Revisione GRAAFiti 5050: Assistenza di Qualità

La GRAAF è una rinomata azienda italiana nel settore dell’audio ad alta fedeltà, nota per la produzione di amplificatori valvolari di alta qualità. Fin dai primi prototipi del 1983, con i loro potenti finali di potenza OCL e OTL da 400 Watt RMS e preamplificatori valvolari, la GRAAF ha saputo conquistare una posizione di rilievo nel mercato. Nel 1994, la GRAAF ha lanciato la linea “GRAAFiti”, una serie di prodotti progettati per soddisfare una più ampia fascia di mercato con soluzioni entry-level. Tra questi spicca il GRAAFiti 5050, un finale da 50+50 Watt RMS che combina la qualità sonora distintiva della GRAAF con un prezzo accessibile. Un modello che ha saputo conquistare molti appassionati di alta fedeltà per la sua capacità di offrire una resa sonora eccellente a un costo contenuto.

Il GRAAFiti 5050 Unto d’Olio

Ho ricevuto questo amplificatore da un cliente che lo aveva acquistato usato in un negozio di HiFi, decisamente poco affidabile. Il rivenditore, con due spruzzate d’olio e sostituendo un fusibile con uno più grande (così da non farlo bruciare), aveva dichiarato l’apparecchio funzionante e lo aveva venduto. Un pezzo di nastro adesivo teneva ferma una resistenza che, a causa del calore eccessivo, si era dissaldata dalla scheda. Ho iniziato a smontare l’amplificatore per capire l’entità del danno e ho trovato il PCB completamente imbrattato d’olio, misto a polvere secca, formando una crosta davvero impressionante.

Si stava formando una sorta di catrame nero attorno alle saldature sotto gli zoccoli delle valvole finali. La vetroresina era annerita attorno a uno dei quattro zoccoli octal, vicino alla resistenza che si era auto-dissaldata. Ho trovato un fusibile da 1A nello zoccolo destinato a un fusibile da 100mA, segno evidente di una riparazione improvvisata: “è saltato il fusibile? Mettiamone uno più grande così non salta più” (con il rischio di bruciare tutto il resto). Ho dissaldato tutti i fili per rimuovere completamente la scheda e ho cercato di pulirla accuratamente…

E più cercavo di pulirla, più diventava uno schifo. A chiunque metta prodotti oleosi sulle elettroniche dovrebbero tagliare le mani! Alla fine, ho dovuto lavarla prima con benzina per liquefare l’unto secco e poi con sgrassatore e acqua calda per rimuoverlo. Il risultato è stato eccellente: la scheda è tornata come nuova. Dopo averla soffiata accuratamente con aria compressa, l’ho messa da parte per alcuni giorni per essere sicuro che si asciugasse completamente.

Quando l’ho presa in mano e ho esaminato la situazione, ho notato che quasi tutti i condensatori elettrolitici erano deteriorati e diverse resistenze erano bruciate. Pertanto, ho proceduto alla sostituzione di tutti i condensatori elettrolitici della scheda con nuovi di alta qualità: ho scelto Kendeil per i condensatori sotto i catodi e Mundorf per i condensatori di disaccoppiamento degli stadi. Inoltre, ho sostituito i quattro grandi condensatori da 680uF, poiché quelli misurati erano approssimativamente a 460/500uF. Naturalmente, ho anche cambiato tutte le resistenze danneggiate.

Infine, ho completato l’amplificatore utilizzando un set di KT88 National Electronics NOS e una coppia di E88CC SQ Philips con pin dorati.

Ho quindi eseguito delle misurazioni dettagliate: l’amplificatore eroga 56 Watt RMS per canale. Di seguito sono riportati i grafici relativi alla distorsione armonica e alla banda passante, sia su carico resistivo che su carico reattivo.

Sostituzione del Trasformatore di Alimentazione sul GRAAFiti 5050

In questo capitolo, esploreremo due lavori di sostituzione del trasformatore di alimentazione bruciato su un amplificatore GRAAFiti 5050. Fortunatamente, possiedo una copia dello schema originale degli avvolgimenti del GRAAFiti 5050, il che mi ha permesso di riprodurre con precisione il trasformatore danneggiato.

Nel primo lavoro, ho avuto la fortuna di recuperare i barattoli vuoti di ricambio direttamente dal laboratorio di Mariani in persona. Ho fatto avvolgere un nuovo trasformatore che è stato poi resinato nel barattolo originale. Nella foto qui sotto sono visibili gli ultimi barattoli trovati nel deposito presso la casa di G. Mariani.

Nella foto successiva, possiamo vedere l’amplificatore GRAAFiti 5050 dopo il completamento della riparazione. Il nuovo trasformatore di alimentazione, accuratamente avvolto seguendo lo schema originale del GRAAFiti 5050, è stato installato con successo. La sua custodia, resinata nel barattolo originale recuperato, riflette l’attenzione al dettaglio e il rispetto per l’autenticità del design originale. Questo lavoro non solo ha ripristinato la funzionalità dell’amplificatore, ma ha anche preservato la sua integrità estetica e storica.

Nel secondo lavoro, illustrerò la sostituzione del trasformatore, incluso il processo di produzione di un nuovo barattolo in lamiera ex novo. Questo capitolo offre un’analisi dettagliata delle tecniche utilizzate e delle considerazioni pratiche necessarie per eseguire con successo queste operazioni di riparazione e sostituzione.

Questo GRAAFiti 5050 ha subito un grave guasto a causa dell’errato inserimento di una valvola:

Il trasformatore di alimentazione era irrimediabilmente danneggiato e, purtroppo, il ricambio originale non è più reperibile. Complicato è stato il barattolo, che ho dovuto ricostruire completamente da zero.

Nota per coloro che potrebbero sollevare obiezioni superficiali: il trasformatore è stato fabbricato personalmente da me e presenta il mio logo. Questo non implica alcuna diminuzione delle sue prestazioni rispetto all’originale. La decisione di utilizzare il mio logo anziché quello di GRAAF è dovuta alla necessità legale di evitare la falsificazione, in quanto questo ricambio è stato interamente creato da me. È prassi comune tra gli appassionati di audio applicare etichette e loghi su pezzi non originali, spesso senza rendersi conto che ciò può costituire una falsificazione, portando a conseguenze legali. La mia scelta di utilizzare il mio logo mira a preservare l’integrità legale e tecnica del dispositivo, senza alterare il suo aspetto originale.

Successivamente, ho sostituito alcuni condensatori elettrolitici sulla scheda poiché erano ormai esausti.

In conclusione, i tre amplificatori GRAAFiti 5050 sono ora perfettamente funzionanti grazie alle riparazioni e alle sostituzioni effettuate. La mia capacità di produrre trasformatori di ricambio identici (1:1) per questi dispositivi è una testimonianza della mia dedizione e competenza nel settore. Chiunque si trovi nella necessità di riparazioni o manutenzione per apparecchi di alta qualità come GRAAF è invitato a rivolgersi a me. È importante scegliere con attenzione i tecnici: diffidate di coloro che non dispongono dell’archivio originale di G. Mariani, poiché l’accesso a tale conoscenza è fondamentale per garantire riparazioni accurate e conformi agli standard originali. Per ulteriori informazioni e per prenotare una consulenza o un intervento, visitate la nostra pagina contatti.

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4 Responses to Revisione GRAAFiti 5050: Assistenza di Qualità

  • Ancora una volta un infinito grazie a Stefano per la sua più che accurata riparazione, un riferimento per noi amanti del valvolare e del vintage

  • La tua professionalità, la tua competenza, la tua accuratezza nei minimi dettagli … tutto cio’ va ben oltre….. è solo amore di chi si prende cura con estrema pazienza di ridare voce a questi apparecchi senza tempo…..grazie.

  • Ringrazio Stefano, per l’opera titanica di risanamento revisione e sostituzione valvolare. Grande professionalità e competenza doti ormai rare, fa piacere che ci siano ancora persone serie.

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Dal Fritto al Suono: Il Processo di Salvataggio del Preamplificatore Konrad Johnson PV9A

Educazione Tecnica

È cruciale comprendere che gli apparecchi elettronici non devono essere imbrattati con prodotti lubrificanti o unti. Nel caso del preamplificatore Konrad Johnson PV9A, mi sono trovato di fronte a un esempio eloquente di questo errore. Inizialmente affetto da problemi di fruscio, il proprietario ha optato per una soluzione improvvisata: lubrificare gli zoccoli delle valvole con prodotti untuosi. Tuttavia, anziché risolvere il problema, questo intervento ha solo peggiorato le cose. L’olio nebulizzato ha creato un ambiente favorevole alla raccolta di polvere, trasformando l’apparecchio in una sorta di padella unta. Gli interventi successivi per pulire gli zoccoli con alcool isopropilico e compressore hanno solo contribuito a trasformare ulteriormente la scheda in una massa di sporco che soffia di qua e soffia di là continuava solo a spostarsi senza che riuscissi ad eliminarlo, richiedendo un intervento più radicale.

La soluzione estrema di lavare la scheda con acqua e sgrassatore è stata l’unica opzione rimasta. Contrariamente a quanto possa sembrare, questa pratica non è pericolosa o insolita. Chiunque abbia esperienza in centri di assistenza sa che, in certi casi, l’acqua e il sapone sono l’unico modo efficace per eliminare residui oleosi senza danneggiare i componenti elettronici. Va sottolineato, tuttavia, che questa è un’opzione da considerare solo in situazioni estreme e va eseguita con estrema attenzione, assicurandosi che l’apparecchio sia completamente asciutto prima di riaccenderlo.

È fondamentale educare il pubblico sull’importanza di non seguire consigli improvvisati riguardo all’uso di lubrificanti su apparecchi elettronici. I dipendenti dei negozi di ferramenta potrebbero non essere esperti in questo campo e potrebbero consigliare prodotti inappropriati. È essenziale testare qualsiasi prodotto su una superficie non critica e assicurarsi che evapori completamente senza lasciare residui oleosi. Inoltre, è imperativo evitare l’uso di solventi aggressivi come diluenti, nitro, trementina e acetone, che potrebbero danneggiare irrimediabilmente gli apparecchi elettronici.

Disclaimer: Desidero sottolineare che sono un esperto con esperienza nel settore dell’elettronica e sono consapevole dei rischi e delle precauzioni necessarie quando si eseguono interventi di manutenzione e riparazione su apparecchi elettronici. Le azioni descritte in questo articolo sono state intraprese con la conoscenza e l’esperienza necessarie per affrontare le situazioni specifiche. Prima di tentare qualsiasi intervento di questo tipo, è essenziale acquisire competenze adeguate e comprendere appieno i rischi coinvolti. L’uso di acqua per pulire apparecchi elettronici può essere pericoloso e potenzialmente dannoso se non eseguito correttamente. Si sconsiglia vivamente di imitare queste azioni senza la supervisione di un esperto qualificato. L’autore declina qualsiasi responsabilità per danni o lesioni derivanti dall’uso improprio delle informazioni contenute in questo articolo.

Per ulteriori informazioni sulla nostra politica di esclusione di responsabilità, si prega di visitare la pagina dell’esclusione di responsabilità qui.

Come potete notare dall’immagine qui sotto, tutti i contatti dello zoccolo della valvola sono stati ripristinati alla loro condizione originale: lucidi e puliti!

Dopo aver ripristinato gli zoccoli delle valvole, ho proceduto con una serie di interventi mirati per assicurare il pieno funzionamento del preamplificatore Konrad Johnson PV9A. Innanzitutto, ho eseguito una dettagliata verifica dell’efficienza delle valvole utilizzando un tracciacurve computerizzato, che ha confermato la perfetta salute di tutte le valvole presenti nell’apparecchio.

Successivamente, ho individuato e sostituito un piccolo condensatore elettrolitico sul circuito di ritardo, oltre a quattro resistenze che, diventate rumorose nel tempo, erano la causa principale del fruscio nell’apparecchio.

Questi interventi, seppur necessari, hanno richiesto solo una frazione del tempo impiegato complessivamente nella riparazione. Infine, ho eseguito una pulizia approfondita del potenziometro Alps, al fine di garantire un funzionamento ottimale e senza disturbi.

Concludendo, gran parte delle difficoltà e del tempo impiegato nella riparazione avrebbero potuto essere evitati se la scheda non fosse stata imbrattata con prodotti lubrificanti. È un valido monito che sottolinea l’importanza di prestare attenzione e cautela nell’affrontare interventi di manutenzione su apparecchi elettronici, al fine di evitare complicazioni e rallentamenti nel processo di riparazione.

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Revisione dell’Amplificatore Audio Innovations Classic 25

Ho recentemente avuto l’opportunità di revisionare e testare l’amplificatore valvolare Audio Innovations Classic 25, un’apparecchiatura che ha contribuito a riportare l’amplificazione a valvole alla ribalta nel panorama audio. Basato sulla linea integrata Series 700. Il Classic Stereo 25 era venduto in forma di scatola di montaggio, con l’intento di rendere più accessibile il possesso di un amplificatore valvolare. È importante notare che poiché è stato commercializzato inizialmente come kit di montaggio, coloro che intendono acquistarne uno usato devono fare attenzione, poiché le competenze di chi lo ha assemblato sono sconosciute.

Tuttavia, è degno di nota che l’esemplare che ho avuto modo di revisionare presentava saldature impeccabili e una costruzione che sembrava eseguita in fabbrica. Non è chiaro se sia stato venduto anche preassemblato, ma la qualità del lavoro svolto su questo esemplare suggerisce un’attenzione ai dettagli e una precisione notevoli.

Qualità del suono

Se si cerca un suono che incarna l’essenza tradizionale degli amplificatori valvolari Audio Innovations, lo Stereo 25 si avvicina più di ogni altro apparecchio testato. Caratterizzato da una leggera morbidezza agli estremi delle frequenze e da una gamma media calda ma estremamente aperta, si distingue per la sua dinamica coinvolgente. Questo è in gran parte dovuto al fatto che il suo tasso di controreazione è inferiore rispetto ai modelli 500, 700 e 800 della stessa linea.

La revisione

Il lavoro di revisione su questo Audio Innovations Classic 25 è stato piuttosto semplice e metodico. La prima fase ha coinvolto la valutazione delle valvole utilizzando il tracciacurve Utracer: ogni valvola è stata attentamente testata per garantire il corretto funzionamento. Le valvole che presentavano problemi sono state sostituite, mentre quelle in buone condizioni sono state mantenute.

Successivamente, ho proceduto a un’attenta verifica di tutti i condensatori elettrolitici sulla scheda utilizzando un ponte LCR. I condensatori in buono stato sono stati contrassegnati con il colore verde, mentre quelli che necessitavano di sostituzione sono stati contrassegnati in rosso. Questo metodo ha consentito una rapida e chiara identificazione dei componenti da sostituire, come documentato nelle foto.

Dopo aver sostituito i condensatori elettrolitici segnalati come difettosi…

… ho proceduto alle misurazioni standard per garantire il corretto funzionamento dell’amplificatore. Questo processo di revisione ha assicurato che l’Audio Innovations Classic 25 fosse pronto per offrire prestazioni ottimali e affidabili.

Misure Strumentali e Prestazioni

Le misurazioni strumentali effettuate sull’Audio Innovations Classic 25 hanno fornito interessanti risultati. La potenza misurata si attesta a circa 22,5 watt RMS utilizzando le valvole EL34 Sovtek originali. Tuttavia, sto attualmente aspettando l’arrivo di un quartetto di nuove valvole EL34 Tungsol per completare il processo di rivalvolatura, il che potrebbe influenzare ulteriormente le prestazioni dell’amplificatore.

Un altro aspetto rilevante è il fattore di smorzamento, che si aggira intorno a un valore di circa 7,7. Questo valore è significativamente inferiore rispetto al fattore di smorzamento dei modelli precedenti della famiglia, indicando un minore tasso di controreazione globale. È importante notare che i trasformatori d’uscita utilizzati sono gli stessi presenti nei modelli 500/700/800 e quindi persiste una forte risonanza a tra i 20 e i 90khz, come evidenziato nel grafico della banda passante. Risulta sorprendente che questo difetto non sia stato corretto nonostante gli anni trascorsi dalla produzione dei primi esemplari del modello 500.

Banda passante a 1 watt con evidente la risonanza del trasformatore

Le onde quadre a 100hz, 1khz e 10khz

Completo la serie di grafici con l’aggiunta di quello relativo alla distorsione armonica…

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1 Responses to Revisione dell’Amplificatore Audio Innovations Classic 25

  • Devo davvero ringraziare Stefano per la revisione del mio vecchio “Audio Innovation Classic 25” acquistato usato tanti anni fa e che mi ha reso fedele servizio nel tempo. Ora la sua voce riluce di uno smalto nuovo che mi permetterà di goderne ancora a lungo per l’ascolto della musica antica, quella che prediligo. Ah!.. Bach e Monteverdi impagabili in versione “valvolare”!. Sono contento di avere il mio “Dottore delle valvole” (ossia Stefano) a 10 minuti da casa, per qualsiasi urgenza!. Ancora grazie per la serietà e competenza dell’intervento effettuato. Consiglio vivamente a tutti quelli che hanno “figlioli valvolari” “questo Dottore! …

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