Trans Continents Radio PD9 – Installazione BlueThooth

Questa radio è stata venduta per buona e restaurata. Mi è stata portata con la richiesta di installare il modulo BlueThooth. Una volta aperta però ho scoperto che era stata riparata solo a metà…

Alcuni componenti erano stati cambiati, altri marci, lasciati li dov’erano. Il potenziometro del volume era diventato da 10megaohm e siccome suonava acuta e stridula invece di cambiare il potenziometro avevano messo un condesatore da 22nF in parallelo al primario del trasformatore facendola suonare cupissima e in modo orrendamente inascoltabile. Il lavoro di riparazione è consistito nel sostituire i vecchi condensatori marci che ancora albergavano al suo interno e che avevano causato anche la cottura di una resistenza. Ho sostituito il condensatore da 22nF in parallelo dal primario del trasformatore con un corretto condensatore da 3300 picofarad e sostituito il potenziometro del volume. All’accensione la tensione anodica al primo condensatore era di 165volt e al secondo condensatore appena 100volt, appariva evidente che la valvola raddrizzatrice era esaurita, quindi ho cambiato anche quella ottenendo i corretti 25ovolt sul primo condensatore. Quindi ho installato il modulo BleuThooth.

Ci tengo a ri-sottolineare che il mio modulo Bluethooth è rispettoso della radio su cui viene montato, sono 3 fili che come li colleghi puoi scollegare. E non ha niente a che vedere con i lavori che fanno certi assassini che chiedono 300€ per svuotare la radio dal suo circuito originale e montar dentro al mobile un ricevitore/amplificatore BTT che si compra nei bazar cinesi per 8/15€ che si guasterà in pochi anni appena dopo la fine della garanzia. Radio ridotte a quel modo sono totalmente rovinate, con un valore pari a zero, nessuno vorrà comprarle ridotte in quel modo e non ci sarà modo di tornare indietro. Inoltre il mio modulo Bluethooth non elimina la possibilità di usare la radio nella sua originale ricezione Onde Medie e Onde Corte.

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2 Responses to Trans Continents Radio PD9 – Installazione BlueThooth

  • E soppratutto dal suo circuito originale a valvole 🙂

  • Il lavoro è stato svolto davvero egregiamente e non c’è soddisfazione più grande che poter ascoltare una radio di 60 anni fa suonare tutto quello che vuoi, comodamente utilizzando il telefono. Grazie e complimenti!

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Graaf Preamplificatore Line GM 13.5B – Revisione

Questo Preamplificatore Graaf 13.5B mi è stato consegnato assieme al GM20 per una revisione, ma a parte la vaschetta VDE mezza rotta che ho sostituito non ho trovato altri problemi.

Il cliente lamentava di problemi di forte ronzio che si udiva in altoparlante nel momento dell’accensione, ma con il pre collegato ad un’altro finale a Transistor. Quello che ho potuto scoprire è che in fase di accensione (e anche durante lo spegnimento) non c’è un relè di muting delle uscite e che si viene a vedere una tensione continua che fluttua per un certo tempo, frutto del ricaldamento delle valvole e del caricarsi dei condensatori di accoppiamento, nel video qui sotto si puà vedere il fenomeno in atto:

Questo non è un difetto ma proprio l’apparecchio chè è fatto così, quindi ne sconsiglio l’uso in abbinamento con finali a stato solido in quanto quella continua che arriva a +4 e -6volt potrebbe causare guasti imprevedibili a questo tipo di apparecchi, mentre se abbinato ad amplificatori a valvole la cosa potrebbe essere pressochè innocua.

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Come scaricare in modo sicuro un condensatore

Recentemente un’amico, per farsi 2 risate con me, mi ha mandato uno screenshot di una discussione proveniente da un gruppo facebook di audiofili dove un tizio chiedeva come scaricare un condensatore da 470uF caricato a 400volt e un’altro non professorato gli diceva “cortocircuitalo con un cacciavite”…

Emm sono 400volt, non 12 volt! Il corto lo fai su un piccolo condensatore caricato a bassa tensione. Avete idea dell’energia immagazzinata in un condensatore caricato a 400volt? No giusto per raccontare una mia esperienza una volta un ritaglio del filo di una resistenza che girava nel telaio di un’apparecchio mi ha fatto un corto su un condensatore da 1000uF caricato a 390volt e praticamente è stato come se 3 petardi Raudi scoppiassero in sequenza (bam-bam-bam) a 30 centimentri dalla mia faccia. Per il lampo di luce ho visto per 5 minuti una macchia rosa dove guardavo e per molto più tempo mi hanno fischiato le orecchie. Ora mi sembra chiaro che al mondo ci siano persone ignoranti, il problema è che gli si permette di avere la parola e gli si da una non meritata visibilità e la cosa peggiore è che spesso si mette quello che dicono al pari di quello che viene detto da altre persone molto più esperte di loro. Quindi cortocircuitare con il cacciavite un condensatore caricato a 400volt è pura idiozia. Vediamo quindi qual’è il modo corretto di scaricare un condensatore e come costruire un semplice strumento per farlo in tutta comodità.

Un eventuale cortocircuito del condensatore carico comporta un enorme rischio di danneggiamento di questo componente elettronico, così come di altri componenti presenti nel circuito, nonché di scosse elettriche e di incendio. L’entità dei danni in caso di cortocircuito sarà proporzionale alla capacità e alla tensione del condensatore. Il metodo corretto per scaricare un condensatore è con una resistenza che limiti la corrente di scarica, quindi evitando di produrre esplosioni. Per costruire un semplice scaricatore per condensatori vi serviranno i puntali recuperati da un vecchio tester, una resistenza da 1500ohm da 5/10watt, un pezzo di 1000 fori, un pò di super colla, una fascetta e un pezzo di tubo termorestringente.

Tagliate l’innesto a banana dei puntali, saldate la resistenza che i fili in questo modo.

La colla e la fascetta servono per evitare che in poco tempo di fili si strappino nel punto della saldatura.

E il tubo termo restringente serve per isolare la basettina ed evitare che mentre usate lo scaricatore avvengano contatti accidentali in giro…

Lo scaricatore è finito, per usarlo è sufficiente toccare per una decina di secondi i terminali del condensatore da scaricare con i puntali, il valore della resistenza da 1500ohm non è stringente, potente mettere una qualsiasi resistenza di un valore li vicino, cambia solo il tempo di scarica, ovviamente per scaricare condensatori caricati con tensioni elevate è buona norma non usare resistenze di valori troppo piccoli, mentre se aveste necessità di scaricare condensatori di grossa capacità e tensione bassa (tipo 30/40volt) dovrete usare una resistenza da 150/220ohm. Finita la scarica verificate sempre con un tester che non vi sia carica residua e nel caso procedete nuovamente con lo scaricatore.

È buona norma scaricare sempre i condensatori prima di mettere mano su un circuto, anche se questo è spento da molto tempo e ovvianente anche prima di andarci dentro con strumenti di misura, come tester e simili per evitare di guastarli.

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2 Responses to Come scaricare in modo sicuro un condensatore

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