Radio d’epoca Bluetooth – E senza compromettere l’originalità della radio

Costo del modulo bluethooth €50,00 unitamente al restauro di una radio, non è venduto sfuso.

Siamo ormai al secondo ventennio del 2000, la tecnologia corre e i metodi di distribuzione dei contenuti multimediali cambiano e si modernizzano, ormai siamo nell’era di internet e dei contenuti ondemand ed anche la radio FM per certe persone sembra superata. Quello che invece non cambia è l’attrazione delle persone per i vecchi oggetti di un’era ormai passata, come le radio a valvole. Sempre più spesso ricevo domande e richieste di utenti che vorrebbero restaurare la loro radio d’epoca ma non si accontentano, comprensibilmente, di utilizzarla per la ricezione delle trasmissioni in AM ma nemmeno di avere l’FM. Molte persone vorrebbero poter ascoltare sulla loro radio d’epoca programmi audio su Spotify, Youtube, Apple Music o qualsiasi altro servizio streaming.

Non collegate strani cavetti all’ingresso FONO !

Qualcuno maldestramente cerca di connettere con un cavetto la presa cuffie dello smarphone con l’ingresso fono (giradischi) presente su molte radio d’epoca, con risultati audio scadenti o disturbati, mettendo al contempo a rischio la propria incolumità! Molti infatti non sanno che tantissime radio d’epoca sono alimentate da un’autotrasformatore e hanno il telaio connesso a un polo della presa elettrica. Questo significa che collegarle con un filo allo smartphone o lettore mp3 pone il lettore o telefono direttamente sotto tensione di rete, rendendo pericolosissimo maneggiarlo a mani nude! Quindi non fatelo!

La soluzione al problema si chiama Bluetooth! Dotando la radio di un ricevitore Bluetooth sarà possibile inviare audio dal proprio PC, smarphone, tablet direttamente alla radio d’epoca in modo sicuro come se questa fosse una cassa Bluetooth. Altri su internet offrono queste soluzioni di conversione ma sono molto differenti da quella che propongo io, che risulta essere molto più rispettosa della radio.

Il modo sbagliato di farlo

Riassumendo in breve su internet ho visto qualche soggetto che strappa via completamente il telaio con le valvole e poi monta dentro al mobile di legno svuotato un ricevitore / amplificatore bluetooth connesso al vecchio altoparlante, questa prima soluzione è totalmente irrispettosa e si può definire senza mezzi termini una devastazione, uno schifo, qualcosa da non fare assolutamente ad una povera radio a valvole.

La seconda cosa che ho visto fare è invece installare un ricevitore / amplificatore bluetooth dentro una radio d’epoca, come nel primo caso, ma senza eliminare il telaio originale che però rimane scollegato e non funzionante, affermando che basta la cassa armonica e il vecchio altoparlante per avere un suono vintage, inoltre la vecchia radio così come nel primo caso diventa un’altoparlante passivo, totalmente inutile da sola, incapace di ricevere le normali trasmissioni AM o FM perchè non sono in grado o non vogliono cimentarsi nella riparazione di un circuito a valvole guasto.

Aggiungo che però molto spesso per installare un ricevitore BTT, con amplificatore e pacco batteria anche se non eliminano completamente il telaio della radio finiscono per togliere le valvole e strappare altre parti del circuito per fare spazio all’interno. O accettano di preservare la radio solo se questa funziona già in partenza, ma come ben sapete una radio d’epoca per essere accesa e alimentata ha sempre bisogno di essere sistemata.

Restaurano la parte in legno in modo errato per risparmiare e far prima! I mobili delle vecchie radio d’epoca erano fatte in legno povero impiallacciato con essenze pregiate e radiche, veniva usava la colla di ossa per assemblare questi mobili. Uno dei pregi della colla di ossa è quello di essere elastica e di espandersi e ritrarsi con il legno in base all’umidità ambientale. Inoltre erano lucidate solitamente con gomma lacca. La gomma lacca è una finitura meno resistente delle moderne resine ma che può essere data e tolta tutte le volte che si vuole. Ho visto radio d’epoca, anche antiche e di pregio, venir sverniciate e poi lucidate con flatting moderni al nitro, a spruzzo, che nelle foto su internet fanno sembrare la radio tutta bella lucida come vetrificata, ma la realtà è che una radio d’epoca non ha quell’aspetto! la lucidatura a gomma lacca è molto diversa, meno lucida e ambrata. Poi queste vernici creano tensione meccanica, non seguono la ritrazione e la dilatazione del legno con l’umidità. Le vecchie colle che tengono l’impiacciatura in pochi anni potrebbero cedere facendo distaccare o crepare il piallaccio e quello che è peggio è che sono irreversibili! Infatti una volta che una radio è stata lucidata a spruzzo non la si riesce più a sverniciare! Lo sverniciatore risce a togliere la patina esterna ma non la vernice che è penetrata nelle fibre del legno lasciando aloni e impedendo di ridare la gomma lacca che non aderisce più al legno.

Si può vedere in questo articolo, come una Radioletta 1545 dopo essere stata verniciata a spruzzo sia diventata irrecuperabile venendo rovinata per sempre.

Praticamente quello che succedere è che la fuori ci sono radio d’epoca che hanno vissuto anche la seconda guerra mondiale per giungere nelle mani di qualcuno che pone un termine di pochi anni alla loro vita prima di dover finire in discarica perchè DEFINITIVAMENTE ROVINATE E RESE IRRECUPERABILI. I veri amanti del vintage non possono accettare cose del genere!

Una conversione Bluethooth rispettosa

Questo nella foto sopra è il primo prototipo del ricevitore bluetooth SB-LAB concepito per essere alimentato dal circuito filamenti della radio e connesso, internamente, alla presa fono (giradischi) di cui quasi tutte le radio sono provviste, con questo modulo sarà possibile utilizzare la radio come cassa bluetooth quando essa è commutata su FONO, utilizzando il suo amplificatore valvolare interno originale mantenendo le funzionalità originali di ricezione AM e FM native della radio a cui si potrà accedere usando semplicemente i comandi della radio, può essere affiancato al modulo SB convertitore FM. Esso non è invasivo e non compromette l’originalità della radio in quanto l’interfaccia si compone di solo 3 fili che vanno agganciati al circuito della radio, quindi questo modulo bluetooth può essere rimosso facilmente ripristinando la radio al suo stato originale.

Ecco un’esempio di come viene installato il modulo bluetooth (clicca per ingrandire)

È possibile installare il modulo bluetooth anche sulle autoradio. Come per il modulo FM, il modulo Bluetooth richiede che il circuito della radio venga prima revisionato e reso funzionante e affidabile. Il modulo bluetooth SB-LAB come il modulo FM, è disponibile unicamente ai clienti che abbiano fornito una radio per il restauro e non è venduto separatamente a chi volesse montarselo fai da te. Il modulo bluetooth può essere installato su qualsiasi radio d’epoca, anche antichissima e non a conversione di frequenza in quanto, al contrario del modulo FM, richiede il funzionamento del solo finale audio e null’altro.

Ecco la dimostrazione di una radio con installato il modulo Bluethooth, che riceve tutte le sua gamme originali e il bluethooth nella posizione fono…