Aggiornare l’Autoradio Autovox CR2031 della Citroën DS con la Ricezione Bluetooth

La Citroën DS, con il suo design rivoluzionario e le caratteristiche all’avanguardia, rappresenta un’icona dell’automobilismo che ha attraversato decenni e continua ad affascinare gli amanti delle auto d’epoca in tutto il mondo. Questo capolavoro del design automobilistico francese è un simbolo di stile e innovazione, ma quando si tratta della sua autoradio originale Autovox CR2031, potrebbe sembrare leggermente datata rispetto agli standard tecnologici moderni.

Nel corso degli anni, il desiderio di mantenere intatto il fascino della Citroën DS ha portato molti proprietari a cercare modi per unire il meglio del passato e del presente. In questo articolo, esploreremo un emozionante progetto di modifica che consentirà di portare la modernità all’interno dell’abitacolo della Citroën DS, consentendo la ricezione Bluetooth attraverso l’autoradio Autovox CR2031.

Intraprendere questa modifica non solo migliorerà l’esperienza di guida e l’utilità della tua Citroën DS, ma consentirà anche di godere della comodità e della versatilità della connettività Bluetooth, aprendo la strada a una vasta gamma di opzioni di intrattenimento e comunicazione in auto. Da ascoltare la tua musica preferita in streaming a ricevere chiamate in vivavoce, questa modifica renderà la tua Citroën DS pronta per l’era digitale senza compromettere il suo fascino retrò.

Nel seguito di questo articolo, ti guideremo attraverso il processo di riparazione e modifica dell’autoradio Autovox CR2031, fornendo istruzioni passo dopo passo e suggerimenti utili per assicurarti che il tuo progetto vada a buon fine. Preparati a trasformare la tua Citroën DS in un’auto d’epoca con un tocco moderno, mantenendo viva la sua eredità di stile e innovazione.

La CR2032 si compone di due componenti distinti: uno è il “scatolino” contenente i controlli, che viene montato sul cruscotto dell’auto, mentre l’altro è la vera e propria unità radio, la quale rimane nascosta dietro il cruscotto. Il mio primo passo è stato quello di esaminare attentamente il funzionamento di tutti i condensatori elettrolitici e di sostituire quelli che erano danneggiati. Sorprendentemente, alcuni di essi mostravano un valore di resistenza equivalente serie (ESR) di centinaia di ohm…

Alla prima accensione, tuttavia, dall’altoparlante usciva soltanto un flebile rantolo. Iniziai subito a indagare alla ricerca del guasto, e alla fine, scoprì una serie di problematiche nella sezione dell’amplificatore audio. Il primo inconveniente che riscontrai era legato ai transistor finali, che erano ormai deteriorati. È noto che nel corso degli anni, sia i transistor al germanio che quelli al silicio, possano cessare di funzionare a causa dei processi di cristallizzazione e ossidazione dei materiali presenti all’interno del chip. Nel caso specifico dei transistor al germanio AD143, il mio tester non era in grado di distinguere quelli che ritenevo difettosi dalla mia collezione di transistor NOS (New Old Stock) che possedevo. Pertanto, ho optato per l’utilizzo del mio tracciacurve per transistor, una strumentazione da me costruita, di cui fornisco una descrizione dettagliata in questo articolo.

Ho preso prima un trasistor NOS e l’ho collegato al tester per verificare il comportamento del tracciacurve, settato su “Power BJT”, il grafico appare rovesciato sullo schermo dell’oscilloscopio perchè il transistor è PNP:

Collegando poi i transistor della radio ottenevo solo una linea piatta, commutando il tracciacurve su “Signal BJT” usciva solo questo brutto grafico qua:

In questa situazione particolare, i transistor sembravano funzionare quando testati con un normale tester sulla funzione di misura dei diodi o anche con quei semplici tester cinesi a basso costo per i BJT. È stato solo attraverso l’uso del tracciacurve che ho potuto rivelare appieno la loro condizione e la loro effettiva salute, dimostrando chiaramente quanto questo strumento fosse prezioso. Tra l’altro anche altri transistor che possedevo io come ricambi sembravano non funzionare più per vecchiaia!

In seguito alla sostituzione dei transistor, c’era stata una lieve miglioria, ma rimanevano comunque dei problemi persistenti. Così, ho trascorso ulteriori ore a cercare il problemi che rimanevano, e alla fine ho individuato un diodo zener bruciato e una saldatura difettosa. Ciò che rendeva particolarmente frustrante la ricerca di quest’ultimo difetto era che, apparentemente, la saldatura sembrava perfetta visivamente, ma in realtà non faceva contatto in alcun modo. La ricerca di questo problema è stata davvero frustrante, poiché, inizialmente, sembrava che non ci fosse nulla di sbagliato. Ho finalmente identificato il problema quando ho notato che una parte del circuito non riceveva tensione, e risalendo il percorso con il tester, quando ho toccato questa “perfetta” saldatura, si è scaturita una piccola una scintilla, e da quel momento la radio ha finalmente ripreso a funzionare. Quindi ho ripassato la saldatura terminando finalmente la riparazione della radio!

In seguito, ho eseguito un test di ‘burn-in’ della durata di alcune ore per garantire che la radio rimanesse in funzione senza problemi e per assicurarmi che i transistor di potenza non manifestassero alcuna deriva termica.

Il giorno successivo ho provveduto all’installazione del modulo bluetooth nella sezione di controllo della radio.

In seguito, il cliente mi ha richiesto di creare un’uscita audio dall’amplificatore, da indirizzare verso un equalizzatore/amplificatore Pioneer, anch’esso risalente agli anni ’70.

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