Lo scherzo “Rework 2.0” Single Ended con valvole ECL82 / PCL82 / 6BM8

In risposta al crescente interesse manifestato da diversi appassionati nei confronti di “Lo Scherzo” negli ultimi mesi, sono entusiasta di presentarvi il progetto “Scherzo Rework 2.0”. Questa nuova versione, aggiornata a febbraio 2024, è stata sviluppata per soddisfare le richieste della community audiofila.

Il cuore di questa nuova incarnazione risiede nei rivoluzionari trasformatori d’uscita SE4K5-EL84, progettati per offrire flessibilità non solo con le EL84, ma anche con le ECL82/PCL82. La versatilità di questi trasformatori apre nuove possibilità sonore, consentendo un’ampia gamma di combinazioni di valvole e offrendo un’esperienza audio ancor più ricca e personalizzabile.

Mantenendo l’approccio didattico e la semplicità del progetto originale di Luca Chiomenti, lo “Scherzo Rework 2.0” offre uno schema e i nuovi trasformatori d’uscita necessari. Ideale per gli appassionati e i costruttori fai-da-te, questo aggiornamento si propone di esplorare le potenzialità della nuova era dello “Scherzo Rework 2.0”. Iniziamo analizzando lo schema originale del 1996 (clicca per ingrandire) per poi immergerci nel panorama sonoro evoluto offerto dai trasformatori SE4K5-EL84.

Su internet, è possibile trovare numerose realizzazioni di questo progetto in molteplici varianti. La maggior parte di queste configurazioni è assemblata con l’obiettivo di risparmiare, spesso utilizzando trasformatori d’uscita progettati per radio d’epoca. Questo approccio è comprensibile, specialmente tra gli appassionati alle prime armi. Tuttavia, è importante considerare che, con la giusta cura e attenzione, un circuito di questo tipo può raggiungere livelli sonori notevoli.

È comune che, erroneamente, si sottovaluti la possibilità che un progetto come lo Scherzo “Rework”, se realizzato con dedizione, possa offrire prestazioni sonore di alto livello. Al contrario, c’è il rischio che venga relegato a un ruolo marginale, considerato un semplice passatempo e, di conseguenza, trascurato nell’ascolto reale a causa della percezione di mancanza di qualità sonora superiore persino rispetto a un citofono domestico.

Differenze tra Lo Scherzo Originale del 1996 e Lo Scherzo Rework 2.0

Lo Scherzo Rework 2.0 rappresenta un significativo passo avanti rispetto al progetto originale del 1996, mirando a migliorare e ottimizzare diversi aspetti fondamentali. Una delle prime differenze sostanziali è l’eliminazione delle polarizzazioni particolari del pentodo della ECL82/PCL82 utilizzate nel progetto originale. Nel 2.0, ho voluto adottare una polarizzazione esattamente in linea con le raccomandazioni del datasheet del produttore della valvola. Questo approccio si basa sulla convinzione che, se il progettista della valvola suggerisce un metodo specifico, ciò è probabilmente giustificato da ragioni tecniche valide.

A differenza del progetto originale, nel Lo Scherzo Rework 2.0 non è prevista la connessione a triodo o ultralineare in single-ended. Ritengo che questa pratica, che può essere approfondita ulteriormente, sia un’opzione da evitare. Nel 2.0, la valvola opera a pentodo con la possibilità di attivare o disattivare la controreazione a piacimento tramite un interruttore. Questa caratteristica offre risultati strumentali e sonori eccellenti in entrambe le modalità, grazie al nuovo trasformatore SE4K5-EL84.

Una delle innovazioni chiave nel Rework 2.0 è l’adozione di un sistema di filtraggio con cella pigreco CLC sull’alimentazione, implementato utilizzando un’induttanza modello 15S56. Questa scelta contribuisce a una maggiore efficienza del filtraggio, migliorando la qualità complessiva delle prestazioni audio.

Inoltre, ho apportato alcune minori modifiche ai valori di alcune resistenze per ottimizzare ulteriormente il funzionamento del circuito. Questi miglioramenti combinati rendono lo Scherzo Rework 2.0 una scelta avanzata per gli audiofili che cercano un’esperienza sonora superiore nel mondo degli amplificatori valvolari fai-da-te.

Da Rottame a Raffinatezza: La Trasformazione in Scherzo Rework 2.0

Un appassionato audiofilo, navigando su internet, si è imbattuto in un intrigante apparecchio autocostruito in vendita su un sito non specificato. L’acquisto sembrava promettente finché, purtroppo, una nuvola di fumo ha svelato che dietro quel progetto si celava l’opera di un abile ‘cantinaro’. Fortunatamente, la delusione ha aperto la porta a un’opportunità unica.

Deciso a trasformare il destino di quell’apparecchio, il cliente ha scelto di affidare il suo ritrovato al sottoscritto, noto costruttore di amplificatori valvolari. Una volta arrivato nelle mie mani, l’apparecchio ha rivelato le sue debolezze: montaggio approssimativo, componenti di bassa qualità e un cablaggio elettrico pericoloso.

La foto qui sotto ritrae un caotico groviglio di componenti che sembrano giocare a un passo dal cortocircuito, sospesi sul classico “stendipanni” che molti montatori di immondizia adottano nei loro disordinati cablaggi. Si potrebbe ipotizzare che lo scopo di questo “stendipanni” sia sfruttare il calore generato dal circuito per asciugare canotiere e calzini quando non c’è tempo per ascoltare musica, rendendolo una sorta di centro di multitasking audio e lavanderia.

Mi sono quindi immerso nel progetto di smontare completamente l’apparecchio, liberandolo dai suoi peccati originali. La mia missione era chiara: trasformare questo rudimentale costrutto in un’elegante opera di ingegneria audio. Il cuore della trasformazione è stata l’adozione dello Scherzo Rework 2.0. Questa nuova incarnazione ha introdotto miglioramenti sostanziali, eliminando polarizzazioni problematiche e adottando una configurazione in linea con le migliori pratiche consigliate dal datasheet del produttore delle valvole utilizzate.

I trasformatori montati, nonostante il loro nucleo più imponente rispetto agli originali del 1996, sembravano quasi essere stati progettati con un notevole impegno nel replicare fedelmente i deludenti risultati di allora. Configurato a triodo, il circuito erogava in modo umoristico una titanica potenza di 0,39 watt RMS pure distorti. Una prodezza audio davvero degna di nota, sebbene meritasse certamente una trasformazione in favore di una qualità sonora superiore hanno fatto di tutto per renderlo uno schifo.

Le immagini che seguono documentano il processo di rinascita dell’apparecchio, mostrando la sostituzione di componenti, l’installazione di trasformatori SE4K5-EL84 di alta qualità e l’ottimizzazione di ogni dettaglio. La connessione a pentodo e la possibilità di attivare o disattivare la controreazione conferiscono a questo amplificatore una versatilità senza pari.

La Verità Dietro i Costi dei Materiali dei Trasformatori

Spesso si ha l’errata convinzione che un prodotto meno costoso debba necessariamente impiegare materiali di qualità inferiore rispetto a uno più costoso. Per confutare tale idea, prendo ad esempio i deludenti trasformatori di questo scherzo “immondizia”, documentando il processo di smontaggio e ricostruzione attraverso una serie di fotografie. È importante sottolineare che, per dimostrare che il costo dei materiali non è il solo indicatore di qualità, ho scelto di avvolgere i miei trasformatori SE4K5-EL84 utilizzando i materiali riciclati dai trasformatori esistenti di questo apparecchio.

Durante questa operazione, ho aperto le calotte, rimosso il rocchetto originale, avvolto un nuovo rocchetto e riutilizzato gli stessi lamierini e calotte dei trasformatori demoliti. Sorprendentemente, il mio trasformatore, nonostante l’utilizzo di 5 millimetri in meno di lamierini rispetto agli originali, offre prestazioni notevolmente superiori. È essenziale evidenziare che il tempo necessario per eseguire l’avvolgimento sul rocchetto, che sia fatto bene o fatto male è praticamente lo stesso.

Questa dimostrazione sottolinea che il miglioramento delle prestazioni non dipende esclusivamente dai costi dei materiali, ma piuttosto dalla corretta esecuzione del progetto del trasformatore. Una lezione che mette in luce come, a volte, il vero valore risieda nella competenza e nell’arte della costruzione, e non semplicemente nei materiali.

Il cablaggio

Esploriamo ora il coinvolgente processo di rinascita dell’amplificatore “immondizia”. Iniziamo dal telaio di legno originale, schermato con un foglio in rame che offre schermatura e protezione elettrica tramite il collegamento a terra.

Entriamo nel cuore dell’apparecchio, dove il circuito è stato abilmente cablato. Ogni componente è fissato con ancoraggi saldati a stagno direttamente sulla lamiera, garantendo un fissaggio robusto e affidabile. Qui non troviamo colla a caldo né stendipanni. Questo è un viaggio attraverso la costruzione di un amplificatore che sottolinea l’attenzione ai dettagli e l’impegno nella qualità del lavoro svolto.

Il risultato finale è uno Scherzo Rework 2.0 che ha riconquistato la sua dignità audiofila, pronto a deliziare il suo possessore con prestazioni sonore straordinarie. Questa storia dimostra come anche gli apparecchi smarriti possano trovare una nuova vita, trasformandosi in autentiche opere d’arte sonora.

Misure Strumentali: Lo Scherzo Rework 2.0, equipaggiato con i trasformatori d’uscita SE4K5-EL84, mostra un notevole incremento nelle prestazioni rispetto alle versioni precedenti. La potenza erogata raggiunge ora i 2,6 watt RMS, senza alcuna distorsione, in contrasto con l’1,6 watt indistorti della versione 1.0 con il vecchio SE5K6-UNI e gli appena 0,39 watt distorti della versione del 1996. Il fattore di smorzamento è aumentato da 2,22 nella versione 1.0 a un più robusto 3,1 nella 2.0 con controreazione attiva. Lo smorzamento senza feedback si attesta a 0,5. È fondamentale sottolineare che tali miglioramenti non richiedono una maggiore dissipazione o corrente dalla valvola, ma sono interamente attribuibili al nuovo trasformatore.

Analisi della Banda Passante: Nel valutare la risposta in frequenza dello Scherzo Rework 2.0, è essenziale considerare il confronto tra il grafico con e senza la controreazione (NFB). Nell’utilizzo di una valvola pentodo collegata a pentodo, è comune notare una risposta in frequenza meno eccezionale nella gamma dei bassi. Questo fenomeno è attribuibile all’altissima resistenza interna della valvola, che richiederebbe induttanze primarie eccessivamente elevate per ottenere una risposta in basso più estesa. Tuttavia, utilizzare induttanze così elevate potrebbe portare al rischio di saturazione del trasformatore, mantenendo invariata la situazione.

È importante sottolineare che la limitata risposta in basso a zero feedback è un aspetto positivo, contribuendo significativamente a ridurre il caratteristico sbrodolamento delle basse frequenze, tipico degli amplificatori senza controreazione. In questo contesto, l’SE4K5-EL84 si distingue per le sue prestazioni eccellenti, dimostrando la sua versatilità anche in queste condizioni. Questi approcci, comunemente adottati da chi progetta apparecchi zero feedback, rappresentano strategie consuete per ottenere un suono di qualità  accetabile anche senza controreazione.

Banda Passante con Controreazione Inserita: Grazie all’efficace implementazione della controreazione nello Scherzo Rework 2.0, la banda passante risulta notevolmente ampia, estendendosi da 18Hz a 38kHz con una variazione massima di -1dB. Questa prestazione contribuisce a garantire una riproduzione fedele e dettagliata delle frequenze, fornendo un’esperienza sonora completa e immersiva. Banda Passante a Zero Feedback: La configurazione senza controreazione di Scherzo Rework 2.0 offre una banda passante che spazia da 30Hz a 32kHz con una variazione massima di -3dB. Questa scelta di presentare la banda passante a -3dB è una piccola provocazione, ironicamente nota a chi è abituato a sentire parlare di zero feedback senza specifiche complete. Molti amplificatori 300B in configurazione zero feedback dichiarano bande passanti inferiori a quelle di Scherzo Rework 2.0, anche se spesso non specificano neanche i dB. È importante sottolineare che collegando l’amplificatore a casse reali, si verifica un effetto di compensazione a orecchio, con i bassi che si accentuano in modo naturale senza diventare fastidiosi, creando una sorta di bilanciamento sonoro.

THD

Quadre a 100Hz – 1khz – 10khz


Lo scherzo Rework 1.0: Vecchi Lavori e Upgrade con il Trasformatore SE5K6-UNI

In questa sezione, ci addentreremo nelle radici del progetto “Lo Scherzo” di Luca Chiomenti, un capitolo fondamentale nella storia dell’amplificazione audio. Tuttavia, questo viaggio non è solo un’osservazione nostalgica; è un’opportunità per esplorare come il progetto originale ha ispirato la creazione del “Lo scherzo Rework 1.0” e come questo ha segnato un passo avanti significativo nel mondo dell’audio.

Il “Lo Scherzo Rework 1.0” rappresenta un impegno personale nel migliorare l’originale. Attraverso il ritocco dello schema elettrico e l’utilizzo di trasformatori d’uscita personalizzati, ho cercato di portare il progetto a nuove vette sonore. Il trasformatore SE5K6-UNI, sebbene dichiarato obsoleto nelle fasi più recenti del mio percorso creativo, ha svolto un ruolo cruciale nel plasmare il suono distintivo dell’amplificatore. Nel corso di questa sezione, metterò a confronto il classico “Lo Scherzo” con la mia versione rinnovata, evidenziando i miglioramenti sostanziali in termini di prestazioni audio. Attraverso un’analisi strumentale dettagliata, dimostreremo come il “Lo Scherzo Rework 1.0” non sia solo una riedizione, ma un salto significativo verso prestazioni audio superiori in ogni aspetto. Preparatevi a immergervi nell’evoluzione di “Lo Scherzo”, dall’ispirazione di Chiomenti alle innovazioni apportate con il “Lo Scherzo Rework 1.0”.

Questo scherzo risale al 2005 (da una firma sotto lo stampato)

L’apparecchio funzionava correttamente in questa occasione, e mi è stato sufficiente acquisire i dati grafici. Di seguito, li presento a confronto con i grafici ottenuti dalla versione equipaggiata con i trasformatori SB-LAB.

THD Originale @ 0,25Watt RMS: 2,9% THD SB-LAB @ 0,25Watt RMS: 1,99%
(il grafico è  solo zoommato, non modifica la misura)
Quadra a 100Hz originale Quadra 100Hz – SB-LAB – Sembrano uguali…
Quadra 1khz originale Quadra 1khz SB-LAB – Cominciano a notarsi differenze…
Quadra 10khz originale Quadra 10khz SB-LAB – la differenza è evidente
Banda passante originale: 20Hz -0,4dB / 8khz -1dB Banda passante SB-LAB: 20Hz -0,4dB / 25khz -1dB

Emergono notevoli disparità nel tempo di salita dei due trasformatori, e di conseguenza, nella loro risposta in frequenza, riflettendo un’apprezzabile differenza timbrica. Il trasformatore originale presenta una sonorità più cupa, mentre quello SB-LAB si distingue per una luminosità maggiore e una ricchezza di dettagli sonori nella gamma alta. Ciò si traduce in una soddisfazione di gusti musicali diversi, in quanto ciascun trasformatore offre una firma sonora unica.

Il trasformatore originale di questo apparecchio del 2005 aveva una capacità di riproduzione dei bassi superiore. Durante la stesura della prima versione dell’articolo, ho riscontrato un montaggio risalente al 1996, nel quale il trasformatore mostrava prestazioni inferiori. La mia unica misurazione, effettuata solo per documentazione e non per interesse specifico, è stata la cattura di una sinusoide a 20 Hz fortemente distorta.

Dunque, è plausibile che a un certo punto sia intervenuta una modifica nel progetto del trasformatore, il quale, va sottolineato, non è dotato di marchio né di chiara provenienza. Esiste la possibilità che il trasformatore non fosse di fabbricazione originale o potrebbe essere frutto di un’alterazione. Per tale motivo, procediamo come se non avessi mai eseguito questa particolare misurazione, dato che non è stata oggetto di un’analisi approfondita. Inizialmente, questa misura non mi appariva di particolare interesse.

Come ho già specificato, non cerco di enfatizzare forzatamente la superiorità dei miei prodotti rispetto ad altri. Ammetto apertamente quando ho avuto in mano cose ben realizzate. Tuttavia, è difficile che mi vengano affidate cose che funzionano bene per essere sistemate. Non ho nulla contro lo scherzo, chi l’ha creato o chi ha realizzato i suoi trasformatori. Ho successivamente venduto solo i 2 TU e l’induttanza, come testimoniato dalle foto che potete vedere qui sotto e anche più giù. Mai cambiato il TA! Questo articolo si propone solo di rendere in qualche modo migliore un progetto risalente a tanti anni fa.

Esaminiamo il processo per migliorare uno Scherzo originale del 1996 che mi è stato affidato per riparazioni e miglioramenti…

Purtroppo, il montaggio eseguito da chi l’ha successivamente venduto su uno dei numerosi siti di annunci lo ha categorizzato come appartenente alla categoria degli “impresentabili“. Nel caso si presentino situazioni del genere, potrebbe essere vantaggioso acquistare tali esemplari con l’intenzione di recuperare componenti come valvole, PCB, il trasformatore di alimentazione e lo chassis. Tuttavia, è consigliabile acquisirli a un prezzo basso, considerandoli come merce guasta. È prudente evitare di collegarli alla corrente, anche se il venditore li descrive come funzionanti. La definizione di “funzionante”, nonostante dovrebbe essere oggettiva, sembra essere interpretata in modo soggettivo da molte persone, come potrete constatare nelle foto successive.

I guasti al circuito erano abbastanza evidenti, oltre alle splendide saldature…

Ho dovuto ripulire il PCB sia dai vecchi componenti che dal vecchio stagno e dal saldante…

Ora, concentriamoci sui trasformatori d’uscita dello Scherzo. In passato, sul mio listino era presente il modello SE5K6-UNI, suggerito per la realizzazione dello Scherzo. Tuttavia, per adattarci alle nuove esigenze e migliorare le prestazioni, il SE5K6-UNI è stato dichiarato obsoleto. Per ottenere il massimo dal vostro progetto, consiglio vivamente l’upgrade alla più recente versione Scherzo Rework 2.0. Questa nuova iterazione incorpora trasformatori d’uscita altamente performanti, i SE4K5-EL84, che offrono caratteristiche avanzate e un suono ottimizzato. Questi trasformatori rappresentano la soluzione attuale e raccomandata per ottenere prestazioni audio di alta qualità nel vostro Scherzo Rework.

Nella prefazione di questo articolo sono presenti tutte le strumentali comparate. Per quanto riguarda il restauro in questione, ho fornito una coppia di trasformatori d’uscita SE5K6-UNI nuovi di zecca e ho ricostruito il circuito utilizzando componenti di alta qualità.

Sfortunatamente, condensatori di una certa caratura risultano più ingombranti rispetto agli originali, obbligandomi a installare alcune componenti sul lato rame del PCB. Per migliorare le prestazioni, ho bypassato gli elettrolitici catodici e di alimentazione, sostituendoli con condensatori polipropilenici Mundorf e Icel.

Il mobiletto di legno presentava tracce di sporco, la piastra di ottone verniciato era segnata da graffi e ossidazione, la manopola del volume risultava incastrata, e i connettori degli altoparlanti e di ingresso, rivolti verso l’altro, rappresentavano un dettaglio poco gradevole.

Niente che un pò di olio di gomito e di vernice non possa sistemare…

Successivamente, ho ripristinato ogni elemento al suo posto, assicurandomi di sistemare tutto in modo ordinato e ordinato.

Ho configurato le finali con una connessione a triodo secca non mutabile, ottenendo così una potenza di 1,6 watt. Da notare che la connessione ultralineare non è contemplata né possibile, poiché il trasformatore d’uscita non dispone della presa, a ragion veduta.

Le strumentali:
Potenza: 1,6 Watt RMS per canale
Distorsione THD @ 0,25Watt: 1,9%
Smorzamento DF: 2,22
Banda passante @ 0,25Watt: 10Hz / 25khz -1dB

Analisi di spettro

Banda passante su carico resistivo

E carico reattivo

Quadre a 100hz – 1k – 10k

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2 risposte a Lo scherzo “Rework 2.0” Single Ended con valvole ECL82 / PCL82 / 6BM8

  • Ho fatto revisionare il mio Scherzo e sostituire i trasformatori con quelli SB LAB da Stefano. Un risultato al di la di ogni aspettativa. Ne è risultato un apparecchio degno del confronto con macchine sulla carta decisamente superiori. Nessun confronto possibile con la versione originale. Tutto un altro pianeta. Ascoltati anche pezzi per organo impegnativi. Tutto perfettamente intelleggibile. Mai confuso. Sembra un ampli da 50 watt!! Precisione assoluta e nessuna sbavatura. Complimenti e grazie per il Tuo lavoro!!!

  • Vi racconto brevemente lastoria di qs. “Scherzo” acquistato per fare un impiantino di base a mia figlia che una discreta cultura musicale. Quindi ho voluto darle i mezzi di base per ascoltare i suoi CD in modo decoroso. Sul mercato dell’usato ho reperito un sempre eccellente Naim CDI (350 €) ed una coppia di vecchie Richard Allan Pavane (280 €) anni 60′ che ho restaurato con un po di pazienza. Come ampli ho acquistato usato “Lo Scherzo” … ma quando lo accendevo saltava il fusibile… apro il fondo e scopro un ginepraio di cavi mai visto realizzato da un incompetente alle prime armi. Chiudo tutto e dopo aver fatto una ricerca veloce su internet trovo il sito web di SB Lab a cui invio modulo di richiesta riparazione compilato. Prontamente il Sig. Bianchini mi risponde dicendosi disposto ricablarlo. Beh devo dire che non si è limitato alla ricabatura; sono stati sostituiti i condensatori di alimentazione perchè negli anni avevano perso di efficienza e tutta la componentistica presente sulla scheda … tabula rasa… bocciati anche i trasformatori di uscita, che come si vede dai grafici sopra non rispondevano ai requisiti necessari per dare un risultato di qualità che io ricercavo nell’ampli. Il risultato sonoro di 1,6 watt a triodo è strepitoso !! Non mi aspettavo tanta musicalità da un progetto del genere con un contenuto armonico di tutto rispetto ed una gestione delle basse frequenze molto buona. Anche il timing è ottimo, la musica ha una liquidità incredibile … devo dire che sono veramente soddisfatto dell’impiantino realizzato a mia figlia… e devo fare i miei personali complimenti a mr. Bianchini che si è rivelato un tecnico molto preparato e veramente appassionato del suo lavoro che mette a disposizione tutte le sue conoscenze. Complimenti ancora per la serietà e per il risultato. Mia figlia Giulia ringrazia …

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Mignonette Baby Serie Giubileo – Trasformatori di ricambio

Nel vasto panorama delle radio d’epoca, spicca la Telefunken Mignonette Baby Giubileo, un gioiello intramontabile che rappresenta un omaggio unico al clima di celebrazione e spiritualità dell’Anno Santo del 1950. Fondata sulla ricca tradizione di innovazione e qualità della Telefunken, questa radio, prodotta nel 1953, racchiude in sé non solo l’eccellenza tecnologica dell’epoca ma anche un significato profondo legato a un momento storico cruciale.

La Telefunken, nota per la sua eredità nella produzione di apparecchi elettronici di alta qualità, ha contribuito significativamente al mondo della radiofonica, fornendo agli appassionati un’esperienza audio senza pari. Nel 1953, durante l’eco ancora fresca dell’Anno Santo del 1950, l’azienda decise di commemorare questo evento straordinario con la creazione della Mignonette Baby Giubileo.

Questo capolavoro di design e ingegneria non solo cattura l’estetica affascinante delle radio d’epoca ma si distingue anche per il suo legame unico con l’Anno Santo. Attraverso dettagli curati e possibili elementi simbolici, la Mignonette Baby Giubileo offre un viaggio nel tempo, riportandoci a un’epoca in cui la tecnologia si coniugava con la spiritualità.

Nel prosieguo di questo articolo, esploreremo più a fondo la storia della Telefunken, l’importanza dell’Anno Santo del 1950 e come la Mignonette Baby Giubileo si inserisce in questo contesto, evidenziando la sua rilevanza nella collezione delle radio d’epoca.

Oltre ad essere affascinanti pezzi di storia radiofonica, le Mignonette Baby Giubileo raccontano storie di perseveranza e impegno attraverso il tempo. Nel corso degli anni, ho avuto il privilegio di lavorare su due esemplari unici di questa radio, entrambi appartenenti alla stessa famiglia di modelli ma con distinzioni affascinanti.

La “Revisione B” e la “Revisione C” sono esempi emblematici di come la Telefunken abbia sottolineato la qualità costruttiva e l’innovazione persino all’interno di una singola serie di radio. Mentre condividono il design distintivo delle Mignonette Baby Giubileo, queste due varianti presentano alcune differenze nei dettagli costruttivi secondari che aggiungono fascino alla loro storia.

Nel corso delle mie esperienze, ho notato che uno degli elementi critici spesso soggetto a deterioramento è il trasformatore di alimentazione. Pertanto, nell’ultima parte dell’articolo, guiderò gli appassionati attraverso il processo di ricostruzione di questo componente fondamentale. Una guida dettagliata che, se lo desiderate, potete utilizzare per ripristinare il trasformatore della vostra Mignonette Baby Giubileo. È un modo tangibile per preservare non solo la storia di queste radio, ma anche la loro funzionalità, permettendo loro di risuonare ancora per gli appassionati di oggi e di domani.

Mignonette “B”

La Mignonette B in questione non si trovava in uno stato grave; il mobile presentava soltanto uno strato di sporcizia che è stato facilmente rimosso con una pulizia accurata. Applicando una mano di gomma lacca, è stato possibile restituire al mobile il suo antico splendore. Tuttavia, la parte elettrica ha presentato alcune problematiche che hanno richiesto un intervento più attento.

Dopo aver sostituito i consueti condensatori a carta, è stato necessario procedere con la sostituzione del potenziometro del volume/interruttore. Il suono era notevolmente debole e instabile, risultando difficile da regolare. Una volta installato un nuovo potenziometro e ripristinato l’elettrolitico, il problema è stato risolto e l’audio è tornato alla normalità.

Mobile già lucidato con tela rotta…

Tela sostituita, manca solo una manopola per completare il restauro…

Manopole create con la stampa 3D in attesa di trovare menopole originali (molto rare).

Mignonette “C”

Quasi identica alla versione B, questa Mignonette C è giunta con il mobile parzialmente scrostato e il trasformatore di alimentazione bruciato.

All’epoca di questo restauro, tra i miei rottami ho rinvenuto un trasformatore di alimentazione compatibile…

Dopo aver installato il nuovo trasformatore e riparato la parte elettrica…

Ecco la radio nuovamente in ottime condizioni e funzionante. Purtroppo, in questa situazione particolare, è stato inevitabile sverniciare il mobile a causa dei graffi profondi e delle parti mancanti, le quali si rivelavano impossibili da mascherare. In circostanze come queste, ripristinare l’aspetto originale della radio risulta particolarmente complesso.

Ricostruzione Professionale dell’Autotrasformatore per Mignonette Baby

Se possiedi una Mignonette Baby con l’autotrasformatore di alimentazione danneggiato, sappi che c’è speranza per riportare in vita il tuo prezioso pezzo di storia radiofonica. Recentemente, ho completato con successo il processo di ricostruzione di un autotrasformatore gravemente danneggiato, giunto a me con segni evidenti di fiamma.

Il trasformatore, praticamente carbonizzato, ha richiesto un approccio di precisione e dedizione. Attraverso un meticoloso conteggio delle spire, sono riuscito a ottenere lo schema costruttivo necessario per la sua ricostruzione.

Utilizzando la tecnologia di stampa 3D con una resina fotopolimerica tecnica simil nylon, ho prodotto un rocchetto che rende l’autotrasformatore più affidabile e resistente nel tempo..

Nel processo di restauro, ho preservato la fascetta metallica originale che avvolge il trasformatore, mantenendo intatti i ganci per una facile fissazione al telaio della radio. Questa attenzione ai dettagli è cruciale per garantire che il tuo autotrasformatore riparato si integri perfettamente nella struttura originale della radio.

Se hai una Mignonette Baby con un autotrasformatore bruciato, ti incoraggio a considerare la possibilità di inviarmelo per la riparazione. La tua radio merita di rivivere il suo splendore originale, e il mio impegno nella ricostruzione di trasformatori danneggiati può contribuire a restituire il suono autentico e la bellezza di un pezzo d’epoca.

Per ulteriori informazioni o per organizzare la riparazione del tuo autotrasformatore, ti invito a contattarmi tramite la apposita form. Riportiamo insieme in vita il fascino e la melodia della tua Mignonette Baby.

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2 risposte a Mignonette Baby Serie Giubileo – Trasformatori di ricambio

  • ah, allora non si parla di giubileo religioso! … non trovavo informazioni di nessun tipo su internet ho ipotizzato fosse legato a una ricorrenza vaticana io…

  • Vorrei sottolineare il che il Modello Mignonette Baby Telefunken fu costruita per il Giubileo della Telefunken a 50 anni della sua fondazione 1903-1953, i tecnici della Telefunken di allora vollero realizzare per questa ricorrenza la piu’ piccola radio con mobile in legno che la tecnologia dell’epoca poteva offrire, infatti anche se la radio ha una sola banda AM, ha soltanto 4 valvole, in quanto la valvola finale modello UCL81 ha internamente due valvole, in questo modo si poteva integrare due valvole in una sola risparmiando spazio. Saluti !

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Oscillatore Modulato SRE 412 – Trasformatore di ricambio

Nel panorama dell’istruzione tecnica nel campo delle telecomunicazioni, la Scuola Radio Elettra di Torino ha scritto una pagina importante della sua storia sin dalla sua fondazione nel 1939. Fondata con l’obiettivo di fornire una formazione di alta qualità nel settore dell’elettronica e della radiotecnica, la Scuola Radio Elettra ha svolto un ruolo chiave nella formazione di tecnici competenti e appassionati.

Tra i tanti dispositivi che hanno portato il marchio della Scuola Radio Elettra, il modello SRE412 dell’oscillatore modulato rappresenta un esempio emblematico della maestria tecnica insegnata presso l’istituto. In questo articolo, esploreremo il processo di riparazione di un Oscillatore Modulato Scuola Radio Elettra Modello SRE412, evidenziando le caratteristiche distintive che ne hanno fatto uno strumento apprezzato dagli appassionati di elettronica.

Oltre alla riparazione pratica, offriremo anche informazioni sulla disponibilità di trasformatori di alimentazione di ricambio per il modello SRE412, consentendo agli appassionati di mantenere in vita questi affascinanti pezzi di storia tecnologica. Scopriamo insieme la storia e la tradizione della Scuola Radio Elettra di Torino, lasciandoci ispirare dalla sua eredità di eccellenza nell’istruzione tecnica.

Il mio cliente ha acquistato questo generatore in un mercatino, e nonostante gli anni che ha alle spalle, si presentava in condizioni praticamente pari al nuovo. Il lavoro per riportarlo in servizio non è stata particolarmente impegnativa; mi sono limitato a sostituire i condensatori a carta.

È stato indispensabile procedere con la ritaratura di tutti i nuclei delle gamme d’onda di questo generatore. La frequenza di oscillazione si discostava notevolmente da quella indicata sulla scala, rendendo essenziale questo intervento. Da sottolineare che questo strumento, venduto in kit di montaggio all’epoca, non si distingue per la sua precisione. Tarare il nucleo sulla frequenza esatta indicata sulla scala garantisce una perfetta corrispondenza solo in quel punto specifico. Al di fuori di tale punto, si verificano piccole discrepanze tra la frequenza generata e quella indicata sulla scala, anche di diversi kilohertz, quando ci si allontana dalla posizione di taratura. L’impostazione del generatore a 470 kHz ad occhio, sulla sua scala, risulta quasi impossibile. Ho quindi segnato una tacca aggiuntiva con una matita per indicare i 470 kHz mentre utilizzavo il frequenzimetro, almeno per agevolare chi lo ha acquistato e desidera utilizzarlo. Se siete appassionati di riparazioni hobbistiche e si presenta l’opportunità di un acquisto conveniente, consiglio di preferire generatori più professionali a questo, che si rivela piuttosto grossolano.

Trasformatore di Alimentazione di Ricambio per Oscillatore Modulato SRE412

Se hai un Oscillatore Modulato SRE412 e hai riscontrato problemi con il trasformatore di alimentazione, ora c’è una soluzione diretta e conveniente. Presentiamo il nostro nuovo trasformatore di alimentazione di ricambio, disponibile con il codice modello 24S81.

Molte persone si trovano a dover affrontare la sostituzione del trasformatore di alimentazione nei loro Oscillatori Modulati SRE412, bruciati spesso a causa di un diodo al selenio guasto o di un condensatore elettrolitico in cortocircuito. Alcuni mi hanno chiesto di avvolgere un nuovo trasformatore, e oggi è possibile ordinarlo direttamente come prodotto nuovo.

Il modello 24S81 è progettato appositamente per sostituire il trasformatore di alimentazione difettoso del tuo SRE412. Nella foto qui sotto, puoi vedere il trasformatore di ricambio, con la vecchia fascetta di chiusura riutilizzata per conferire un tocco autentico e retrò al nuovo componente.

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