Superla Superexola 53

Questa radio mi è stata consegnata in condizioni abbastanza buone, è un cespite radiato dal comune di modena. Il mobile presentava alcuni graffi e la parte elettrica necessitava di una rinfrescata. Il restauro è consistito nella sverniciatura e riverniciatura del mobile e nella sostituzione dei soliti condensatori, di qualche filo sbriciolato e nella ritaratura. La radio secondo gli schemi d’epoca dovrebbe avere il selettore tensioni ma il trasformatore era fisso a 160volt, infatti nel mobile si può vedere che hanno montato un vecchio convertitore di tensioni che ho subito rimosso perchè non posso tollerare la presenza di un cordone di alimentazione con due maschi. Ho poi fatto avvolgere un nuovo auto-trasformatore da 230 a 160volt che ho montato al suo posto con i fili morsettati e non rimovibili se non svitando delle viti.

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Magnadyne SV52 Restauro e Conversione FM

Questa radio mi è giunta dopo esser passata in mano dal solito incapace che si proclamava radio tecnico ma di fatto non era capace di far niente, gli è stata consegnata rotta e l’ha riconsegnata ancora non funzionante.

Il lavoro del presunto “tecnico” è consistito nel sostituire alcuni condensatori a carta da 100nF con degli scatolotti da circuito stampato appesi a dei fili morbidi da cui ciondolavano come palline dell’albero di natale e a mettere in parallelo a uno degli elettrolitici originali esposi (ancora connesso) un condensatore da 10uF 350volt, dove in fase di accensione ci sono 510volt, il resto del marciume era ancora tutto al suo posto.

Il mio lavoro è consistito invece nel sostituire gli scatolotti messi dal tizio con condensatori adeguati assieme a tutti gli altri condensatori a carta ed elettrolitici ancora in circuito, ho sostituito completamente anche le matassine di fili che andavano verso l’altoparlante (bobina di campo e trasformatore d’uscita) e quella che andava all’occhio magico in quanto le gomme si sbriciolavano e si vedeva il rame nudo in diversi punti, ho sostituito il cordone di alimentazione rubato da una abajures con uno esteticamente in linea con la radio, ho risolto un problema molto fastidioso di slittamento della puleggia di sintonia contro al suo perno che rendeva impossibile centrare una qualsiasi stazione, pulito e disossidato tutti gli zoccoli e i commutatori, sistemato l’indicatore di gamma che era duro e disallineato rendendo impossibile capire su quale gamma fossi posizionato. Sono state allineate le media frequenze ed è stato installato un modulo FM che in questo modello è possibile commutare usando il comando del fono. Il mobile è stato sverniciato, preservando le decalcomanie originali, e riluciato ex novo.

Eccola in funzione

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H.H. Scott 299 – Restauro

Questo amplificatore vintage HH Scott 299A mi è stato consegnato in pessime condizioni…

Circuito pastrocchiato malamente come da esempio nella foto qui sopra, diversi elettrolitici multipli erano aperti e il fissaggio meccanico non permetteva di piazzare semplicemente nuovi condensatori e sono stato costretto a svuotarli tutti per ottenere un fissaggio meccanico per i componenti…

L’amplificatore poi era stato sottoposto a violenze di vario tipo: sono state montate delle EL84 al posto della 7189 dove le EL84 non possono sopportare le tensioni di lavoro delle 7189 con la negativa di bias fornita dal circuito, la sovracorrente ha causato la bruciatura di uno dei trasformatori d’uscita e assieme agli altri guasti hanno portato alla bruciatura del fusibile principale che è stato poi sostituito in questo modo:

Quindi poi, dopo la “sostituzione” del fusibile anche il trasformatore di alimentazione si è ovviamente bruciato, la riparazione è quindi proseguita riavvolgendo il trasformatore d’uscita e quello di alimentazione che è stato rifatto con il primario a 230volt invece che 115. Dopo aver pulito tutti gli zoccoli, gli interruttori, i potenziometri e varie resistenze è stato comprato un quartetto di 7189.  La prima accensione ha avuto esito positivo ma uno dei 2 canali erogava 20watt mentre l’altro arrivava a 6watt poi distorceva pesantemente, ho quindi passato diverse ore a ricercare il guasto causato da una saldatura farlocca d’epoca.

Con l’elettronica ormai funzionante mancava solo un particolare: il mobile! Questi apparecchi all’epoca erano venduti separati dal loro mobile perchè era possibile combinare diversi apparecchi in un’unico cabinet oppure si comprava il cabinet singolo per montarlo. Prutroppo però c’è una parte di appassionati di questa marca che si ostina imprudentemente a far funzionare questi amplificatori col fondo aperto e tutta la parte elettrica, sottoposta a tensioni MORTALI, a vista e a portata di dita come nulla fosse… pazzi incoscienti !

Ho quindi fatto realizzare da un falegname un contenitore sulla falsa riga di quello d’epoca.

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2 risposte a H.H. Scott 299 – Restauro

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