Restauro Completo del Proiettore Cirse Sound 8mm

La Cirse, produttrice di proiettori negli anni ’50 e ’60, era un’azienda italiana con sede a Torino. Fondata nel 1951 come “Cirse SpA”, l’azienda ha successivamente cambiato nome in “Filma SpA” nel 1959 e poi in “Silma” nel 1965. Sebbene il nome possa trarre in inganno, Cirse non ha alcun legame con la Francia. Negli anni ’70, sotto il nome Silma, l’azienda ha collaborato con il colosso tedesco Bosch e ha prodotto proiettori per noti marchi come Bauer e Bolex Paillard.

Oggi, i proiettori Cirse sono considerati oggetti da collezione e cimeli d’epoca, molto apprezzati dagli appassionati di cinema e fotografia per la loro qualità costruttiva e il loro valore storico. Tra i modelli più interessanti di Cirse, spicca il Cirse Sound 8mm, un proiettore progettato per supportare pellicole con sonoro. Questo modello è dotato di un circuito amplificatore a valvole, mentre l’altoparlante è montato nella custodia, che può essere utilizzata come cassa acustica. Questa caratteristica lo rendeva particolarmente avanzato per l’epoca, offrendo una soluzione integrata per la proiezione di film sonori in ambito domestico e scolastico.

In questo articolo, esploreremo le specifiche tecniche, le sfide comuni nella manutenzione e le tecniche di restauro del Cirse Sound 8mm, un esempio affascinante di tecnologia cinematografica d’epoca. Un problema molto comune che affligge praticamente tutti i proiettori vintage Cirse Sound: i materiali isolanti utilizzati nella costruzione del trasformatore di alimentazione tendono a deteriorarsi nel tempo, causando surriscaldamento e rischio di incendio. Infatti la resina con cui sono impregnati tende ad assorbire umidità, diventando appiccicosa e conduttiva, il che porta alla combustione del trasformatore in poche ore quando il proiettore viene rimesso in funzione.

Inoltre, come avviene per le radio d’epoca, questi dispositivi sono spesso dotati di condensatori a carta soggetti a perdite, che richiedono ispezioni, rigenerazioni o sostituzioni. Queste problematiche rendono estremamente pericoloso utilizzare il proiettore senza una revisione completa.

Anche se è possibile acquistare tali apparecchi per circa 250/300€, riportarli in condizioni ottimali può comportare una spesa equivalente o superiore. Altrimenti, l’unico utilizzo possibile sarebbe come oggetti da esposizione.

Il trasformatore di ricambio che posso fornire ha il codice modello 17S4058. Tuttavia, per la sua costruzione, è necessario recuperare la staffa di fissaggio meccanico dal trasformatore originale. Se siete interessati al pezzo di ricambio, potete contattarmi tramite il modulo di contatto.

È importante notare che con il cambio del trasformatore sarà necessario ricablare completamente la parte elettrica, come illustrato nelle foto.

In questa foto si possono notare i fili del trasformatore di uscita con l’isolante completamente deteriorato, che causava contatti a massa…

Nella foto qui sotto invece si possono vedere tutti i vari condensatori a carta che devono essere cambiati in modo obbligatorio…

Vediamo un restauro completo

Mi è stato affidato questo proiettore Cirse Sound, sopravvissuto a un atto di vandalismo che lo ha privato del suo trasformatore di alimentazione. Nonostante questo incidente, l’oggetto era ancora integro. Tuttavia, come spesso accade con i dispositivi d’epoca, il circuito di amplificazione necessitava di un’accurata revisione prima di poter essere utilizzato. Navigando tra i forum dedicati agli appassionati di questi apparecchi, ho notato con preoccupazione consigli incauti da parte di persone prive di conoscenze elettroniche, che suggerivano di ‘pulirli’ come rimedio a un circuito che emetteva fumo. È importante sottolineare che seguire tali consigli potrebbe portare alla distruzione del proiettore o, peggio ancora, all’esposizione a sostanze dannose, considerando la presenza di un raddrizzatore al selenio nell’alimentazione principale di questo apparecchio. Il lavoro di restauro ha richiesto la progettazione di un nuovo trasformatore di alimentazione, basandosi sullo schema originale e tenendo conto della futura sostituzione del diodo al selenio con uno al silicio, prevedendo già una tensione inferiore del secondario.

Il circuito elettrico, che altro non è se non un piccolo amplificatore audio, ha subito la sostituzione di tutti i condensatori a carta, di alcune resistenze difettose e anche dei condensatori elettrolitici che non volevano saperne di rigenerarsi. Quindi ho dovuto ri-cablare parte dell’impianto elettrico interno che era stato rimosso insieme al trasformatore.

DSCN6206

Il proiettore è ora perfettamente funzionante, e aspetta solo il cambio della testina di lettura dell’audio che risulta interrotta. Nel video qui sotto, si può vedere un proiettore riparato mentre è in funzione (senza pellicola). Il tono che si sente in sottofondo è il segnale iniettato nel circuito amplificatore per dimostrare il funzionamento dell’amplificatore audio.

Dettagli della lampadina

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Restauro Radio Lambda Modello R365 F.T.

La storia del restauro della radio d’epoca Lambda modello R365 F.T. ha avuto inizio in maniera del tutto inaspettata. Un cliente, noto per la sua passione per il restauro delle centraline Porsche, mi ha portato questa meraviglia del passato, nonostante io avessi deciso di non accettare più radio d’epoca per il restauro da tempo.

Prima Impressione

Quando la radio è arrivata nel mio laboratorio, il suo stato era decisamente precario. Ricoperta di polvere, ragnatele e detriti, con fili elettrici sbriciolati che sembravano non aver visto la luce del giorno da decenni. La prima fase del restauro ha richiesto pazienza e delicatezza. Ho iniziato separando il telaio dell’elettronica dal mobile di legno, inviando quest’ultimo agli esperti di RS-Restaro per un restauro completo e accurato.

Pulizia, Preparazione e Riparazioni Elettriche

Con il telaio libero dal mobile, ho potuto concentrarmi sulla pulizia. L’aria compressa è stata fondamentale per rimuovere la polvere e i residui più grossolani. Successivamente, utilizzando uno sgrassatore delicato, ho pulito tutte le superfici accessibili, assicurandomi di non danneggiare alcun componente delicato. La parte più complessa del restauro è stata la sostituzione dei fili marci e dei condensatori. Questi componenti sono cruciali per il corretto funzionamento della radio e il loro deterioramento rappresentava un rischio significativo. Ho cambiato ogni filo deteriorato, sostituendo anche il cordone di alimentazione e quello che collegava il telaio all’altoparlante. La cura e la precisione in questa fase erano essenziali per garantire la sicurezza e l’affidabilità della radio.

Test e Ottimizzazione: Ritrovare la Voce del Passato

Con grande fortuna, ho scoperto che la parte audio della radio e l’oscillatore locale erano ancora funzionanti. Questo ha reso possibile procedere montando un modulo FM senza ulteriorio riparazioni, permettendole di ricevere le stazioni della gamma FM attuale. Questo upgrade ha garantito non solo un’ottima qualità del suono, ma anche una nuova vita alla radio, rendendola utilizzabile nella nostra epoca.

Il Ritorno del Mobile di Legno

Nel frattempo, RS-Restaro ha lavorato con maestria sul mobile di legno, riportandolo al suo antico splendore. Il legno è stato trattato, lucidato e riparato dove necessario, mantenendo intatta l’estetica originale ma donandogli una freschezza e una robustezza che sembravano perdute. Una volta ricevuto il mobile restaurato, ho rimontato con cura il telaio elettronico, completando così il restauro.

Conclusione

Il restauro della radio d’epoca Lambda modello R365 F.T. è stato un viaggio affascinante e impegnativo. Da un oggetto apparentemente destinato all’oblio, questa radio è tornata a vivere, pronta a raccontare nuove storie attraverso le onde radio moderne. Ogni fase del restauro, dalla pulizia iniziale alla sostituzione dei componenti elettrici, fino al rimontaggio finale, ha richiesto una combinazione di competenze tecniche, passione e rispetto per la storia. Oggi, questa radio non è solo un dispositivo funzionante, ma anche un pezzo di storia restaurato con amore e dedizione, pronto a continuare a incantare e ispirare chiunque abbia la fortuna di ascoltarla.

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Il Trasformatore Interstadio i5k-1626

La valvola 1626, originariamente progettata come oscillatore di potenza RF, è un componente interessante nel panorama delle valvole termoioniche. Introdotta per la prima volta nel 1941, la 1626 era destinata a funzionare in condizioni di alta stabilità di frequenza, operando in classe C con un’elevata polarizzazione negativa della griglia. Questa configurazione consentiva alla valvola di generare brevi impulsi di potenza nel circuito sintonizzato dell’anodo, il quale poi oscillava per produrre onde sinusoidali.

La 1626 è conosciuta anche con il codice governativo statunitense VT-137. Nonostante la sua progettazione originaria per applicazioni RF, recentemente questa valvola è stato impiegata con successo anche in progetti di amplificatori audio.

Quando utilizzata in applicazioni audio, la 1626 opera con una tensione di circa 250 volt e una corrente di bias massima di 25 mA. Una delle caratteristiche che la rendono particolarmente adatta a questo scopo è la sua bassa resistenza interna. Questa peculiarità non solo la rende un eccellente pilota per altre valvole finali, ma facilita anche la produzione di trasformatori interstadio di buone prestazioni, essenziali per ottenere una qualità audio elevata.

In sintesi, sebbene la valvola 1626 fosse nata come trasmettitore RF in classe C, la sua capacità di operare efficacemente in applicazioni audio la rende una scelta versatile e preziosa per gli appassionati di amplificatori a valvole.

Proseguendo nell’analisi delle applicazioni della valvola 1626, presentiamo il trasformatore interstadio i5k-1626, un componente chiave per sfruttare appieno le potenzialità di questa valvola in ambito audio. Il trasformatore i5k-1626 è stato progettato specificamente per lavorare con la valvola 1626, offrendo un’impedenza nominale di 5k ohm.

Una delle caratteristiche principali di questo trasformatore è la sua flessibilità nel gestire il carico riflesso alla valvola. Infatti, il carico sul secondario può variare da 4,7k ohm a 6,8k ohm senza compromettere significativamente le prestazioni del sistema. Questo rende il trasformatore i5k-1626 particolarmente adattabile a diverse configurazioni di amplificatori.

Il rapporto di trasformazione è di 1:1 non bilanciato, il che significa che la tensione in ingresso è uguale a quella in uscita, mantenendo l’integrità del segnale. Grazie a questo rapporto di trasformazione, il trasformatore è in grado di fornire un’oscillazione di tensione in uscita che può superare i 120 Volt Picco-Picco. Questa capacità di swing utile si traduce in circa 0,4 watt RMS di potenza non distorta, ideali per il pilotaggio degli stadi successivi di un amplificatore.

In conclusione, il trasformatore interstadio i5k-1626 rappresenta un elemento fondamentale per chi desidera utilizzare la valvola 1626 in applicazioni audio. La sua impedenza nominale di 5k ohm, la tolleranza ai carichi variabili e la capacità di fornire un’uscita ad alta tensione senza distorsioni lo rendono un componente versatile ed efficiente. Queste caratteristiche garantiscono un pilotaggio ottimale delle valvole finali, contribuendo alla creazione di amplificatori audio di alta qualità. Qui sotto il grafico di banda passante:

Nota: Sulla falsa riga del trasformatore interstadio i5k-1626, chi lo desiderasse può ordinare varianti con diverse impedenze secondarie. Questa flessibilità permette di utilizzare il trasformatore non solo per amplificatori audio ma anche per la realizzazione di preamplificatori con uscita a trasformatori e amplificatori per cuffie. Grazie alla possibilità di personalizzazione, è possibile ottenere componenti specificamente adattati alle proprie esigenze, garantendo sempre prestazioni ottimali e alta qualità del suono.

Se acquisti i trasformatori d’uscita insieme ad altri componenti come induttanze o trasformatori di alimentazione, potrai beneficiare di sconti quantità significativi rispetto ai prezzi unitari. Scopri le proporzioni degli sconti qui sotto.

Mod. i5k-1626
 calotte-piccolo
  • Tipo: Single Ended.
  • Conpatibile con valvole: 1626, 6V6 connesse a triodo, 6BX7, 6BL7 e altre con una resistenza interna non superiore a 2500ohm
  • Impedenza primaria: 5000 ohm
  • Impedenza secondaria: 5000 ohm
  • Resistenza primaria: 570ohm
  • Potenza MAX: 0,5Watt RMS
  • Induttanza dispersa: 11mH
  • Banda passante 20Hz~35kHz -1dB
Dimensioni (mm)
L  60
H  70
S  72
F  49
F2  37

Didascalia dimensioni

dimensioni-L300

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