di gamma.
  5. Durante la ricezione FM regolare devo ritoccare la sintonia perchè il convertitore perde la stazione (raro). Problema: l’oscillatore locale OM ha delle derive di frequenza, capita a volte sui ricevitori più vecchi, il software del modulo riesce a compensare leggermente questo problema se avviene però bisogna mettere mano al ricevitore anche se a volte non è risolvibile, prendete atto che magari avete una radio di 80 anni e all’epoca nella ricezione OM queste derive non causavano problemi.
  6. La ricezione FM avviene ma l’audio è di cattiva qualità o presenta ronzio, oppure va a singhiozzo. Problema: la tensione che alimenta il modulo è troppo bassa, dovete diminuire il valore della resistenza di caduta, se avete già il ponticello a posto della resistenza allora dovete trovare un’altro modo di alimentare il modulo, eventualmente contattatemi per un’aiuto.
  7. La ricezione FM avviene ma l’audio è basso. Problema: il volume del convertitore è basso, agite con un piccolo cacciavite sul trimmer del volume per alzarlo.
  8. La ricezione FM avviene ma l’audio è gracchiante anche se abbasso il volume della radio. Problema: il volume del convertitore è troppo alto, agite con un piccolo cacciavite sul trimmer del volume per abbassarlo.

Audio che scompare lentamente – Problema di surriscaldamento

Se il convertitore FM viene surriscaldato può succedere che l’audio della trasmissione FM vada lentamente scomparendo fino a che non rimane solo un fuscio di fondo e se si gira la sintonia non si riesce a sintonizzare nessuna stazione, poi spegnendo la radio e lasciandola raffreddare alla riaccensione il modulo funziona nuovamente per un pò di tempo fino al nuovo surriscaldamento. Questo difetto si è presentato su alcune autoradio con grossi transistor finali che dissipavano sulla lamiera della radio stessa che dopo ore accesa diventava essa stessa molto calda, per ovviare a questo problema è necessario lasciare il modulo esterno alla radio con i fili che vanno dentro da un foro. Su radio da tavolo questo problema si è presentato di rado, tipo con il modulo montato a fianco o direttamente sotto lo zoccolo della finale audio, è bene quindi cercare di montare il modulo non troppo vicino agli zoccoli delle valvole, specie la finale audio e la raddrizzatrice che sono quelle che emano più calore, e sempre girato verso il fondo dell’apparecchio.

Problemi particolari e possibili soluzioni

Elenco ora alcuni problemi specifici per ricevitore che ho incontrato nel corso delle mie installazioni e le soluzioni che ho adottato per risolverli.

  1. Problema: La sintonia del modulo continua a saltare da una stazione all’altra e quando aggancia è estremamente instabile, oppure il modulo funziona solo nella parte bassa delle OM poi sgancia completamente come se il segnale dell’oscillatore fosse assente nonostante ci sia la sicurezza che l’oscillatore locale sta funzionando.
    Causa: il livello del segnale proveniente dall’oscillatore locale è troppo debole e il modulo fatica ad agganciare.
    Soluzione 1: Nel primo caso capitato, una radio telefunken con convertitrice WE20, il segnale prelevato alla griglia dell’oscillatore locale era troppo basso, ho risolto prelevando il segnale dalla griglia anodica (equivalente alla placca del triodo oscillatore per le valvole doppie), ponendo in serie al filo blu una resistenza da 47k.
    Soluzione 2: Il secondo caso capitato era su una radio con convertitrice 6SA7GT, tipicamente una valvola utilizzata con oscillatore catodico, in questo caso gli unici punti dove prelevare il segnale sono il catodo e la prima griglia (consiglio di prelevare dal catodo), con questa valvola i livelli di segnale sono sempre bassi e non ci sono punti con segnale più forte dove pescare, per risolvere il problema è necessario modificare il valore di un condensatore di limitazione di banda montato sul modulo FM, il condensatore originale è da 390pico ed è quello immediatamente sotto il pulsante di taratura, nel mio caso ho sostituito questo condensatore con un 100pico. Sarebbe il caso di non eliminare completamente questo condensatore perchè in sua assenza il modulo non capisce più quando si commuta la radio in onde corte e questo lo fa impazzire esattamente come succede con i moduli della concorrenza, più saggio invece è diminuire il valore del condensatore quel tanto che basta per consentirgli di fare il suo lavoro correttamente, tutti i valori compresi tra 390pF e 100pF sono possibili e si possono provare empiricamente, consiglio solo di operare una buona dissaldatura del condensatore originale per non rovinare il PCB e di saldare il nuovo condensatore in modo definitivo solo quando si è sicuri di quale sia il valore migliore.
  2. Problema: nonostante ci sia certezza del funzionamento dell’oscillatore locale questo in fase di taratura emette una serie di tanti lampeggi veloci come se il segnale fosse assente.
    Causa: il livello di segnale proveniente dall’oscillatore locale è troppo forte e satura il transistor di ingresso.
    Soluzione: questo è capitato sempre sulla telefunken con la WE20, dopo che avevo stabilito che il segnale presente in griglia era troppo debole ho provato a prelevare il segnale dalla griglia anodica ma il modulo non funzionava. Dopo aver visto con l’oscilloscopio che il segnale presente raggiungeva i 150volt picco picco ho capito che era troppo per il transistor di ingresso (che comunque non si dovrebbe rompere in quanto disaccoppiato da una condensatore di valore molto piccolo) e ho risolto ponendo in serie al filo blu una resistenza da 47k in modo da attenuare il livello di segnale che raggiungeva il modulo. Il valore di questa resistenza può essere variato in base ai casi.

Trucco alimentazione insufficiente

In alcune radio sebbene la tensione dei filamenti e delle lampadine di targa dovrebbe essere 6,3Vca ci si trova ad avere delle tensioni inferiori di 5,5 / 5 o anche 4,5 volt, collegato il modulo sembra funzionare ma l’audio ha un ronzio fortissimo, questo mi è capitato su una Radioletta CGE <– clicca per leggere l’articolo completo… E prima di inserire dei trasformatori aggiuntivi per avere i 6,3volt potreste prova a maggiorare il condensatore di livellamento del modulo, eliminando il suo condensatore da 1000uF e montandone uno da 4700uF 10/16volt come in questa foto:

La resistenza di caduta deve sempre essere di almeno 0,18ohm, funge da fusibile in caso di corti. in molti casi questo trucco ha funzionato, il modulo FM ha continuato a funziona anche con 4,5volt CC (misurati sul condensatore).

Trucco alimentazione da filamenti in serie

Alcune radio non hanno i 6,3volt perchè i filamenti delle valvole vengono alimentati in serie tra loro, alcune radio non hanno nemmeno il trasformatore ed è stato il caso di una Radio Pathè francese <– clicca per leggere l’articolo completo… Prima di inserire trasformatori aggiuntivi per ottenere i 6,3volt potete prendere spunto da questo esempio (specifico per la radio pathè 105A):

Va aggiunta una resistenza in serie al circuito dei filamenti, dal lato verso massa, il valore di questa resistenza dipende dalla corrente che circola nel circuito dei filamenti, i 150ohm dell’esempio sono risultati ottimali con filamenti da 200mA, il diodo 1N4007 è assolutamente necessario sia per ridurre il raffreddamento dei filamenti delle valvole, che si trovano con un pò meno tensione, sia per proteggere il diodo a bordo di SB Convertitore FM che non sopporta una tensione inversa superiore a 40volt. In questo caso ho anche maggiorato il condensatore di livellamento del modulo a 4700uF. Il trucco non è applicabile con radio i cui filamenti serie abbiano una corrente inferiore a quella assorbita dal modulo (circa 85mA), con valvole serie “U” (UCH UF UBC etc..) ci si potrebbe trovare al limite del possibile e non è mai stato testato.

Attenzione alle lampadine!!!

Gli altri venditori di moduli di conversione “concorrenti” sulle loro pagine o nei loro video spesso dicono che se nella radio c’è una lampadina a 6,3 basta pescarci la tensione per far funzionare il modulo, ma non è sempre così, dovete innanzi tutto procurarvi lo schema della vostra radio perchè a volte su certe radio le lampadine erano si a 6,3volt ma alimentate in modi strani da prese intermedie assieme ai filamenti delle altre valvole in serie o peggio sul primario del trasformatore, e una connessione incauta del modulo in questi casi potrebbe produrre la distruzione dello stesso, il guasto del trasformatore di alimentazione della radio o il porre il telaio della radio alla tensione di rete in modo inconsapevole, guardate per esempio lo schema qui sotto, sempre di una phonola 5579 senza “E” (giusto perchè vi rendiate conto che bisogna essere prudenti)… Cliccate per ingrandire.

È segnata una tensione di 6,3 che alimenta il filamento dell’occhio magico EM80 ma se guardate bene è sul PRIMARIO del trasformatore quindi sotto tensione di rete, inoltre questi 6,3volt non sono utilizzabili perchè non riferiti alla massa del telaio, infatti si noti la presenza di C22. Sono presenti inoltre altre 2 lampadine a 6,3 ma sempre sul primario e sollevate di 115volt, in un caso del genere per alimentare il convertitore si può ad esempio sconnettere il capo a massa del secondario di anodica e se la corrente che scorre in V5 è di almeno 85mA si connette il convertitore col suo negativo a massa e il positivo verso il capo liberato del secondario anodico. Non pubblico lo schema perchè non è stato testato su questa radio e perchè la cosa va vista di volta in volta effettuando delle misure di verifica prima di provare. In questi casi non fate da soli se non siete assolutamente sicuri di cosa fate e non esitate a contattarmi, con un pò di prove si riesce sempre a trovare la soluzione senza dover aggiungere dentro la radio dei trasformatori col solo scopo di alimentare il modulo, ottenere quel mezzo watt non è poi un’impresa così insormontabile.