SB Proxima – Amplificatore Single Ended Triode Connected: Esplorando le Potenzialità delle KT88

È con grande entusiasmo che presento questo articolo riguardante un progetto di amplificatore audio a valvole che ho sviluppato nel 2019 con l’intenzione di pubblicarlo su una rivista di settore. Nonostante i miei sforzi, il progetto non ha visto la luce sulla carta stampata e l’amplificatore è rimasto un prototipo non utilizzato. Tuttavia, la passione e l’impegno che ho investito in questo progetto non sono andati persi.

Questo progetto utilizza componenti di alta qualità, tra cui il trasformatore SE2K-EL34, l’induttanza 15S59 e il trasformatore di alimentazione 17S4150. Dopo un periodo di riflessione, ho deciso di condividere il frutto del mio lavoro con altri appassionati di audio e fai-da-te. Ho reso disponibili il set di trasformatori e lo schema elettrico affinché chiunque abbia la voglia e la capacità di realizzare un amplificatore simile possa farlo con facilità.

Il prototipo originale invece l’ho ceduto ad un caro amico, che ne ha apprezzato le qualità sonore e l’estetica. Spero che questa esperienza possa essere di ispirazione per coloro che condividono la mia passione per l’audio di alta qualità e che possa portare gioia e soddisfazione a chiunque scelga di intraprendere questa avventura fai-da-te. Buona costruzione e buon ascolto!

Ciao Stefano

Proxima, che esperienza !!!
Ho ascoltato questo ampli a casa tua quando era ancora “in prova”, e già mi era piaciuto tanto. L’ampli si presenta in uno stile vintage molto molto gradevole, almeno per me e molto ben fatto. Collegato al tuo impianto, quindi un contesto controllato, la sorpresa e stata immensa. Già dal primo minuto di accensione, raro per un valvolare quello che esce dai diffusori è tanta roba, la tridimensionalità è pazzesca, così come la stereofonia, ma soprattutto, questo ampli è molto rivelatore, porta all’attenzione quei particolari della registrazione che solitamente solo stando attento riesci a percepire, anche mentre mandavo messaggi ad un amico, alzovo la testa e mi chiedevo da dove saltavano fuori certe note. Qualsiasi genere musicale viene riprodotto magnificamente e non ti viene mai la voglia di cambiare disco perché ti stanca. La potenza, di targa non altissima me è appagante, non ho trovato il clipping, se non facendo sanguinare le orecchie. Altra cosa che trovo interessante è la possibilità di poter cambiare tipo di valvola, poter giocare rende sempre le persone felici. Non mi dilungo ulteriormente, dico solo Proxima è una delle tue migliori creazioni.
Cristian.

Questo che vi presento è un’apparecchio realizzato da me nel 2019, il cui progetto doveva essere presentato su una nota rivista del settore. Tuttavia, non sono riuscito a trovare un accordo con loro; al contrario, abbiamo avuto un vero attrito di vedute. Tale disaccordo mi ha portato a rinunciare alla pubblicazione del progetto, e hanno invece commissionato un lavoro simile a quello mio a un’altra persona. Quest’ultima afferma che non si possono pilotare le valvole in A2 utilizzando altre valvole come driver, ma che è necessario ricorrere a transistor e mosfet. È evidente che non conosce la 6H30. Peggio per loro. Io mi godo il risultato e loro non sanno cosa si sono persi le loro orecchie.

Comunque, avevo voglia di realizzare un circuito diverso dal solito e sperimentare qualcosa di nuovo. Ho quindi derivato dal progetto del tulipa un single ended che può montare, con minime modifiche, EL34 / 6CA7 / KT66 / KT77 / KT88 e 6550. La particolarità di questo circuito sta nel fatto che le finali sono connesse in triodo e accoppiate DC (senza condensatore) al loro driver, una 6H30pi, e quindi pilotate in modo misto A1 e A2 con una polarizzazione a bias fisso.

Il pilotaggio in griglia positiva permette di raggiungere, in modalità triodo, più potenza di quella che che si avrebbe dal pilotaggio normale in A1, consentendomi di sfruttare la bassa resistenza interna della valvola connessa in triodo per raggiungere un certo fattore di smorzamento “target”, usando il minimo tasso di controreazione. La controreazione utilizzata è di tipo locale: il secondario del trasformatore di uscita è posto sotto al catodo della finale stessa, sommata a un’ulteriore minima controreazione locale tra l’anodo della finale e il catodo dello stadio di ingresso.

Desidero sottolineare che il circuito è ottimizzato per EL34 e compatibili e, sebbene possa montare KT88, non ne riesce a sfruttare appieno le potenzialità, come qualsiasi amplificatore che possa montare indistintamente EL34 e KT88 del resto… Non è mia consuetudine fare queste cose di solito, era qualcosa di più che avevo pensato per la pubblicazione in edicola; certamente in un’altra ottica avrei realizzato una variante del circuito ottimizzata per KT88.

Le valvole montate sull’apparecchio sono una coppia di 5751 NOS (versioni speciali delle ECC83), la sopra citata 6H30Pi e una coppia di preziose 6550 General Electric NOS. Tutti i condensatori nel percorso del segnale sono polipropilene selezionati, mentre gli elettrolitici delle alimentazioni sono anch’essi bypassati con condensatori polipropilenici selezionati.

Nella parte superiore del pannello sono presenti 2 trimmer per la regolazione del bias e 2 strumenti a lancetta in stile vintage che indicano la regolazione del bias; nella foto qui sotto invece si vede il cablaggio del circuito. Come per la maggior parte dei miei prototipi, è montato su un telaio in legno, in questo caso noce finito con gommalacca e pannelli di alluminio.

La potenza che l’amplificatore raggiunge è di 7 watt RMS con qualsiasi tipo di valvola finale montata; se avessi realizzato una variante specifica per KT88, avrei probabilmente ottenuto circa 9 watt. Lo smorzamento raggiunge un fattore di 5,5, mentre la banda passante è di 30Hz / 80kHz (-1 dB) e 20Hz / 110kHz (-3 dB) fino alla massima potenza. Di seguito è riportato il grafico:

Qui sotto la risposta alle quadre, 100Hz

A 1khz

E 10khz

La distorsione armonica totale si attesta al 0,2% a 1 watt a 1 kHz e allo 0,21% a 10 kHz. Ecco i grafici:

L’esperienza d’ascolto è esaltante: la gamma bassa è potente e veloce, con diffusori ben controllati e un impatto realistico ed energico delle percussioni. La gamma media e alta è limpidissima, brillante, ricca di dettagli e grana, con un’apertura stereofonica emozionante. L’ascolto risulta godibile con tutti i generi musicali, dal rock ai cori, rispettando una buona regola per qualcosa che possa essere realmente definito HiFi di alto livello.

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Progetto Lilliput: Amplificatore Monotriodo Single-Ended Stereo

Lilliput è un progetto rivoluzionario nel mondo degli auto-costruttori audio, progettato per offrire prestazioni audio eccezionali, un costo accessibile e un design accattivante. Si tratta di un raffinato amplificatore monotriodo single-ended stereo, che sfrutta al massimo le potenzialità delle valvole 6080/6AS7 e ECC88 per offrire un’esperienza di ascolto senza precedenti.

Valvola 6080/6AS7: Tecnologia e Prestazioni

La valvola 6080/6AS7 è il cuore pulsante del progetto Lilliput. Conosciuta per la sua affidabilità e robustezza, questa valvola offre un suono caldo e dettagliato, ricco di armoniche e profondità. La sua configurazione single-ended permette di ottenere una fedeltà sonora straordinaria, con una resa musicale cristallina e una dinamica coinvolgente. Grazie alla sua potenza e stabilità, la valvola 6080/6AS7 si presta perfettamente al pilotaggio di diffusori ad alta efficienza, offrendo un’ampia gamma dinamica e una risposta in frequenza estesa.

Valvola ECC88: Il Cuore della Pilotaggio

Per garantire un controllo preciso e dettagliato della valvola 6080/6AS7, il progetto Lilliput impiega la valvola ECC88 come stadio di pilotaggio. La ECC88 è nota per la sua linearità e bassa distorsione, fornendo un segnale di alta qualità alla valvola di potenza. Questa combinazione di valvole assicura un’ampia gamma dinamica, una bassa distorsione e una fedeltà sonora superiore, offrendo un’esperienza di ascolto coinvolgente e immersiva.

Prestazioni e Caratteristiche

L’amplificatore Lilliput offre una potenza di 2,5 watt RMS per canale, garantendo prestazioni audio eccellenti in un formato compatto e conveniente. Illustrato nei numeri 24-26 della rivista Costruire HI-FI, questo amplificatore è stato acclamato per la sua qualità audio superiore e la sua estetica accattivante. È ideale per il pilotaggio di diffusori ad alta efficienza e può essere facilmente integrato in sistemi multiamplificati per un suono ancora più potente e dettagliato.

Componenti Personalizzati e Accessori

Per completare il progetto Lilliput, è disponibile il trasformatore di uscita SE1K4-6080, progettato appositamente per sfruttare al meglio le potenzialità della valvola 6080/6AS7. Inoltre, è possibile realizzare un trasformatore di alimentazione specifico e un’induttanza di filtro su misura per ottimizzare le prestazioni dell’amplificatore e garantire un suono impeccabile in ogni situazione d’ascolto.

Con il progetto Lilliput, gli appassionati di audio possono finalmente realizzare un amplificatore di altissima qualità, che unisce prestazioni audio eccellenti, costo accessibile ed estetica accattivante in un’unica soluzione.  Con Lilliput, l’esperienza di ascolto diventa un viaggio emozionante alla scoperta dei dettagli musicali più nascosti, regalando emozioni autentiche e un suono ricco di personalità.

Di seguito, troverete la recensione di un cliente che ha realizzato questo progetto, insieme alle foto del suo montaggio, per offrire una visione completa dell’esperienza di costruzione e delle prestazioni dell’amplificatore.

Amplificatore LILLIPUT by Giuliano

Questo è un amplificatore che con i suoi 2,5 watt, abbinato a diffusori di adeguata efficienza, è in grado di sorprendere e soddisfare anche appassionati abituati ad elettroniche molto più impegnative. Le valvole utilizzate sono solamente due ovvero una E88CC ed una 6080 o 6AS7 come nel mio caso. La realizzazione è alla portata di qualunque autocostruttore che abbia almeno un minimo di dimestichezza con il saldatore. I componenti sono veramente pochi per cui è necessario che siano della migliore qualità. In questo senso i trasformatori di Stefano rappresentano senz’altro una garanzia di successo. Il suono che si ricava è molto vivace e dinamico mai gonfio o fuori controllo. Io ho alloggiato il tutto in un contenitore dell’HI-FI 2000 con il piano di appoggio superiore in alluminio spazzolato ed anodizzato nero dello spessore di 2 mm con un ottimo risultato dal punto di vista strutturale ed estetico. Ovviamenteanche altre soluzioni sono possibili purché garantiscano la necessaria rigidità dell’ assieme. A vederlo sembra quasi un giocattolino ma una volta acceso sa farsi rispettare!

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Riparazione dell’Audio Innovations 500

Se sei fortunato possessore di un Audio Innovations 500 e desideri preservare il suo splendore sonoro, sono qui per offrirti un servizio di riparazione specializzato. Con anni di esperienza nel restauro di questi amplificatori iconici, garantisco attenzione, competenza e passione nel restituire al tuo Audio Innovations 500 la sua gloria originale. Affidati a un esperto appassionato di audio vintage e riporta in vita il tuo amplificatore. Contattami oggi per una consulenza personalizzata e riaccendi la magia della tua esperienza sonora.

Nel vasto panorama dell’audio hi-fi, pochi nomi hanno il potere di evocare una combinazione di eleganza, prestigio e qualità audio come quello di Audio Innovations. Fondata nel 1984 dal visionario Peter Qvortrup, l’azienda britannica si è guadagnata una reputazione distinguibile per la produzione di amplificatori di alta qualità, tra cui spicca l’immortale Audio Innovations Series 500.

Questo amplificatore integrato con stadio phono è una testimonianza della maestria ingegneristica e dell’attenzione ai dettagli che ha reso Audio Innovations un marchio rispettato nel settore. Con una capacità di erogare 25W in classe A.

Il cuore di questo capolavoro audio è il suo stadio phono a valvole integrato, progettato per deliziare gli amanti del vinile. Esso consente di valorizzare le sorgenti analogiche con un suono dolce e musicale, allo stesso tempo rigoroso e appagante. Dotato di un controllo di volume preciso, bilanciamento e selettore di ingressi, l’Audio Innovations 500 offre un’esperienza di ascolto su misura per gli appassionati più esigenti.

Nel corso degli anni, questo gioiello ha attraversato generazioni, mantenendo il suo fascino senza tempo. In questo articolo, vi porteremo attraverso il processo di riparazione di due varianti dell’Audio Innovations 500: una più vecchia e una più moderna.

Un Confronto tra le Generazioni

Accompagnando il viaggio attraverso le epoche dell’Audio Innovations 500, diamo uno sguardo ravvicinato alle immagini che catturano le differenze visive cruciali tra la prima versione di questo straordinario amplificatore e le sue iterazioni successive. Le due foto qui di seguito mettono in luce le trasformazioni nel design del circuito, evidenziando gli aggiornamenti e le modifiche apportate nel corso degli anni.

Prima versione Seconda Versione

Riparazione di un Audio Innovations 500 Seconda Versione

Nella nostra esclusiva sequenza di fotografie, ci immergeremo nel cuore del processo di riparazione di una versione più recente dell’Audio Innovations 500. Questo affascinante viaggio visivo è un tributo alla dedizione e alla maestria che caratterizzano l’arte della riparazione audio. Ecco un Audio Innovation 500 con ben 28 anni alle spalle, testimone di un improvviso contrattempo nella sua lunga storia…

In questa immagine si evidenzia chiaramente un condensatore esploso e ciò che resta di una resistenza, praticamente vaporizzata. In aggiunta, tutti i condensatori ad alta tensione mostrano rigonfiamenti, i commutatori dei canali presentano del gioco e i fili tra la scheda PCB e gli stadi finali sono visibilmente arrostiti dal trascorrere del tempo.

Nel caso di un diverso esemplare di Audio Innovations 500, sono evidenti riparazioni precedenti, ma sfortunatamente, il guasto è tornato a manifestarsi. Nella foto seguente, mostro gli attuali difetti riscontrati.

PCB ora in perfetto stato dopo le necessarie riparazioni…

Sostituiti i fili danneggiati e i commutatori con pezzi originali ALPS (non visibili nella foto)…

Dopo il rimontaggio della PCB, l’installazione di un nuovo set di valvole e i test iniziali, l’amplificatore risulta perfettamente funzionante. Le prossime due immagini che ritraggono l’Audio Innovations più recente sottoposto alla mia attenta revisione, l’ultimo arrivato nell’ordine cronologico. All’interno di questo amplificatore, tutti i componenti erano in perfetto stato tranne due piccoli condensatori elettrolitici, posizionati in modo alquanto scomodo, che erano stati trascurati e si erano completamente disseccati. Questa revisione ha garantito che ogni parte dell’amplificatore sia ora in condizioni ottimali, confermando il nostro impegno per un restauro completo e accurato di ogni dispositivo affidato a noi.

Di seguito riporto le specifiche di fabbrica dell’Audio Innovations 500, offrendo un’approfondita panoramica delle sue potenzialità audio:

  • Potenza di uscita: 2 x 25 Watt in Classe A, garantendo un’esperienza sonora superba nell’intero spettro da 30 a 20.000 Hz, con una precisione di +/- 3 dB.
  • Sensibilità di ingresso linea: Impressionante sensibilità a 0.4v, con una tolleranza massima di sovraccarico di oltre 3v per adattarsi a una vasta gamma di sorgenti audio.
  • Crosstalk: Eccezionale isolamento acustico con un valore di 78dB, assicurando una chiara separazione dei canali.
  • Impedenza di ingresso: 100 KOhm, garantendo una connettività versatile e una risposta audio impeccabile.
  • Phono: Conforme agli standard RIAA, offre una risposta in frequenza precisa di +/- 0.1dB nell’intervallo da 20 a 20.000 Hz.
  • THD (Distorzione Armonica Totale): Inferiore al 0.15% a 1W RMS nell’intervallo da 80 a 15.000 Hz, assicurando una riproduzione fedele e pulita.
  • Ingressi: Ampia flessibilità con porte per Phono, Tuner, CD, AUX, Tape1, Tape2 e Monitors, offrendo un’ampia gamma di opzioni di connettività.
  • Controreazione: A 14dB, ottimizzando la stabilità e la linearità dell’amplificatore.
  • Peso: Solido e robusto con 18 KG, riflettendo la qualità costruttiva e l’attenzione ai dettagli.
  • Valvole: Equipaggiato con 3x ECC83, 2x PCC88 e 4x EL34, per garantire una prestazione audio di alta qualità.
  • Impedenza di uscita: Flessibilità di adattamento con opzioni di impedenza a 4, 8 e 16 Ohm, consentendo l’uso con una varietà di diffusori.

Confronto strumentale tra la Prima e la Seconda Versione dell’Audio Innovations 500

Esploriamo le differenze nelle prestazioni dell’Audio Innovations 500 attraverso un approfondito confronto strumentale tra la sua prima e seconda versione. Questi grafici forniranno un’analisi dettagliata delle caratteristiche distintive e delle possibili evoluzioni nelle diverse iterazioni dell’amplificatore nel corso del tempo.

Banda Passante a 1 watt

Prima Versione Seconda Versione

L’analisi della banda passante sul carico resistivo evidenzia una risonanza non perfettamente compensata in entrambe le versioni dell’amplificatore (maggiore nella versione più vecchia). Tuttavia, è nei grafici di banda passante su carico reattivo che questa caratteristica diventa più marcata e significativa. Questo aspetto solleva l’ipotesi di una potenziale criticità del circuito, con il rischio di innescare oscillazioni a 60 kHz. È risaputo che in alcuni casi alcuni esemplari dell’Audio Innovations 500 possono avviare auto-oscillazioni, causando danni al dielettrico dei trasformatori d’uscita. Questo rischio è particolarmente elevato quando le due valvole del push-pull mostrano segni di usura notevolmente diversificati. Tale problematica è amplificata dal pesantissimo tasso di controreazione che caratterizza l’Audio Innovations 500, classificandolo come un amplificatore fortemente controreazionato. Sotto il grafico di banda passante su carico reattivo…

Un’altra prova di potenziale instabilità è stata osservata sull’oscilloscopio impostando l’amplificatore su un carico resistivo con una sinusoide a 20 Hz. Mi scuso per la qualità non perfetta della foto, ma è chiaramente visibile una sinusoide con disturbi significativi nel fronte di discesa della semionda positiva, come evidenziato nell’area delimitata dall’ellisse rossa. È importante notare che questa anomalia potrebbe non manifestarsi sempre, e la sua incidenza dipende anche dal set di valvole montato e dal loro grado di usura.

Distorsione Armonica THD a 1 watt

Prima Versione Seconda Versione

Onda Quadra a 1 watt 1khz

Prima Versione Seconda Versione

La risposta in frequenza della sezione RIAA tra le due versioni è praticamente identica quindi pubblico solo un grafico…

Per concludere, desidero riportare alcune misurazioni significative relative alle prestazioni dell’amplificatore. Alimentato a 220 volt, la potenza RMS indistorta in uscita si attesta a 22 watt RMS per canale, salendo a 26 watt in condizioni di clipping massimo. Il fattore di smorzamento, nella versione più recente, raggiunge il valore di 14. Purtroppo, non ho effettuato la misurazione del DF (Damping Factor) sulla prima versione all’epoca, ma è plausibile che fosse superiore. Ho il sospetto che la prima versione di questo amplificatore presentasse un tasso di controreazione più elevato rispetto al modello successivo.

Una Chiara Visione Oggettiva

Negli anni ho avuto l’opportunità di esplorare e riparare numerosi esemplari dell’Audio Innovations 500, un amplificatore audio di notevole rilevanza storica. La mia intenzione è sempre stata quella di mettere in evidenza aspetti tecnici e strumentali per fornire informazioni oggettive e contribuire al ripristino di questi dispositivi.

Non è mia intenzione denigrare o criticare l’Audio Innovations 500, ma piuttosto condividere informazioni oggettive e utili che possono migliorare le prestazioni di questi amplificatori iconici. Le instabilità segnalate sono aspetti tecnici che, sebbene possano emergere in alcune circostanze, sono oggetto di attenzione e risoluzione nel corso del processo di riparazione. Il mio obiettivo è sempre stato di offrire servizi di restauro che migliorino e prolunghino la vita di questi dispositivi, contribuendo a preservare il loro valore storico e sonoro.

Apprezzo il dialogo costruttivo e sono aperto a rispondere a eventuali domande o preoccupazioni. La mia passione per l’audio vintage si riflette nel mio impegno per fornire servizi di alta qualità e onesti, garantendo che ogni apparecchio riparato esca dalla mia officina in condizioni ottimali.

Guida alle Valvole: Disposizione Corretta nell’Audio Innovations 500

Pubblico questo diagramma per fornire una guida visiva sulla disposizione delle valvole sull’amplificatore Audio Innovations 500. Questo diagramma è particolarmente utile poiché, nelle vicinanze degli zoccoli, non sono presenti indicazioni delle sigle, rendendo facile commettere errori durante la sostituzione. Un errore comune è la confusione tra le ECC83 e le ECC88. Potete utilizzare questa guida visiva per garantire una corretta identificazione e posizionamento delle valvole nel tuo amplificatore. Le ECC88 sono sul lato sinistro…

posizione valvole AI500

Per gli Audiofili Esperti: Un’Opzione Interessante per Gli Amanti del NOS

Per coloro che apprezzano le sfumature sonore e sono inclini a sperimentare, è possibile considerare l’uso delle valvole PCC88 al posto delle ECC88. Per i più smaliziati, questa scelta offre l’opportunità di esplorare valvole NOS (New Old Stock) a un costo accessibile. È importante notare che la tensione di alimentazione del filamento delle PCC88 è di 7 volt, leggermente superiore ai 6,3 volt delle ECC88. Tuttavia, la differenza è così minima che entrambe le valvole funzionano in modo affidabile. Potrebbe essere una soluzione interessante, permettendo di beneficiare delle caratteristiche vintage delle PCC88 NOS rispetto alle più comuni ECC88 prodotte in Cina.

Esplorazione Continua: Scopri anche l’Audio Innovations 700 e 800!

Per coloro che desiderano approfondire ulteriormente il mondo dell’Audio Innovations, vi invito a esplorare un articolo analogo dove condivido dettagli e passaggi relativi alla riparazione di un’Audio Innovations 700 e 800. Troverete approfondimenti sulla manutenzione e il restauro di questi amplificatori iconici, arricchendo così la vostra comprensione del panorama dell’audio vintage. Per accedere all’articolo, seguite questo link. Buona lettura e continuate a esplorare con noi il meraviglioso universo dell’alta fedeltà sonora!

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4 risposte a Riparazione dell’Audio Innovations 500

  • Si SONO tre ECC83 ! ci sono due ECC88 come sfasatrici di ogni canale, una ECC83 sull’ingresso metà per ogni canale e altre due ECC83 che fanno il fono, la disposizione delle valvole che è presente sul sito è corretta. Basta che scarichi gli schemi e puoi constatare la cosa.

  • Sì lo avevo visto, ma ci sono 3 ECC83! Comunque nel frattempo ho risolto la valvola di ingresso è quella centrale.

  • La disposizione delle valvole è pubblicata a fondo di questo stesso articolo…

  • Buon giorno, si ricorda percaso qual’è la posizione della valvola di ingresso linea?

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