Esplorando la Famiglia delle Valvole EL84 ed EL86: Derivate, Equivalenze e Applicazioni

Benvenuti in un viaggio attraverso il mondo affascinante delle valvole elettroniche, veri gioielli della tecnologia vintage che hanno lasciato un’impronta indelebile nella storia dell’amplificazione audio. In questo articolo, esploreremo la famiglia della EL84, una delle valvole più iconiche e versatili mai prodotte. Dalla sua introduzione da parte di Mullard nel 1954, la EL84 ha conquistato gli audiofili con le sue prestazioni eccellenti e il suono caldo e avvolgente che può offrire. Non solo esamineremo le caratteristiche della EL84, ma daremo anche uno sguardo alle sue varianti come UL84, PL84 e 7189, scoprendo come queste valvole abbiano influenzato il panorama dell’amplificazione. Inoltre, faremo una sorprendente incursione nel mondo della EL86, una parente stretta della EL84, condividendo molte delle sue caratteristiche distintive. Scrivo questo articolo con l’obiettivo di dissipare la confusione che spesso circonda le sigle delle varianti di queste valvole, offrendo chiarezza e comprensione nel magico mondo delle valvole elettroniche.

La EL84

Il pentodo di potenza EL84 fu introdotto da Mullard nel 1954. Per dimostrarne l’uso e la qualità, il laboratorio di applicazioni di Mullard produsse un progetto di amplificatore che successivamente divenne un classico noto come “Mullard 5-10“. Quando la EL84 è utilizzata in una configurazione push-pull ultra-lineare con un carico distribuito del 43%, può raggiungere una potenza di 10 W con una distorsione armonica totale dello 0,9% in classe A. In configurazione classe AB, è possibile raggiungere una potenza anche di 15 watt. In foto una EL84 NOS marchiata Zenith accanto a una coppia di trasformatori d’uscita dedicati realizzati su misura per valorizzare al massimo le prestazioni di questa valvola.

Confusione nelle Sigle: Differenze Tra EL84, UL84 e Altre Varianti

In genere, la prima lettera presente nella sigla di una valvola, come la “E” in “EL84”, denota la tensione del filamento, la quale è di 6,3 volt nel caso specifico della EL84. Secondo la consuetudine classica che si applica a tutte le altre valvole, ci si aspetterebbe che una “UL84” fosse sostanzialmente identica alla EL84, ma con una tensione di filamento diversa. Tuttavia, questa aspettativa non corrisponde alla realtà.

Quando fu creata la UL84, l’obiettivo era sviluppare una valvola dedicata alle radio in cui tutte le valvole avevano il filamento in serie. Queste radio erano generalmente alimentate da autotrasformatori e, per varie ragioni che non elencherò qui, richiedevano una finale audio che operasse con tensioni inferiori rispetto alla EL84. Di conseguenza, non solo modificarono il filamento per farlo funzionare a 45 volt con una corrente di 100 mA, ma modificarono anche la struttura dell’anodo, rendendolo più piccolo e adatto a funzionare con tensioni inferiori, così come modificarono la griglia schermo. Questo ha portato alla creazione di una valvola diversa dalla EL84, infrangendo gli standard nella nomenclatura delle valvole all’epoca vigenti.

Successivamente, per vari motivi, la diversa caratteristica elettrica delle UL84 si rivelò utile anche per altre applicazioni. Fu così creata la variante PL84, pensata per l’uso nei televisori con filamento a 15 volt e 300 mA. Infine, desiderarono una versione con filamento a 6,3 volt, e la denominarono EL86. In sintesi, UL84 = PL84 = EL86 (con solo filamenti diversi), mentre queste tre valvole differiscono completamente dalla EL84 in tutti gli aspetti.

La creazione delle varianti UL84, PL84 e EL86 ha aggiunto un tocco di confusione alla nomenclatura delle valvole, rompendo lo standard precedentemente seguito. Questa rottura con la tradizione ha generato incertezza, poiché ci si sarebbe aspettati che le valvole con nomi simili fossero sostanzialmente equivalenti, con la sola differenza nella tensione del filamento. Curiosamente, molti autocostruttori sono alla ricerca della EL86 senza sapere che, a parte la differenza nel voltaggio del filamento, è la stessa valvola della UL84 e della PL84.

Curve della UL84 – PL84 e EL86 a 170volt di griglia schermo (disponibili anche sul datasheet)

Curve della UL84 – PL84 e EL86 connesse a triodo

6N43N-E una valvola semi sconosciuta

La 6N43N-E, variante russa compatibile con la EL86, si distingue principalmente per la sua costruzione interna: è un tetrodo a fascio anziché un pentodo come la EL86. Tuttavia, poiché il datasheet di questa valvola non include le curve con G2 polarizzata a 170, che sarebbero necessarie per un confronto diretto con la EL86, le curve sono state acquisite tramite u-tracer e pubblicate a tale scopo.

G2 +100v

G2 +170v

6N43N-E connessa a triodo

Quando l’EL84 Diventa Assassina: La Verità sulla 7189

La 7189 rappresenta una variante della EL84, ma con tensioni di placca e griglia schermo superiori rispetto alla EL84 standard. Questa configurazione consente alla 7189 di erogare potenze superiori, rendendole una scelta comune in molte applicazioni negli amplificatori hi-fi alla fine degli anni ’50 e all’inizio degli anni ’60.

È importante sottolineare che, nonostante la somiglianza tra i due tipi di valvole, la 7189 non è equivalente alla EL84. Questa distinzione è cruciale per evitare errori di montaggio e danni agli apparecchi. Alcuni venditori su piattaforme come eBay pubblicizzano erroneamente la 7189 come equivalente alla EL84, portando gli acquirenti a installare quest’ultima in dispositivi progettati per la 7189. Questa confusione è così diffusa che la maggior parte dei venditori online, ad eccezione di pochi affidabili, tende a presentarle come intercambiabili e le offre come se fossero identiche. Questa pratica può purtroppo trarre in inganno gli acquirenti, talvolta in modo inconsapevole, risultando in situazioni di truffa.

Ci sono differenze significative tra le valvole EL84 (o 6BQ5) e le 7189. La tensione anodica massima delle EL84 è di 300 V, mentre le 7189 possono sopportare tensioni anodiche più elevate, tipicamente fino a 440v. La 7189 è una versione potenziata della EL84 in grado di sopportare tensioni superiori, consentendo quindi di erogare potenze maggiori. Tuttavia, è importante notare che queste due valvole non sono equivalenti. La EL84, se montata in un circuito progettato per la 7189, si troverebbe ad affrontare tensioni dell’anodo e della griglia schermo oltre i suoi limiti operativi. Questo scenario spesso comporta sovracorrenti o guasti della valvola, che possono facilmente danneggiare l’avvolgimento primario del trasformatore di uscita. Osserviamo la foto qui sotto:

Al centro si trova una EL84, che funziona a una tensione di anodo di 300 volt. A destra c’è una UL84, una versione con un filamento a 45 volt e progettata per operare con un massimo di 170 volt di tensione anodica. Si può notare chiaramente che la struttura dell’anodo della UL84 è più stretta rispetto a quella della EL84. Infine, a sinistra c’è una 7189A, evidenziata dalla sua imponente struttura dell’anodo, che è significativamente più grande rispetto a quello della EL84.

Piccola tabella delle equivalenze:

EL84 = 6BQ5 = 6N14N

7189/7189A = 6BQ5B

Fino a poco tempo fa, le valvole 7189 erano disponibili principalmente come valvole NOS (New Old Stock) a prezzi spesso proibitivi. Tuttavia, la buona notizia è che oggi alcuni produttori hanno iniziato a riprodurle per garantire un’opzione di ricambio accessibile. Questa è una notizia positiva per i proprietari di amplificatori vintage, poiché spesso la gente tende a sostituire le 7189 con le EL84, creando disastri. Nella foto qui sotto un quartetto di 7189 del mio produttore attuale preferito Thung-Sol.

Considerazioni sull’utilizzo delle valvole EL84 connesse a triodo

Nel panorama delle valvole, l’EL84 e le sue varianti hanno sempre destato grande interesse per il loro utilizzo versatile in numerosi circuiti audio. Tuttavia, quando si tratta di utilizzare l’EL84 connessa a triodo, ci sono alcune considerazioni importanti da tenere a mente. Mentre le varie EL86 connesse a triodo mostrano curve ben definite e utilizzabili, l’EL84 connessa a triodo presenta una sfida significativa. In un grafico illustrativo, si può notare una pendenza molto accentuata nelle sue curve, compromettendo la sua idoneità per questo tipo di configurazione.

Ottimisticamente, anche con una dissipazione di 12 watt, si può ottenere meno di mezzo watt da un’EL84 connessa a triodo, con un trasferimento inferiore al 5%. Questo la rende inadatta per applicazioni di questo tipo. È importante sottolineare che non mancano informazioni fuorvianti sul mercato, con alcuni esperti che promettono apparecchi con EL84 a triodo in grado di produrre decine di watt. Tuttavia, la realtà è spesso diversa, con esperienze pratiche che dimostrano una resa reale di soli 0,39 watt RMS in alcuni casi.

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