Riparazione amplificatore valvolare Luxman LX33

Luxman: eccellenza e tradizione nell’audio HiFi

Luxman è uno tra i marchi più iconici e rispettati nel mondo dell’HiFi. Fondata nel 1925 in Giappone, l’azienda ha costruito una reputazione solida grazie alla qualità, alla precisione e al design raffinato dei suoi prodotti. I loro amplificatori valvolari, in particolare, sono considerati veri e propri gioielli dell’ingegneria audio, capaci di offrire un suono caldo e avvolgente. Tra i modelli più apprezzati troviamo l’MQ70 e il suo “fratello maggiore” con funzioni aggiuntive, l’LX33. Quest’ultimo è un amplificatore integrato che combina un finale con il celebre circuito del MQ70, un preamplificatore phono RIAA e una sezione toni.

Il problema dell’amplificatore

L’amplificatore Luxman LX33 è stato portato nel mio laboratorio dopo un intervento di rivalvolatura eseguito da un altro tecnico. Il cliente lamentava una disparità di volume significativa tra i due canali e un suono cupo sul canale con il volume inferiore. La situazione richiedeva un’analisi approfondita e un approccio metodico per individuare e risolvere il problema.

Diagnosi iniziale: test delle valvole

Per iniziare, ho utilizzato il tracciacurve computerizzato uTracer per analizzare tutte le valvole, sia quelle montate dal tecnico precedente sia le valvole NOS originali che il cliente aveva fortunatamente conservato. È emerso che il precedente intervento era stato eseguito senza misurazioni, avevano cambiato valvole a “sentimento”.

Molte valvole NOS in ottime condizioni erano state sostituite con valvole moderne forse anche non nuove, spesso con sezioni sbilanciate. In particolare:

  • Era stata installata una ECC85 evidentemente recuperata da una radio d’epoca, con il vetro affumicato e una delle due sezioni fortemente consumata, mentre la ECC85 originale era perfetta.
  • Il criterio di selezione pareva basarsi più sull’aspetto estetico (getter lucenti) che su dati oggettivi, ignorando che i getter scuri delle valvole NOS sono una caratteristica normale legata ai materiali storici.

Questa scelta scorretta aveva compromesso il funzionamento dell’amplificatore, causando parte dei problemi segnalati.

Ripristino delle valvole originali e Analisi dei condensatori

Dopo un’accurata selezione, ho deciso di ripristinare quasi tutte le valvole originali, eccezion fatta per le 4 finali e una coppia di ECC83 moderne che ho lasciato nei due ingressi phono. Successivamente, ho verificato i condensatori, concentrandomi soprattutto sugli elettrolitici e sui condensatori in poliestere. Mentre gli elettrolitici erano in buono stato, alcuni condensatori in poliestere grigi presentavano difetti comuni ai Luxman: capacità fortemente diminuita o del tutto aperti. Ho optato per la sostituzione completa di questi componenti con condensatori degli anni ’80, di qualità paragonabile agli originali. Pur non essendo soluzioni “audiofile”, garantiscono una durata e una stabilità eccellenti. Il nuovo set di valvole e condenstori ha ripristinato la coerenza e l’equilibrio necessari per il corretto funzionamento dell’amplificatore.

Tarature finali

Dopo aver completato la sostituzione delle valvole e dei condensatori, ho eseguito tutte le regolazioni necessarie:

  • Bias e offset
  • Bilanciamento DC del driver

Questi interventi hanno restituito all’amplificatore la sua piena funzionalità e un suono impeccabile.

Note tecniche sull’LX33

L’LX33 è essenzialmente un MQ70 con l’aggiunta di una sezione toni e un preamplificatore phono RIAA. Inoltre, sul retro dell’apparecchio, un ponticello tra due coppie di RCA permette di isolare la sezione finale dalla parte preamplificatrice. Una differenza tecnica significativa riguarda l’uso di valvole ECC82 al posto delle 6240G nell’LX33 e un minore tasso di controreazione, che si traduce in un fattore di smorzamento di circa 7 rispetto al 13 dell’MQ70. Questo valore è comunque ottimo e il minore tasso di controreazione contribuisce positivamente alla qualità sonora e alla stabilità complessiva dell’amplificatore.

Conclusioni

Nonostante la complessità dell’intervento, l’LX33 è tornato a suonare come un vero Luxman, dimostrando ancora una volta che precisione e strumenti di misura sono essenziali per una riparazione efficace. Non includo i classici grafici perché non mi aspettavo cose troppo diverse rispetto l’MQ70 e perchè era sabato sera e la fame ha avuto la meglio! ? Se avete un amplificatore che necessita di assistenza, contattatemi: una diagnosi accurata può fare la differenza.

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2 Responses to Riparazione amplificatore valvolare Luxman LX33

  • Grazie per il tuo messaggio e per aver condiviso la tua esperienza con il Luxman LX33 dopo la riparazione. Sono davvero felice di sapere che l’amplificatore non solo è tornato a funzionare perfettamente, ma ha anche superato le tue aspettative in termini di musicalità e profondità dei toni bassi.

    Il mio obiettivo è sempre quello di offrire il massimo in termini di qualità e soddisfazione, quindi leggere le tue parole è una grande soddisfazione per me.

    Resto a tua disposizione per qualsiasi necessità futura. Non esitare a contattarmi se avrai bisogno di assistenza!

  • Buongiorno, sono il proprietario del Luxman LX33 riparato dal Sig. Bianchini, ho testato per qualche settimana il funzionamento e posso confermare che il Luxman è tornato a funzionare splendidamente, oltre ad essere scomparsi i problemi segnalati, noto una maggiore musicalità ed i toni bassi più profondi. Un grazie al Sig. Bianchini per l’ottimo intervento, se in futuro avrò ancora bisogno non esiterò a rivolgermi ancora a lui.

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Revisione del VTL Integrator Line Preamplifier

Nel mio ultimo lavoro di restauro, oltre a riparare una coppia di amplificatori monofonici VTL Tiny Triode 25, mi è stato consegnato anche il preamplificatore di linea VTL Integrator Line Preamplifier. Questo modello è un’ottima opzione di abbinamento con i Tiny Triode 25, creando un sistema audio di alta qualità e prestazioni.

Una Revisione Rapida ma Efficace

A differenza della complessa riparazione degli amplificatori, l’intervento su questo preamplificatore è stato relativamente semplice. Il cliente mi ha segnalato alcuni problemi legati alla qualità del suono e, dopo averlo aperto, ho constatato che c’era principalmente un accumulo di polvere all’interno del telaio. Ho proceduto quindi a una pulizia accurata, soffiando via la polvere accumulata, e subito dopo mi sono concentrato sulle valvole.

Sostituzione delle ECC82

All’interno del preamplificatore, ho trovato due valvole ECC82 di marche diverse e con livelli di efficienza disomogenei, il che non è l’ideale per ottenere una risposta sonora bilanciata. Ho quindi sostituito entrambe con una coppia selezionata di ECC82, garantendo così un miglior bilanciamento del segnale e una maggiore omogeneità nel suono.

Pronto per Prestazioni Ottimali

Dopo questa revisione, il VTL Integrator Line Preamplifier è tornato a offrire prestazioni ottimali, pronto per essere abbinato ai VTL Tiny Triode 25. Anche una semplice manutenzione come questa può fare la differenza nel mantenere le prestazioni sonore al massimo livello, assicurando una sinergia perfetta tra preamplificatore e amplificatori.

Se hai un preamplificatore o un amplificatore che necessita di manutenzione, contattami per discutere il tuo progetto!

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Restauro Completo dei VTL Tiny Triode 25: Ritorno al Suono Vintage

Mi è stata portata una coppia di amplificatori monofonici VTL Tiny Triode 25 per un restauro completo. Uno dei due aveva il trasformatore di alimentazione bruciato, mentre il trasformatore dell’altro era stato già sostituito in precedenza. Con il cliente, abbiamo concordato di sostituire entrambi i trasformatori e procedere a una revisione approfondita di tutti e due gli apparecchi.

Una volta aperti, mi sono trovato davanti a una situazione poco piacevole: gli amplificatori erano sporchi e dentro c’era un groviglio di fili saldati in modo pessimo, giuntati e tagliati più volte. Le piste sul PCB erano danneggiate, e i componenti elettronici erano incoerenti tra i due amplificatori, con alcuni condensatori elettrolitici gonfi che non erano mai stati sostituiti. Inoltre, tutti i piccoli elettrolitici avevano un’ESR molto elevata, segno che erano ormai deteriorati. Cambiando il trasformatore hanno fatto un intervento maldestro: le piste erano bruciate, come se fossero state dissaldate con una fiamma ossidrica piuttosto che con un normale saldatore.

Per quanto riguarda le valvole, delle quattro ECC81 solo una era ancora in buone condizioni, mentre le altre tre erano completamente esaurite. Le valvole finali EL84 erano in parte funzionanti e in parte guaste, e quelle rimaste funzionanti non facevano match tra loro.

Il mio lavoro è iniziato con lo smontaggio completo dei due amplificatori. Ho misurato il trasformatore di alimentazione sano e ne ho fatto produrre due nuovi con specifiche 1:1 rispetto all’originale.

Successivamente, ho pulito accuratamente le schede, eliminando sporco e residui di resina disossidante indurita e nera, e ho ricappato l’intero circuito con elettrolitici nuovi. Le piste danneggiate sono state riparate al meglio, e ho montato sia i nuovi trasformatori di alimentazione che quelli d’uscita.

Ho poi rifatto tutto il cablaggio interno, usando fili nuovi al posto di quelli vecchi, che sembravano letteralmente masticati. Ho anche realizzato una nuova messa a terra, fissata correttamente sul telaio con un morsetto solido, e sostituito i pressa-cavo con modelli moderni che non tagliano il cordone di alimentazione, il quale era già danneggiato al punto da mostrare i fili di rame all’interno.

Una delle problematiche che si legge spesso su internet riguarda il ronzio quando questi amplificatori sono connessi a terra. Nel loro design originale, la messa a terra è realizzata in modo superficiale, con fili mal collegati alla massa del connettore RCA che tocca il telaio solo perchè hanno un pò grattato l’anodizzazione dell’alluminio. Inoltre, il trasformatore di alimentazione originale non ha uno schermo elettrostatico, il che potrebbe rendere l’apparecchio pericoloso in caso di guasto. Dopo la mia revisione, con una messa a terra corretta e trasformatori dotati di schermo elettrostatico, gli amplificatori sono molto più sicuri e non presentano alcun ronzio.

Caratteristiche Tecniche e Taratura

Il circuito di questi amplificatori è molto particolare: si tratta di un push-pull parallelo con quattro valvole EL84 collegate a triodo, che riescono a generare quasi 35 watt di potenza, un risultato notevole. Questo è possibile grazie all’alimentazione a 560 volt sulla tensione anodica delle EL84. Il bias da regolare per ogni EL84 è di 5,5 mA, che corrisponde a 0,055 V sulle resistenze di test point. A riposo, le EL84 dissipano circa 3,5 watt, un valore molto inferiore rispetto ai 12 watt che potrebbero gestire secondo le specifiche. Tuttavia, dalle misurazioni effettuate, superare questa corrente di polarizzazione metterebbe sotto stress il trasformatore di alimentazione, il cui nucleo non può erogare più di 52 watt in sicurezza. Questa potenza massima viene raggiunta con il bias impostato correttamente a 5,5 mA.

Andare oltre questo valore sarebbe rischioso, non solo per il trasformatore ma anche per le valvole stesse. Sebbene le EL84 siano teoricamente progettate per non superare i 300 volt di tensione anodica, nel caso di questo amplificatore lavorano a 560 volt grazie al fatto che sono collegate in modalità triodo, con una bassa corrente di bias che evita il danneggiamento della griglia schermo. Le valvole originali erano fuse, così come i trasformatori di alimentazione, e questo conferma ulteriormente la necessità di mantenere il bias nei limiti specificati molto bassi per evitare guasti.

Dopo il restauro, gli amplificatori hanno raggiunto una potenza di 34 watt RMS. Tuttavia, non ho voluto testarli a piena potenza in maniera continua con un segnale sinusoidale, poiché questi sono il tipo di circuiti che, se spinti al massimo per troppo tempo, rischiano di portare a conseguenze del tipo… L’aria si incendiò e poi silenzio…

Ho anche verificato il fattore di smorzamento (DF), che si attesta a un valore di 6,3, con una distorsione armonica di circa l’1% già a 1 watt di potenza, e una risposta in frequenza che va da 10 Hz (-0 dB) a 30 kHz (-1 dB).

100Hz

1Khz

10khz

Raccomandazioni per la Manutenzione

Dopo un paio d’ore di rodaggio, ho usato una termocamera per monitorare la temperatura delle valvole e ho notato delle differenze di calore tra di esse, segno che sarà necessaria una nuova taratura del bias per bilanciare correttamente le valvole.

La taratura del bias per questi amplificatori è scomoda, poiché richiede l’apertura degli apparecchi, ma è fondamentale eseguirla regolarmente per evitare guasti disastrosi. È assolutamente necessario regolare il bias ogni volta che si sostituiscono le valvole finali.

Infine, ho anche stampato in 3D nuovi piedini per i due amplificatori, poiché quelli originali erano scollati o sostituiti con pile di feltrini improvvisati. Ora, con il restauro completato, gli amplificatori VTL Tiny Triode 25 sono pronti a tornare a suonare come si deve, sicuri e funzionanti al massimo delle loro capacità.

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