Nell’era di internet è fin troppo facile trovare guide, “miglioramenti”, modifiche e consigli tecnici su qualsiasi cosa, dagli aspirapolvere alle testate valvolari. Il problema nasce quando queste modifiche vengono ideate, consigliate e replicate da persone che non hanno nemmeno le basi dell’elettronica, e ancora peggio quando tali interventi coinvolgono circuiti ad alta tensione, ad alta amplificazione e potenzialmente instabili come gli amplificatori valvolari.
Il caso: Mesa Boogie DC10 modificato a casaccio
Un cliente mi ha portato un amplificatore Mesa Boogie DC10 lamentando problemi di funzionamento strani e inspiegabili. Il motivo? Aveva seguito una serie di modifiche trovate in un forum americano dove si discuteva del “suono troppo chiuso, cupo e intubato” tipico di questa macchina.
Le modifiche proposte? Eliminazione di vari condensatori ceramici (presenti sulle placche di diversi stadi) e la sostituzione di alcune resistenze, con l’intento di “aprire il suono” o “renderlo più dinamico”. Il risultato apparente, a detta del proprietario, sembrava inizialmente positivo. Ma subito dopo sono comparsi comportamenti assurdi: pedali che non funzionavano più correttamente, controlli dell’amplificatore che si comportavano in modo imprevedibile e persino un lettore DVD collegato al PC che, appena accendeva l’ampli, impazziva aprendo e chiudendo il cassetto a ripetizione…
La diagnosi: instabilità e disturbi EMI
Una volta sul mio banco, l’amplificatore si è rivelato altamente instabile. Oscillava da solo in radiofrequenza (RF), generando ogni sorta di disturbo elettromagnetico (EMI – Electromagnetic Interference). Le oscillazioni in RF in un circuito audio non sono udibili come “fruscio” o “ronzio”, ma possono interferire con altri dispositivi elettronici, generare comportamento anomalo nei circuiti interni, e in casi estremi anche danneggiare componenti o emettere segnali disturbanti che si propagano nell’ambiente. In poche parole: un amplificatore che non amplifica più, ma trasmette.
Perché Mesa ha messo quei condensatori?
I Mesa Boogie, per loro natura o per scelta progettuale, hanno un suono piuttosto scuro, compresso, con un attacco morbido. A molti piace (Santana incluso), ad altri no. Ma quello che spesso non si capisce è che quel suono non è solo frutto della scelta di valvole o di una equalizzazione: è conseguenza anche della necessità di tenere stabile un circuito non esattamente “tranquillo”.
I progettisti Mesa, nel tempo, hanno inserito numerose soppressioni RF (snubber, ceramici a massa in punti strategici) proprio per domare queste instabilità. Quelle che per l’utente inesperto appaiono come “inutili condensatori che mangiano il suono”, in realtà sono necessari per impedire che l’amplificatore diventi un generatore di disturbi radio o si comporti in modo imprevedibile.
Non basta togliere 3 condensatori qua e là
Togliere i componenti antipatici “per sentito dire” è come svitare bulloni a caso sotto una macchina pensando di migliorarne l’aerodinamica. Se davvero si vuole cambiare il carattere sonoro di un amplificatore, non si può prescindere da una revisione completa del progetto: guadagni di stadio, controreazione, impedenze, layout del cablaggio (o del PCB, nel caso non si possa proprio modificare), punto di lavoro delle valvole, accoppiamenti RC… tutto è interconnesso. E ogni modifica ha effetti potenzialmente devastanti sulla stabilità globale.
Vale per gli ampli da chitarra come per quelli HiFi
Questo tipo di superficialità non è appannaggio solo degli ampli per strumenti musicali. Anche in ambito HiFi si trovano “esperti” che consigliano di eliminare i condensatori ceramici “perché suonano male”, ignorando che la loro funzione primaria è bloccare o sopprimere oscillazioni ad alta frequenza che non hanno nulla a che vedere col segnale audio. Sì, a volte questi componenti possono “colorare” il suono. Ma rimuoverli senza una seria analisi delle conseguenze equivale a giocare alla roulette russa con l’integrità dell’amplificatore.
Conclusione: se non ti piace il suono Mesa… non comprare un Mesa
Il cliente in questione ha pagato tre volte: una per comprare l’amplificatore, una per farlo “migliorare” e una terza per farmelo sistemare e riportarlo al progetto originale. L’unico modo corretto per modificare un amplificatore è: sapere cosa si sta facendo. E se non si è in grado, è meglio lasciarlo com’è o rivolgersi a chi ha competenze vere.
Il mio consiglio è semplice: se non ti piace il suono di un Mesa Boogie… non comprarlo. Ma per favore, non trasformarlo in un disturbatore di frequenze casuali basandoti sui pareri letti in un thread del 2009 scritto da un nickname con l’avatar di un gatto.
Video del test finale
Nel video qui sotto potete vedere l’amplificatore Mesa Boogie DC10 dopo il mio intervento di ripristino completo allo schema originale. Il cliente lo sta provando in laboratorio: nessuna oscillazione, nessun disturbo strano, controlli reattivi e soprattutto suono stabile e coerente. È la prova concreta che la stabilità e l’affidabilità di un circuito vengono prima di qualsiasi “tweak da forum”.