Riparazione e conversione FM di una Autovox Sebring 70

L’Autovox Sebring 70 è una raffinata autoradio d’epoca, progettata per la sola ricezione in onde medie (OM), prodotta in Italia negli anni ’70. Al pari delle sue sorelle maggiori, veniva spesso montata su vetture di fascia medio-alta dell’epoca: tra queste ricordiamo la Fiat Dino, le Alfa Romeo Giulia e GTV, oltre a modelli Lancia come la Fulvia e la Flavia. Non si trattava quindi della classica radio da utilitaria: la Sebring 70 era destinata ad auto eleganti e prestazionali, spesso acquistata come optional di pregio.

Quella protagonista di questo articolo mi è stata spedita per una conversione alla ricezione FM, ed era praticamente nuova, mai installata su un veicolo. Un vero pezzo da collezione!

Lavori sul circuito

Il primo passo per la conversione è stato identificare il transistor dell’oscillatore locale, che si trova sulla sinistra del PCB (guardando la radio dal lato componenti). Questo è un passaggio cruciale, poiché il modulo FM che ho sviluppato si interfaccia proprio con l’oscillatore locale originario del ricevitore OM.

Per fare spazio al modulo FM e garantire il corretto funzionamento, è stato necessario rimuovere diversi componenti dal circuito originale, tra cui quattro trasformatori di media frequenza, diverse resistenze e condensatori, un transistor del circuito IF/Detector

 

Questa sezione del circuito, dedicata alla media frequenza e alla demodulazione del segnale OM, non è più necessaria con il nuovo modulo FM, che effettua internamente la demodulazione e fornisce il segnale audio pronto per essere amplificato.

Il vantaggio del mio approccio è che la radio mantiene l’aspetto e il comportamento originali: non viene aggiunto alcun interruttore, e la sintonizzazione FM avviene utilizzando la manopola originale della radio, come se fosse stata progettata per questo fin dall’inizio.

Il modulo utilizza il circuito di oscillazione e il finale audio originale della radio, integrandosi perfettamente con l’elettronica dell’epoca e mantenendo così tutta la sua anima vintage… con una marcia in più

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Restauro e conversione FM di autoradio Voxson Junior

Le autoradio Voxson Junior sono tra i simboli più iconici dell’Italia a quattro ruote degli anni ’60 e ’70. Progettate per essere compatte e leggere, erano spesso accoppiate a vetture come la mitica Fiat 500, dove ogni centimetro del cruscotto contava.

La diffusione della sola banda OM (onde medie) e, nei modelli più completi come la Junior 902, anche delle OL (onde lunghe), oggi rende queste radio affascinanti quanto obsolete. Con il passare degli anni, molte di queste frequenze sono sparite dall’etere, rendendo necessaria una conversione alla banda FM per poter ascoltare qualcosa di più attuale. In alternativa, è possibile dotarle anche di ricezione Bluetooth, così da collegarle direttamente allo smartphone mantenendo un’estetica retrò ma con cuore moderno.

Il lavoro sulla Voxson Junior 70

Il primo intervento è stato effettuato su una Voxson Junior 70, una radio che mi è stata consegnata non funzionante. Da quanto appreso, era già stata oggetto di un tentativo di riparazione non riuscito. La diagnosi iniziale ha confermato il peggio: i transistor del finale audio erano completamente guasti, e tutti i fili di gomma interni si sbriciolavano al solo tocco.

Fortunatamente, c’era una buona notizia: l’oscillatore locale funzionava perfettamente, generando una sinusoide forte e stabile – condizione essenziale per poter pilotare un modulo FM alternativo.

Conversione e ripristino

Ho quindi deciso di procedere con una conversione radicale, mantenendo però il look originale e parte della circuiteria storica. Ecco i passaggi principali:

  1. Rimozione dell’amplificatore audio originale, ormai irrecuperabile.

  2. Installazione di un modulo TDA2030, un integrato che fornisce un’ottima qualità audio, collegato al potenziometro del volume originale per mantenere l’interfaccia utente fedele all’epoca.

  3. Inserimento di uno dei miei moduli FM, pilotato direttamente dal segnale di oscillatore locale originale – una soluzione elegante e funzionale.

  4. Sostituzione delle vecchie lampadine bruciate con due LED.

Il risultato finale è una Voxson Junior 70 che sembra uscita dagli anni ’60, ma riceve in FM con perfetta stabilità e suona meglio che mai. Il fascino vintage è stato preservato, ma la funzionalità è tutta moderna.

Voxson Junior 902: ripristino e conversione FM

La Voxson Junior 902 è forse la più rappresentativa tra le autoradio installate sulle Fiat 500: un modello compatto, nato per ricevere Onde Medie (OM) e Onde Lunghe (OL), perfettamente integrato nello stile dell’epoca. Mi è stata consegnata con una richiesta ben precisa: ripristinarla e convertirla alla banda FM, mantenendo però l’aspetto originale per non snaturare l’estetica della vettura d’epoca su cui sarà installata.

A differenza della Junior 70, il lavoro su questa 902 non ha presentato particolari criticità. Dopo un’attenta pulizia del circuito stampato, ho dovuto rivestire con tubetti isolanti diversi fili in gomma interni che, come spesso accade su questi modelli, si stavano letteralmente sbriciolando col tempo.

La conversione FM è stata realizzata con uno dei miei moduli dedicati, che in questo caso non è stato possibile alloggiare all’interno dell’autoradio stessa: la Junior 902 è infatti così compatta e densa di componenti da sembrare una scatoletta di sardine. Nessun problema però: il modulo FM è stato montato all’esterno del case, ma rimane completamente invisibile una volta installato sul cruscotto, dove trova comodamente posto all’interno, senza compromettere né l’originalità visiva né la funzionalità.

Il risultato è un’autoradio storica che mantiene tutto il suo fascino vintage, ma che oggi può finalmente tornare a trasmettere musica con ricezione FM stabile e moderna – perfetta per accompagnare una Fiat 500 restaurata sulle strade di oggi.

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Riparazione di un Balanced Audio Technology VK-51SE

Il Balanced Audio Technology VK-51SE è un preamplificatore valvolare di fascia alta, apprezzato dagli audiofili per la sua capacità di restituire un suono naturale, dettagliato e con una spazialità eccezionale. Questo modello utilizza una configurazione interamente bilanciata, con uno stadio di guadagno completamente differenziale basato su valvole 6H30, che garantiscono un’ottima linearità e una bassa impedenza di uscita. Il VK-51SE è progettato per offrire un’ampia gamma dinamica e una resa timbrica raffinata, facendo uso di componentistica selezionata e di alta qualità, come condensatori carta-olio e trasformatori accoppiati direttamente al segnale.

Un cliente mi ha portato un VK-51SE lamentando la presenza di fruscii e crepitii nel segnale di uscita. Dopo una rapida ispezione, ho individuato immediatamente una possibile causa nei condensatori elettrolitici di alimentazione: sei condensatori da 470µF che, misurati, risultavano avere una capacità ridotta a circa 390µF. La sostituzione di questi condensatori era necessaria per ripristinare il corretto funzionamento del circuito di alimentazione, ma c’era un’altra questione ben più seria che richiedeva attenzione.

All’interno dell’apparecchio ho trovato una batteria di ben 16 condensatori carta-olio Jensen. Purtroppo, la mia esperienza con questi condensatori non è delle migliori: ho già avuto a che fare con Jensen in passato e, pur essendo molto apprezzati dagli audiofili per il loro contributo al carattere sonoro, si rivelano spesso problematici in termini di affidabilità. In un caso precedente su un amplificatore Audio Note, la dispersione di alcuni Jensen aveva causato la distruzione di un set di preziose 300B.

Facendo ulteriori ricerche sul web, ho trovato conferme su diversi forum americani: molti utenti riportano che i Jensen carta-olio tendono ad essere affidabili solo per le prime 200 ore di funzionamento, dopodiché diventano una vera incognita. Per trovare un’alternativa valida che mantenesse un carattere sonoro simile, ho contattato Audiokit di Roma per un consiglio. Mi sono stati suggeriti gli Audyn Cap Qtex4, condensatori economici ma con una resa sonora sorprendentemente simile ai carta-olio, senza però le problematiche di dispersione e di durata.

Ho quindi ordinato gli Audyn Cap Qtex4, sostituito tutti i condensatori problematici e rimesso in funzione il preamplificatore. Il risultato è stato eccellente: il VK-51SE ha ripreso a funzionare perfettamente, senza più rumori di fondo o instabilità nel segnale.

Durante le misure finali, ho notato un comportamento interessante nella risposta in frequenza: questo preamplificatore è fortemente equalizzato, con una chiara enfasi nella gamma media. Non si tratta di un errore di progettazione o di un’impostazione personalizzata dal cliente, ma di una scelta progettuale deliberata. Questa enfasi conferisce al VK-51SE una particolare “voce” che caratterizza il suono, donando maggiore presenza e corposità al messaggio musicale.

Questa riparazione dimostra come, con la giusta competenza e con componentistica di qualità, sia possibile riportare in vita anche apparecchi di fascia alta mantenendo il carattere sonoro originale, ma con una maggiore affidabilità a lungo termine.

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