Riparazione e Manutenzione del CR Kalypso Push-Pull EL84

Nel mondo degli amplificatori valvolari, il CR Electronic Design Kalypso si distingue come una scelta eccezionale per gli audiofili che cercano qualità sonora, stile e un prezzo competitivo. Questo amplificatore ha saputo conquistare una nuova audience di ascoltatori esigenti grazie alla sua capacità di offrire una resa sonora fluida e senza sforzo, accompagnata dalla sua versatilità nel pilotare diffusori non specializzati. Il Kalypso è diventato un punto di riferimento per molti appassionati di audio che desiderano un aggiornamento verso l’amplificazione a valvole, senza compromettere il budget.

L’amplificatore integrato offre cinque ingressi selezionabili e una potenza di uscita di 15 watt, che è sufficiente per pilotare numerosi diffusori con soddisfazione. Esteticamente, il Kalypso sfoggia un aspetto elegante, con pannelli in acciaio inossidabile e un telaio nero lucido, elementi che normalmente sono associati ad amplificatori dal prezzo significativamente più alto. Abbinato a una buona sorgente musicale, il Kalypso non delude mai e continua a deliziare migliaia di appassionati in tutto il mondo.


  • Kalipso e Ulisse sulla riva del mare: un momento di intima convivenza tra la ninfa incantevole e l’eroe epico. Nella mitologia greca, Kalipso era una ninfa oceanica che, innamorata di Ulisse, lo trattenne sull’isola di Ogigia per sette anni. La sua bellezza e la sua magia lo affascinarono, ma il desiderio di tornare a casa spinse Ulisse a cercare la libertà. Questa scena immaginaria celebra il contrasto tra l’amore appassionato e il desiderio di avventura, un ricordo di un legame effimero tra la ninfa e l’eroe.

Nel mondo dell’audio, la qualità e la durata degli amplificatori valvolari sono essenziali, e il CR Kalypso non fa eccezione. Questo amplificatore, che avevo già riparato quasi dieci anni fa, è tornato recentemente per ulteriori interventi di manutenzione. Il cliente, rimasto estremamente soddisfatto della riparazione precedente, ha richiesto un’ulteriore revisione per garantire il massimo delle prestazioni.

Il Passato: Interventi e Aggiornamenti

Quando il Kalypso mi fu portato per la prima volta, presentava problemi di contatti sugli zoccoli delle valvole. Gli zoccoli originali, in poliuretano o materiale simile, avevano mostrato segni di deformazione nel tempo. Per risolvere questo problema, ho sostituito gli zoccoli originali con modelli in ceramica, molto più resistenti e stabili. Inoltre, ho effettuato un’ampia revisione, cambiando alcuni elettrolitici che avevano perso capacità e aggiornando tutti i condensatori non polarizzati con modelli in polipropilene. Ho anche bypassato gli elettrolitici con condensatori in polipropilene per migliorare la nitidezza in gamma medio-alta e ho cambiato l’intero set di valvole.

Prima

Dopo

Le modifiche apportate hanno avuto un impatto positivo sulle prestazioni dell’amplificatore. Per documentare questi interventi, all’epoca ho scattato delle foto, che ora sono incluse in questo articolo a scopo illustrativo, per mostrare le modifiche effettuate allora sull’apparecchio.

Il Presente: Manutenzione e Aggiornamenti Recenti

Dopo quasi dieci anni di servizio, il Kalypso è tornato con un problema di valvole. Una delle EL84 diventava rossa e una resistenza sottostante mostrava segni di annerimento. Ho analizzato tutte le valvole con un tracciacurve e ho scoperto che le valvole finali erano abbondantemente consumate, avendo funzionato per un lungo periodo. E anche metà delle valvole di segnale, che erano state cambiate “ad orecchio” dal cliente, presentavano problemi di logorio.

Ho consigliato al cliente di acquistare un quartetto di EL84 Thungsol e ho selezionato personalmente le valvole di segnale dal mio magazzino per garantire la migliore qualità. Inoltre, ho sostituito due resistenze che, sebbene funzionassero perfettamente, avevano l’esterno annerito a causa del calore. Queste resistenze sono state sostituite con modelli nuovi.

Dopo aver eseguito tutti gli interventi necessari, il Kalypso è tornato a funzionare regolarmente, offrendo di nuovo la qualità sonora che i suoi possessori apprezzano tanto.

Analisi del Circuito del CR Kalypso, Manutenzione e Bilanciamento dello Sfasatore

Il CR Kalypso è un amplificatore valvolare progettato con una configurazione push-pull di EL84, che offre una combinazione unica di prestazioni e caratteristiche tecniche. Per comprendere appieno il funzionamento e la manutenzione di questo amplificatore, è utile esaminare il suo schema e i suoi stadi di amplificazione.

Il Circuito del Kalypso

Ogni canale del Kalypso inizia con il triodo di una metà ECC83, che funge da preamplificatore e fornisce il primo stadio di amplificazione del segnale audio. Questo è seguito da uno sfasatore di tipo paraphase, realizzato con la seconda ECC83. Lo sfasatore paraphase è progettato per invertire e amplificare il segnale, preparando il terreno per il successivo stadio di guadagno.

Il terzo stadio di amplificazione utilizza una ECC82 come driver, che pilota il push-pull di EL84. Le EL84, insieme al loro trasformatore d’uscita, sono configurate in modalità “unity coupled”, una connessione particolare in cui un avvolgimento del trasformatore viene utilizzato per fornire una controreazione catodica alle valvole finali. Questa configurazione, adottata anche da McIntosh, consente di ottenere uno smorzamento elevato (8,5 nel caso del Kalypso) senza la necessità di un anello di feedback globale.

Per approfondire il concetto di ‘unity coupled’, visitate il sito Audiovalvole al seguente indirizzo.

Un aspetto distintivo del Kalypso è che tutte le valvole di ingresso, sfasatore e driver non sono incluse in un anello di controreazione. Questa scelta progettuale conferisce all’amplificatore una sensibilità notevole alle variazioni delle valvole e al loro invecchiamento, il che richiede una manutenzione particolarmente attenta per mantenere le prestazioni ottimali. È fondamentale che le valvole vengano attentamente misurate prima di essere inserite nel circuito; non basta provarle ad orecchio. Infatti, proprio questa attenzione avrebbe potuto prevenire l’arrossamento di una finale. Non è possibile accorgersi ad orecchio, ad esempio, che una ECC82 montata abbia le due sezioni fortemente sbilanciate. Questa condizione può influire negativamente sul funzionamento dell’amplificatore e causare problemi. L’arrossamento di una valvola finale poteva anche concludersi con un trasformatore d’uscita col primario bruciato! L’orecchiometro è meglio lasciarlo ai fuffa guru e ciarlatani incompetenti, l’uso di strumenti di misura è essenziale.

Consigli di Manutenzione

Data la natura dell’amplificatore e l’assenza di feedback globale, è cruciale mantenere un controllo regolare sulle valvole. L’invecchiamento delle valvole può influenzare significativamente le caratteristiche sonore e strumentali del Kalypso. Le valvole consumate possono alterare la qualità del suono e causare problemi di funzionamento.

Bilanciamento dello Sfasatore: Procedura e Attenzioni Necessarie

Il bilanciamento dello sfasatore è un’operazione cruciale per ottimizzare le prestazioni del tuo amplificatore valvolare. Questa procedura richiede strumenti specifici e una certa esperienza tecnica, poiché comporta l’interazione con circuiti sotto tensione, potenzialmente pericolosa. Di seguito è descritto il processo, ma è fondamentale sottolineare che l’operazione deve essere eseguita con estrema cautela solo da persone esperte.

Strumenti Necessari:

  1. Oscilloscopio a doppia traccia
  2. Carico fittizio (un wattmetro può essere utilizzato come alternativa)
  3. Generatore di funzioni

Procedura di Bilanciamento:

  1. Preparazione dell’Amplificatore: Rovesciare l’amplificatore e aprire il fondo per accedere ai punti di misurazione. Questa operazione deve essere eseguita con attenzione, poiché ci si espone a circuiti sottoposti a tensioni pericolose. Per maggiori dettagli sulle precauzioni da prendere, consultare il nostro Disclaimer di Sicurezza.

  1. Collegamento degli Strumenti:

In arancione sono evidenziati i condensatori C7 e C8, mentre il trimmer è contrassegnato in rosso. Le due foto mostrano i canali destro e sinistro dell’amplificatore.

    • Collega le due sonde dell’oscilloscopio ai capi freddi di C7 e C8. Questi punti sono specificati nello schema allegato sopra e sono cruciali per la corretta misurazione del segnale.
    • Collega la massa dell’oscilloscopio al negativo del segnale audio sinusoidale che verrà iniettato in ingresso tramite il generatore di funzione.
    • Collega un carico fittizio ai morsetti dell’altoparlante.
    • Utilizza il generatore di funzione per iniettare un segnale audio sinusoidale.

Nell’immagine 1, sono visibili i due segnali in controfase che escono dai due rami del driver.

Per procedere, è necessario ribaltare una delle due tracce e poi sovrapporre le due tracce, come mostrato nell’immagine 2.

Probabilmente, le tracce non saranno perfettamente sovrapponibili. In tal caso, regola il trimmer finché le due tracce non si sovrappongono perfettamente in altezza, come illustrato nell’immagine 3.

Non è necessario preoccuparsi per il leggero sfasamento evidenziato nell’immagine 4.

Questo è tipico di uno sfasatore paraphase, dove un ramo presenta un ritardo di fase rispetto all’altro. Di conseguenza, i due rami del push-pull non sono sfasati perfettamente di 180 gradi. Se si inserisce un paraphase in un anello di feedback negativo (NFB), si genera una distorsione di intermodulazione molto intensa, poiché la controreazione tenta di correggere un ritardo di fase che il circuito non è in grado di compensare.

Dati Strumentali dell’Amplificatore

L’amplificatore CR Kalypso offre una potenza di uscita di 14,7 watt in condizioni di segnale indistorto e fino a 17 watt in clipping. La sua capacità di smorzamento è di 8,5, garantendo un controllo efficace degli altoparlanti. La banda passante dell’amplificatore si estende da circa 20 Hz a 32 kHz, anche se questo dato può essere influenzato da alcune risonanze dei trasformatori d’uscita. Inoltre, la distorsione armonica misurata a 1 watt è di 0,32%, evidenziando una bassa distorsione e una qualità sonora di alta classe. Sulle onde quadre è presente ringing che sarebbe troppo invasivo eliminare.

THD

Banda passante

Quadre a 100Hz / 1khz / 10khz

Conclusione

La manutenzione e la riparazione del CR Kalypso hanno dimostrato l’importanza di un’accurata cura e aggiornamento degli amplificatori valvolari. Con l’adozione di componenti di alta qualità e una revisione attenta, questo amplificatore ha continuato a offrire prestazioni eccezionali anche dopo molti anni di utilizzo.

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Trasformatore di Alimentazione Modello 24S96 – 60v 30mA

Sono entusiasta di presentarti il trasformatore di alimentazione modello 24S96, un componente essenziale per alimentare il circuito del “Preamplificatore Linea Essenziale Mono Mosfet”. Questo trasformatore è stato progettato con precisione per garantire una tensione stabile e affidabile, offrendo le prestazioni necessarie per supportare la qualità del suono e l’efficienza del tuo progetto.

Specifiche Tecniche

  • Tensione Primario: 230 V
  • Tensione Secondario: 60 V
  • Corrente Secondario: 30 mA
  • Codice Modello: 24S96

Il Ruolo Cruciale del Trasformatore

Nel “Preamplificatore Linea Essenziale Mono Mosfet”, la qualità dell’alimentazione è fondamentale per garantire un suono pulito e privo di disturbi. Il trasformatore di alimentazione modello 24S96 è stato progettato proprio con questo obiettivo in mente. La sua funzione principale è quella di trasformare la tensione di rete di 230 V in una tensione di 60 V adatta all’alimentazione del preamplificatore, mantenendo una corrente di 30 mA, perfettamente in linea con le esigenze del circuito. 

Il trasformatore modello 24S96 è stato sviluppato per integrarsi perfettamente con il “Preamplificatore Linea Essenziale Mono Mosfet”, fornendo la tensione necessaria per un’operazione ottimale del circuito. Grazie alla sua configurazione, è possibile ottenere un’alimentazione pulita, riducendo al minimo i disturbi e migliorando la qualità complessiva del suono.

E se desideri realizzare il “Preamplificatore Linea Essenziale Mono Mosfet”, potresti anche aver bisogno dell’induttanza 24i11. Puoi scoprire tutte le caratteristiche cliccando qui.

Per maggiori informazioni o per ordinare il trasformatore modello 24S96, non esitare a contattarmi. Sono a tua disposizione per assisterti nell’integrazione di questo componente nel tuo progetto.


Mod. 24S96
induttanza-piccola
Dimensioni (mm)
L  56
H  47
S  40
F  68
F2  *

Per ordinare contattatemi cliccando qui

Didascalia dimensioni

dimensioni-L300

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Restauro di un Amplificatore VOX AC15 degli Anni ’90

VOX è un marchio che ha avuto un impatto significativo nella storia della musica, noto soprattutto per amplificatori come l’AC15 e l’AC30, che hanno definito il suono di molte band iconiche degli anni ’60, inclusi i Beatles e i Rolling Stones. Nato nel 1957 a Dartford, nel Regno Unito, VOX si è rapidamente affermato come leader nel mercato degli amplificatori per chitarra, grazie al suo design innovativo e al suo suono caratteristico. Il VOX AC15, in particolare, è stato il primo amplificatore della linea AC e ha gettato le basi per il successivo AC30, ampliando le possibilità sonore dei chitarristi e diventando un elemento essenziale nel rock britannico.

Il VOX AC15 è noto per il suo suono caldo e ricco di armoniche, apprezzato da chitarristi di ogni livello. In questo articolo descriverò il processo di riparazione e restauro di un VOX AC15 prodotto nei primi anni ’90, riportato in vita dopo una riparazione precedente eseguita in modo disastroso.

Un VOX AC15 in Condizioni Critiche

Mi è stato portato un VOX AC15 che presentava diversi problemi: suono debole e marcio, forte fruscio di fondo e un ronzio fastidioso. Il proprietario mi ha detto che l’amplificatore era stato riparato in precedenza da un tecnico costoso, ma evidentemente incompetente.

Smontaggio e Prime Scoperte

La prima sorpresa è arrivata quando ho rimosso il coperchio delle valvole. Ho trovato una “valvola raddrizzatrice” 5Y3GT che era stata sostituita in modo del tutto inadeguato. Invece della valvola originale, c’era un adattamento con diodi al silicio saldati al posto della valvola, una soluzione grezza e pericolosa.

Posso assicurarvi che non si trattava di uno di quei rimpiazzi per valvole raddrizzatrici in cui almeno si prende la briga di inserire una resistenza di caduta. Era proprio un ‘accrocchio’ fatto utilizzando la base octal di una vecchia valvola, privata del vetro, a cui avevano saldato quattro diodi, per un valore complessivo di 20 centesimi di euro.

Una valvola 5Y3GT ha una caduta di tensione di circa 50-60V, mentre un diodo al silicio ne ha solo 0,7V. Questo errore ha causato una sovralimentazione del circuito, mettendo a rischio l’intero amplificatore. Ho quindi rimosso immediatamente questa “raddrizzatrice” improvvisata… Voglio dire, una 5Y3 di una marca economica la trovi per 15€, com’è possibile che un tecnico che si definisce tale non ne abbia una da montare?

Verifica e Sostituzione delle Valvole

Ho quindi verificato tutte le valvole utilizzando un tracciacurve utracer 3+. Le valvole finali EL84 erano ormai esauste, morte e stramorte, probabilmente a causa della sovralimentazione causata dalla modifica maldestra alla raddrizzatrice. Fortunatamente, le valvole di segnale erano ancora utilizzabili. Ho selezionato una coppia di nuove EL84 e una 5Y3GT NOS dal mio magazzino personale e le ho installate, sperando di risolvere il problema principale.

Una piccola curiosità sulla 5Y3GT NOS che ho preso dalle mie scorte: internamente è strutturata come una valvola a riscaldamento indiretto, con due catodi e due filamenti separati, e la costruzione degli anodi ricorda quella delle GZ34. Per chi non lo sapesse, la 5Y3GT è normalmente una valvola a riscaldamento diretto, derivata direttamente dal tipo 80. Probabilmente questa è stata prodotta relativamente ‘di recente’… recente nel senso che potrebbe risalire alla fine degli anni ’60 (considerando che la 5Y3GT è stata introdotta nel 1935). Nella foto sotto invece una coppia di EL84 Zenith.

Scoperta di un Falso Contatto

Durante il test, ho notato che flettere lo stampato causava anomalie visibili sull’oscilloscopio… Dopo ulteriori indagini, ho scoperto che c’era un falso contatto nella scheda PCB.

La soluzione improvvisata dal precedente tecnico era stata di utilizzare una spugna per spingere le valvole verso il basso, nel tentativo di “risolvere” il problema senza affrontarlo realmente. Ho quindi smontato la scheda e già che c’ero gli ho dato una bella lavata, perchè ovviamente era inevitabilmente coperta da uno strato unto misto a polvere, perché come al solito, questi tecnici dei miei stivali, invece di usare disossidante per contatti, usano olio lubrificante spruzzato ovunque, creando un vero disastro.

Signore e signori, immaginate la scena: una padella da frittura così ben condita da sembrare appena uscita dalla cucina di una trattoria, ecco che oggi vi presentiamo la nostra ‘Speciale Scheda Amplificatore alla Frittura di Calamari!’ Non c’è nulla di più gustoso di un circuito completamente immerso in uno strato dorato di unto e polvere, proprio come le più irresistibili fritture! Con uno strato di grasso che farebbe invidia ai migliori chef, questa scheda è così intrisa di lubrificante da sembrare un piatto pronto per la friggitrice! E non è tutto: i residui oleosi non solo aggiungono un tocco di sapore ‘vintage’, ma garantiscono anche un bel caos elettronico che farà saltare in aria tutti i vostri pensieri! Allora, amici, se volete un amplificatore con un ‘gusto’ unico, non cercate oltre – abbiamo la ‘padella PCB’ perfetta per voi!

Ripristino delle Saldature e Pulizia Finale

Dopo aver pulito la scheda, ho risucchiato via lo stagno da tutte le saldature, rifacendole poi dalla prima all’ultima. Ho pulito i potenziometri e gli zoccoli delle valvole con disossidante per contatti non oleoso, rimuovendo l’accumulo di sporcizia lasciato dall’uso di lubrificanti non idonei.

Dopo aver rimontato la scheda e ricollegato tutto, l’amplificatore ha ripreso a funzionare perfettamente, senza ronzio o fruscio, e con potenziometri puliti e privi di rumore. Questo lavoro ha messo in evidenza l’importanza di affidarsi a tecnici competenti e la necessità di interventi accurati e rispettosi delle specifiche originali. Questo VOX AC15 è tornato a suonare come si deve, e sono sicuro che il suo proprietario potrà godere della qualità sonora che solo un amplificatore ben curato può offrire.

Se siete appassionati di amplificatori VOX, vi consiglio di dare un’occhiata al nostro articolo dedicato al fratello maggiore del AC15, il leggendario VOX AC30. Scoprirete altre storie e tecniche di manutenzione per mantenere i vostri amplificatori in perfette condizioni. Se invece avete un AC15 di qualsiasi epoca che volete riportare al suo antico splendore potete contattarmi cliccando qui.

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1 Responses to Restauro di un Amplificatore VOX AC15 degli Anni ’90

  • Certo che scoprire un talento come Stefano ( perchè di questo si tratta ) è stata la manna dal cielo. Il lavoro fatto è stato impeccabile. Stefano altre la professionalità è un maniaco della perfezione e cura dei dettagli. Non si è trattato come fanno altri tecnici; tra cui uno in particolare molto blasonato di limitarsi a cambiare le valvole e farti accrocchi , una soffiata e via.. ma di un vero e proprio restauro. Parlando con Stefano proprio ieri quando sono andato a prendere il mio amato Vox mi diceva che alcuni clienti si lamentano del prezzo… mi dite voi chi ti prende 30€ all’ora ? rilasciando regolare fattura e garanzia ? STEFANO BRAVO ANZI BRAVISSIMO.

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