SB Nebula: Amplificatore OTL per Cuffie – L’eccellenza sonora dell’amplificazione valvolare.

Preparatevi a essere conquistati da un progetto straordinario che ha richiesto un lungo e attento lavoro di perfezionamento: l’amplificatore da cuffie valvolare OTL SB Nebula. Dalle sue umili origini con l’OTL SRPP e le 6080, abbiamo compiuto un incredibile viaggio verso l’eccellenza.

Questo è un progetto ha subito un lungo lavoro di perfezionamento. Partendo da un OTL SRPP estremamente limitato che utilizzava le 6080, si è passati ad un MJ OTL sempre con la 6080. Successivamente per limitare l’irradiazione di calore e lo spreco inutile di energia elettrica si è passati alla sostuzione delle 6080 con le 6BX7. Rimanevano solo alcuni difetti insiti nel peso inutile dell’apparecchio dovuto all’uso di trasformatori ormai eccessivamente abbondanti, ad una piccola pernacchietta che si udiva in cuffia al momento dello spegnimento e all’assenza di un PCB che ne impediva la riproduzione in serie con omogeneità di risultati. Chi fosse interessato alla lettura tecnica che ha portato a tutto lo sviluppo di questo apparato può cliccare qui.

Lasciatevi incantare dallo straordinario SB Nebula, che conserva il design di base del suo predecessore, ma con un tocco di perfezione in più. Abbiamo ascoltato le vostre esigenze e abbiamo apportato importanti miglioramenti per offrirvi un’esperienza audio ancora più eccezionale.

Abbiamo scelto con cura di adottare le 12BH7A, doppi triodi su zoccolo noval, rinomati per le loro qualità audio senza compromessi. Questi tubi garantiscono un sfruttamento ottimale delle loro capacità, portando il suono a nuove vette di perfezione.

Inoltre, abbiamo creato un trasformatore di alimentazione appositamente per Nebula, che ha ridotto significativamente l’assorbimento totale a soli 38 watt, rispetto ai precedenti oltre 200 watt dell’apparecchio iniziale. Ci siamo dedicati particolarmente all’alimentazione dei filamenti, ora completamente in corrente continua, mentre l’anodica è stata privata completamente di ogni residuo di ripple grazie all’utilizzo di eccellenti condensatori e di un moltiplicatore di capacità. Questo innovativo stabilizzatore non retroazionato porta la capacità complessiva di livellamento a oltre 6000uF, garantendo un’energia pulita e stabile per un suono straordinariamente chiaro e dettagliato.

Immergiti in un mondo di perfezione sonora grazie a SB Nebula, l’amplificatore da cuffie all’avanguardia che ti regala un’esperienza di ascolto senza compromessi. Abbiamo incluso una tecnologia innovativa per garantire la totale protezione delle tue cuffie e un’assenza assoluta di rumore di fondo.

Grazie all’integrazione di un microcontrollore digitale, SB Nebula gestisce con maestria la procedura di accensione, preriscaldamento e spegnimento dell’apparecchio. Questa attenzione minuziosa garantisce la totale sicurezza delle tue cuffie, permettendoti di goderti la musica senza preoccupazioni.

Ma le meraviglie di Nebula non finiscono qui. Il rumore di fondo è stato completamente eliminato, offrendoti un’esperienza sonora silenziosa e ininterrotta. Non riuscirai nemmeno a distinguere se l’apparecchio è acceso o spento, tanto è il livello di silenzio che avvolge l’ambiente. Durante l’accensione e lo spegnimento dell’apparecchio, non sentirai alcun rumore o disturbo, nemmeno nelle stanze più tranquille. Potrai indossare le tue cuffie e immergerti in un oceano di purezza sonora, senza alcuna interferenza.

Per soddisfare i desideri e i gusti dei veri audiofili, ho dedicato un’attenzione straordinaria alla costruzione di SB Nebula. Ogni singolo pezzo viene realizzato a mano con maestria artigianale, superando di gran lunga la fredda perfezione delle catene di montaggio.

La nostra passione per il dettaglio si riflette nella scelta del cabinet in legno, accuratamente selezionato per le sue qualità acustiche e estetiche. Ogni pezzo di legno viene lavorato con maestria, dando vita a un’opera d’arte unica. Per garantire la massima qualità del suono e la protezione dalle interferenze elettromagnetiche, il cabinet viene opportunamente schermato internamente con una bandella in rame purissimo, collegata a terra per garantire la sicurezza elettrica dell’apparecchio.

Ogni amplificatore SB Nebula è frutto di un lavoro paziente e amorevole, realizzato manualmente da esperti artigiani. Ogni dettaglio è curato con la massima precisione, dalla selezione dei componenti al montaggio, garantendo un prodotto di altissima qualità e affidabilità.

Scegliere SB Nebula significa abbracciare l’autenticità della costruzione artigianale, creata con passione e dedizione, offrendoti un amplificatore unico nel suo genere. Il suono straordinario e l’estetica raffinata si fondono in un’unica meraviglia che arricchirà la tua esperienza musicale.

Offriamo un’esperienza di personalizzazione unica con l’amplificatore da cuffie SB Nebula. Il telaio di questo straordinario apparecchio è realizzato su misura in pregiato legno massello di Rovere, in risposta alle richieste e ai desideri dei nostri clienti più esigenti.

Per rendere il tuo SB Nebula un’opera d’arte unica, utilizziamo la tecnologia del laser per decorare il telaio con immagini personalizzate, scelte direttamente da te. Che si tratti di simboli significativi, disegni unici o ispirazioni artistiche, trasformeremo il tuo amplificatore in un capolavoro su misura.

La personalizzazione non si ferma qui. Siamo in grado di realizzare il telaio in diverse essenze di legno e di offrire ulteriori opzioni decorative per soddisfare i tuoi gusti e il tuo stile unico. Ogni dettaglio sarà curato con attenzione, garantendo un amplificatore che rappresenta appieno la tua personalità e i tuoi desideri.

Scegli SB Nebula e scopri l’emozione di possedere un amplificatore che si distingue dalla massa, un’opera d’arte personalizzata che offre un suono straordinario e uno stile senza compromessi.

SB Nebula è il risultato del mio incessante impegno come progettista e costruttore. Questo amplificatore è stato completamente ideato e realizzato da me, garantendo un livello di qualità eccezionale. Ho posto particolare attenzione nella progettazione di un circuito stampato di ottima qualità, che garantisce un funzionamento impeccabile, una grande affidabilità e un suono straordinario.

Nel mio costante impegno per offrire la massima qualità, ho scelto di non adottare il cablaggio in aria. Nonostante la sua estetica affascinante, il cablaggio in aria può essere soggetto a problemi se non eseguito correttamente compromettendo l’affidabilità dell’apparecchio e non porta nessun vantaggio se cablato a regola d’arte. Ho preferito optare per un circuito stampato di alta qualità, che assicura una riproducibilità perfetta del risultato su ogni singolo esemplare. Questa scelta mi permette di offrire un amplificatore SB Nebula con prestazioni costanti e una qualità audio senza compromessi.

Nel mio approccio olistico al design, tengo conto sia dell’estetica che della funzionalità. L’ottimo circuito stampato di SB Nebula rappresenta un equilibrio perfetto tra prestazioni, affidabilità ed eleganza estetica. Sono convinto che il design sia un elemento essenziale per offrire un prodotto di eccellenza.

Ogni singolo componente montato su SB Nebula è stato accuratamente selezionato e abbinato per offrire prestazioni straordinarie. Dalle resistenze ai condensatori, abbiamo scelto solo il meglio. Utilizziamo condensatori elettrolitici Nichicon e AudynCAP sul segnale, garantendo una trasmissione audio di altissima qualità e una riproduzione fedele dei dettagli musicali.

Grazie al suo circuito MJ OTL, Nebula è in grado di pilotare con agilità cuffie di valore compreso tra 32 ohm fino a 600 ohm, senza alcun problema. Indipendentemente dalle tue cuffie preferite, SB Nebula offrirà un’esperienza di ascolto superba, offrendo una potenza e una chiarezza eccezionali.

Abbiamo dedicato tempo e attenzione per ottimizzare la compatibilità con un’ampia gamma di cuffie, in modo da garantire una resa sonora eccezionale indipendentemente dalle tue preferenze personali. Sia che tu stia utilizzando cuffie ad alta impedenza per un ascolto dettagliato o cuffie a bassa impedenza per un suono più dinamico, SB Nebula si adatta perfettamente alle tue esigenze, senza compromessi.

L’amplificatore da cuffie SB Nebula offre una straordinaria banda passante che spazia da 10Hz a -0,2dB fino a 33kHz a -1dB. Questo significa che puoi goderti ogni sfumatura musicale, dai bassi profondi agli alti cristallini, con una precisione eccezionale. È importante sottolineare che la potenza di uscita ottimale per l’ascolto con le cuffie non richiede necessariamente potenze estreme. SB Nebula è progettato per fornire una potenza di 35mW, che rappresenta un volume già più che sufficiente per un’esperienza d’ascolto coinvolgente. È importante sottolineare che l’uso di potenze più elevate che superano i 100mW, può danneggiare le cuffie. Molte persone troveranno un livello di potenza intorno ai 18/20mW perfettamente adeguato per apprezzare appieno la musica, senza compromettere la qualità del suono e senza mettere a rischio le cuffie.

Distorsione THD a 35mW 2,3% su carico da 220ohm.

Valvole montate:
Una coppia di ECC88/6DJ8 o equivalenti
Una coppia di 12BH7 o equivalenti

Con SB Nebula, l’ascolto della musica raggiunge livelli di qualità straordinari. Ogni dettaglio musicale prende vita con una fedeltà e una chiarezza incredibili, trasportandoti in un mondo sonoro coinvolgente. Non dovrai più accontentarti di un audio mediocre, ma potrai immergerti completamente nella bellezza della musica come mai prima d’ora.

Il costo di SB Nebula, al netto della spedizione, è di 1500€. Questo rappresenta un investimento nel tuo piacere d’ascolto a lungo termine. Ogni amplificatore è realizzato a norma CE e viene fornito con una garanzia conforme alle leggi vigenti, garantendo la tua tranquillità e la soddisfazione del tuo acquisto.

È importante sottolineare che il prezzo può variare in base alle personalizzazioni estetiche richieste e alle fluttuazioni dei costi delle materie prime. Ogni SB Nebula è un pezzo unico, creato con passione e maestria artigianale. Il suo valore non solo risiede nella sua eccezionale qualità audio, ma anche nell’attenzione al dettaglio e nella cura dedicata a ogni singolo esemplare. Chi fosse interessato ad acquistare Nebula può contattarmi tramite questa form.

Nebula contiene software opensource, rilasciato sotto licenza GPL V2 nel controller di accensione e spegnimento, pubblico quindi nel rispetto della suddetta licenza il codice sorgente. Chiunque lo utilizzi e ne apporti modifiche è pregato di segnalarmelo e di condividere le proprie modifiche al codice. Attenzione l’apertura e la riprogrammazione del controller interno di Nebula invalida la garanzia del prodotto. Il codice viene fornito per scopi personali e hobbystici e non è inteso come un permesso implicito o esplicito all’utente di manomettere il proprio Nebula.

/* firmware OTL cuffie 12BH7 https://www.sb-lab.eu By Stefano Bianchini - distribuito sotto licenza GPL 2.0 */ 

#define pow_led PD4 
#define main_trasfo PD3 
#define muto PD5 
#define pulsante PD2 
#define spento 0 
#define acceso 1 

unsigned char stato = spento; 

void setup() { 
 /* inizializzo i pin */ 
 pinMode(pow_led, OUTPUT); 
 pinMode(main_trasfo, OUTPUT); 
 pinMode(muto, OUTPUT); 
 pinMode(LED_BUILTIN, OUTPUT); 
 pinMode(pulsante, INPUT); 
} 

int accendi() 
{ 
 unsigned char conta = 0; 
 /* da tensione al trasformatore principale */ 
 digitalWrite(main_trasfo, HIGH); 
 stato = acceso; 
 /* conta fino a 40 facendo lampeggiare il LED power, ritardo 500mS quindi 40 secondi di ritardo */ 
 for(conta = 0; conta < 40; conta++) 
   { 
     digitalWrite(pow_led, HIGH); 
     delay(500); 
     digitalWrite(pow_led, LOW); 
     delay(500); 
   } 
 /* finito il ciclo di riscaldamento, accende il led power toglie il muto e accende il led integrato */ 
 digitalWrite(pow_led, HIGH); 
 digitalWrite(muto, HIGH); 
 digitalWrite(LED_BUILTIN, HIGH); 
} 

int spegni() 
{ 
 /* per prima consa inserisco il muto per proteggere le cuffie */ 
 digitalWrite(pow_led, LOW); 
 digitalWrite(muto, LOW); 
 digitalWrite(LED_BUILTIN, LOW); 
 /* aspetto un secondo */ 
 delay(1000); 
 /* spengo il trasformatore principale */ 
 digitalWrite(main_trasfo, LOW); 
 stato = spento; 
 /* attendo altri 5 secondi per impedire che l'utente tenendo premuto il pulsante faccia ripartire l'accensione */ 
 delay(5000); 
} 

// the loop function runs over and over again forever 
void loop() 
{ 
 /* verifico se il pulsante viene premuto in stato di spento */ 
 if(digitalRead(pulsante) == LOW && stato == spento) 
   { 
     delay(2000); 
     /* controllo che il pulsante sia ancora premuto */ 
     if(digitalRead(pulsante) == LOW) 
       { 
         /* procedura di accensione*/ 
         accendi(); 
         delay(2000); 
       } 
   } 
 /* verifico se il pulsante viene premuto in stato di acceso */ 
 if(digitalRead(pulsante) == LOW && stato == acceso) 
   { 
     delay(2000); 
     /* controllo che il pulsante sia ancora premuto */ 
     if(digitalRead(pulsante) == LOW) 
       { 
         /* procedura di spegnimento */ 
         spegni(); 
         delay(2000); 
       } 
   } 
}

Ti piacciono le immagini della ragazza con le cuffie che ho usato nell’articolo e vorresti la versione hires da usare come wallpaper nel tuo PC? Clicca qui per accedere alla galleria gratuita.

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Una risposta a SB Nebula: Amplificatore OTL per Cuffie – L’eccellenza sonora dell’amplificazione valvolare.

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45 Single Ended Amplifier – “Tulipa”

Dopo varie richieste ho deciso di pubblicare questo mio vecchio progetto come premium, scorrendo la pagina oltre l’articolo originario troverete la versione upgrade montata dal cliente.

Il set di trasformatori che comprende un trasformatore di alimentazione 16S3987, due trasformatori d’uscita SE5K6-UNI, due induttanze per filtraggio filamenti 16S63, e una induttanza di filtro anodico 16S64 + schema premium costa (chiedere prezzo aggiornato) compresa spedizione. (immagine puramente decorativa, non corrispondente al prodotto). Se siete interessati all’acquisto del kit potete contattarmi.


Segue l’articolo sul montaggio del prototipo risalente al 2016

Questo piccolo amplificatore single ended è nato nel nome della sperimentazione pura, di piccola potenza e concepito per essere abbinato a diffusori ad alta efficienza. In questa prototipazione ho deciso di contenere i costi di montaggio riciclando una scatola per elettroniche di recupero che da tempo aspettava di finire in discarica, cosa che mi diverte molto per altro…

Brutta, sporca e arrugginita ma recuperabile con un pò di fantasia. Buttato giù uno schema e realizzati i trasformatori mi sono messo a studiare il montaggio meccanico.

Eliminata la ruggine con una piccola mola per il dreemel, rimontata con rivetti e viti nuove, pronta per essere verniciata a polveri…

E fianchetti in massello di noce tirato a gomma lacca per nascondere le vecchie forature inutilizzabili.

Ho poi cablato un semplice circuito al suo interno.

Le valvole montate sono due ECC83 / 12AX7 sostituibili opzionalmente con le 5157 per il guadagno in tensione, una 6H6Pi NOS (CCCP) come driver, sostituibile con la E182CC opzionalmente. Le finale sono due UX245 RCA NOS del 1928. La rettificatrice è una GZ34 NOS Philips. I trasformatori d’uscita sono i miei SE5K6-UNI mentre le induttanze che appaiono di un nero lucido sono delle induttanze NOS anni ’50 (opportunamente verniciate perchè in origine erano gialle) da cui ho derivato le mie 16S64. Il trasformatore di alimentazione ovviamente è custom. I condensatori sul segnale audio sono tutti Sprague Vitamin Q (nella foto si vedono rinchiusi nel tubo termorestringente a scopo di isolarne il corpo sottoposto a tensione. Le finale sono in selfbias, con elettrolitici NOS da 2200uF di altissima qualità bypassati da un polipropilene audio grade da 10uF. I filamenti delle 45 sono alimentati in DC con cella passiva e 44000uF di livellamento per avere un’assoluto silenzio sulla casse.

Una piccola chicca è l’interruttore di accensione rotativo, componente NOS di produzione probabilmente risalente agli anni 50 o 60.

Come suona? Il risultato è andato oltre le mie più rosee previsioni, appena acceso mi aspettavo si un medio-alto di primo livello ma non certo anche dei bassi così morbidi e coinvolgenti e perfettamente amalgamati al resto della banda audio, tanto che mi ero convinto della impossibilità di avere suoni bassi decenti da triodi di questo tipo. Ma dopo avere ascoltato il 300B modificato devo ammettere che ci speravo. Certo che bisogna avere diffusori di almeno 90/100db di efficienza per poter godere fino in fondo delle peculiarità di questa valvola (diciamo da una Altec 19 in su, tannoy etc..), suonano anche con i 96db delle Klipsch Heresy ma solo dalla Cornwall in poi (per rimanere in casa PWK) si può ascoltare ad un volume totalmente coinvolgente pure il rock. Con le accortezze costruttive applicate, l’hum è inesistente anche con le Emission Labs 45 (Mesh Type) che finora erano quasi inascoltabili in altri finali. Il suono ora ha raggiunto vette veramente difficili da superare perchè siamo prossimi alla realtà dell’evento sonoro tanto da non farmi più rimpiangere la perdita di qualche concerto… Inutile spendere certe cifre per apparecchi blasonati che spesso ti lasciano pure l’amaro in bocca, ed è un amaro molto salato!!! Volevo aggiungere che il finale è stato costruito attorno alla RCA Radiotron UX-245 ed è proprio con questa valvola che, secondo la mia personale opinione, si raggiungono i risultati lusinghieri che ho riportato. Le EML si piazzano subito dopo, anche se nei primi istanti sembrano preferibili. Le 45 standard (con la forma non Globe o Balloon) hanno ovviamente anche loro il magico suono di questo tubo e per chi non ha mai sentito le 245 può già pensare di essere arrivato ma ripeto, questo finale mette in luce ogni minima nuance ed il senso di coinvolgimento e di appagamento che si ha con le RCA purtroppo non può essere descritto.


Versione 2021

La versione originaria di questo apparecchio utilizzava una coppia di induttanze NOS per il filtraggio dell’anodica dei 2 canali e semplici celle CRC per il filtraggio dell’alimentazione dei filamenti delle 45, mentre la valvola raddrizzatrice era una GZ34. In questa versione ho ottimizzato le alimentazioni utilizzando una 5V4G come raddrizzatrice, più piccola della GZ34 ma perfettamente in grado di alimentare le modeste richieste di corrente di questo circuito. Ho usato una sola cella CLC (con un’induttanza SB-LAB 16S64) per entrambe in canali in quanto non c’erano problemi di crosstalk. Ho invece filtrato meglio l’alimentazione dei filamenti delle 45 con una cella “RCLCRC” utilizzando una coppia di 16S63 e dove l’ultimo condensatore è da 33.000uF. Questa cella oltre a fornire un’alimentazione pulita quanto quella di una batteria (all’oscilloscopio non si nota differenza tra spento e acceso) accende il filamento con una partenza molto soft di diversi secondi prima di arrivare ai 2,5volt, sicuramente un’ottima cosa per preservare i delicanti filamenti di queste valvole. Il resto del circuito resta quasi uguali a quello originario salvo quache piccola modifica qua e là. Vediamo qui sotto le foto del montaggio del cliente che mi ha portato l’apparecchio per effettuare qualche misura di verifica.

Ecco montaggio di salvatore:

Buonasera. Allego foto progetto finito.

Ho fatto solo poche misurazioni per adesso, appena sono più libero da lavoro ne farò altre. Nella prova audio con i miei diffusori autocostruiti, progetto di Filippo Punzo, 4ohm, 98db, devo dire che il risultato è incredibile…ad 1/3 del potenziometro riempi la mia camera 5×4. La dinamica su tutta frequenza anche a bassissimo volume è incredibile, è equilibrato non eccede su qualsiasi genere musicale, il dettaglio e la dolcezza fa da padrone. Non mi aspettavo un basso cosi articolato, preciso, ma che scende molto bene, di più del mio SE 300B. Intanto ti ringrazio per la pazienza nel rispondere alle mie domande e sicuramente farò altri progetti. Appena faccio altre misurazioni allegherò foto. Magari un giorno se possibile te lo porterò per misurazioni più dettagliate.

Salvatore


Un’altro montaggio completato nel 2023

Il commento del  costruttore a fondo pagina nei commenti…

Vediamo le strumentali:
Potenza massima: 2,25Watt RMS per canale.
Banda passante @ 1watt: 10Hz  – 28khz -1db
THD @ 1Watt: 1,3%
Fattore di smorzamento DF: 3,6

Analisi di spettro @ 1watt

Banda passante su carico resitivo @ 1watt

Risposta su carico reattivo @ 1 watt

Quadre a 100hz – 1khz – 10khz @ 1watt

Triangolare 1khz 1watt

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8 risposte a 45 Single Ended Amplifier – “Tulipa”

  • dove trovo schema e componentistica dell’ SE45? puoi mandarmeli?

  • In questi giorni ho portato a termine la costruzione dell’amplificatore TULIPA con i componenti e lo schema fornitimi da Stefano.
    Devo dire che grazie a questo amplificatore sto’ sperimentando ed assaporando nuove sensazioni di ascolto in virtu’ di una sonorità di grande purezza che evidenzia ogni minimo dettaglio sonoro. Gli strumenti appaiono nitidi e ben distinti. Il suono non è mai confuso o impastato ed invita a riascoltare e riscoprire i dischi gia’ precedentemente ascoltati con altri amplificatori.
    Devo dire che è valsa la pena cimentarsi con questa realizzazione.

  • Ciao Stefano, sono riuscito a fare un paio di ascolti con l’ampli nonostante il caldo. Ho utilizzato il giradischi analogico e la radio a tarda sera…… un po’ di rodaggio alle valvole non guasta.
    Non ho utilizzato i miei diffusori ma le klipsch che il nostro amico Nicola gentilmente mi ha prestato. Come ti dicevo le mie casse in questo momento sono posizionate in modo non molto ottimale.
    Le heresy hanno un’efficienza inferiore ai miei ( 97 contro i 104 delle mie la scala ) e sinceramente, di potenza con questo tuo 45 ve n’è abbastanza. Non considero la potenza un valore.
    Difatti, ad ore 9 con il potenziometro del mio pre il volume sonoro è abbastanza alto.
    Il finale sfodera una naturalezza disarmante, equilibrato e con un’ottima scena sonora.
    La gamma medio/alta risulta trasparente con una messa a fuoco degli strumenti come raramente mi è capitato di ascoltare.
    La gamma bassa c’è tutta ( le heresy e le la scala non scendono sotto i 50 hz ), come anche il palcoscenico sonoro …..
    Incredibile come con il tuo ampli ora vengono evidenziati i limiti degli altri componenti della catena audio.
    Risulta silenzioso e devo confessarti che mi piace molto.
    Pertanto, mi ritengo molto soddisfatto del tuo progetto.
    Era quello che cercavo, grazie

  • La degenerazione è un’altra cosa, è quando la dimensione del condensatore di catodo è troppo piccola e alle basse frequenze comincia a ondulare, questo causa diminuzione del guadagno dello stadio, quindi taglio della banda passante bassa e l’ondulazione avviene con ritardo di fase dovuta alla capacità del condensatore, puoi vedere i grafici del sun audio 300B pubblicati mesi fà, era uno zero feedback e con condensatore da 47uF sotto i catodi. La controreazione tendenzialmente tenderebbe a diminuire questo effetto, poi ovviamente con le interazioni si formano distorsione diverse perchè va ricordato che la contro reazione non è una cura ai difetti di un circuito. Il circuito deve andare bene già da solo e la controreazione va messa solo per abbassare la rout, montando condensatori di catodo abbondanti semplicemente ottieni stabilità del catodo anche alle frequenze più basse, i movimenti che ancora potresti avere sono ridotti al minimo e oltre puoi usare solo una polarizzazione a bias fisso che potrebbe suonare non troppo diversa a un self fatto bene con condensatori buoni.

  • Si, le rotazioni di fase in basso dipendono poi anche se applichi +o- controreazione d’anello

  • Nella schema 2021 ho messo 470uF bastano cmq a non avere nessuna degenerazione alle basse frequenze, che sia necessario avere una dimensione inferiore a quello di alimentazione per le intermodulazione non credo (e non se ne vedono nell’analisi di spettro) ma sono sicuro del fatto che quelli che mettono dei 47/100uF sotto i catodi di qualsivoglia finale si trovano poi che sotto i 50hz comincia a muoversi tutto, hanno degenerazione (diminuzione del guadagno) e rotazioni di fase ed più facile che sia questo a far brutte distorsioni. Cmq la valvola non soffre perchè la raddrizzatrice è a riscaldamento indiretto e parte gradualmente quindi il condensatore ha tempo di caricarsi senza picchi di corrente troppo forti.

  • 2200uF con la R di self bias paiono tanti…. all’accensione il C scarico è in corto, ma poi forse con il riscaldamento filamenti lento non c’è stress sulla finale, cmq una costante di tempo offerta da quel C di 2200uF e il suo resistore parallelo che non conosco, non dovrebbe essere inferiore a quella presente sull’alimentazione per minimizzare l’intermodulazione ?

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Preamplificatore / DAC + RIAA MM con uscita a trasformatori basato sulla valvola 6BX7 / 6BL7

Per questo progetto, frutto del secondo lock down, ho preso spunto da diverse cose e da diverse esperienze, ho miscelato l’esperienza del granny27 e del nibiru per ottenere un preamplificatore DAC con uscita a trasformatori, similmente al vecchio progetto euridice ma con una marcia in più perchè sono riuscito a sfruttare (grazie all’esperienza maturata su nibiru) un’effetto di suono tridimensionale o palcoscenico controllato  e ottenuto combinando volutamente l’effetto di un’elemento induttivo (nel nibiru era un’induttanza, qui un trasformatore) e di un blando ma preciso tasso di controreazione, calibrato per non essere troppo poco e dare un suono slabbrato o sfocato da circuito zero feedback nè essere troppo elevato e schiacciare tutti gli strumenti contro la parete, ma la giusta via di mezzo tra tridimensionalità e messa a fuoco dei suoni per diventare godibile senza andare in contro a sporcature, quel moderato, ponderato e positivo uso della controreazione che tutti quelli che continuano a sbandierare lo zero feedback non capiranno mai. Questo progetto lo pubblico come premium.

Per non andare in contro ai problemi che ho avuto sul granny27, che alla fine è stato caricato con un CCS a transistor, suonando anche molto bene ma non facendo quello che volevo, ho utilizzato una valvola con una resistenza interna più bassa, una 6BX7…

La 6BX7 (e il suo ecquivalente 6BL7) è un doppio triodo di potenza, ha la stessa zoccolatura della 6SN7 ma può dissipare 6watt per ogni placca e ha una resistenza interna di 1300ohm e un Mu di 10, assomiglia abbastanza alla sezione di potenza di una 6EM7, questa valvola è adatta per fare amplificatori da cuffia, preamplificatori linea, finali con potenze molto piccole o come driver per valvole molto grosse come 300B / 845 ad esempio. Per questo progetto ho realizzato un nuovo trasformatore interstadio l’ i12K600

Questo trasformatore ha un primario da 12k e un secondario da 600ohm con presa centrale, e sopporta una corrente dc di 10mA, è possibile utilizzarlo con valvole che abbiano una Ri da 1700ohm a scendere, cito quindi le 6BX7 – 6BL7 ma anche le 5842 e la 417a, nel mio caso avendo già a disposizione un segnale forte proveniente da un DAC ho quindi preferito la 6BX7, con il suo basso mu e il fattore di discesa del trasformatore sono riuscito a dare a questo pre un guadagno quasi unitario nonostante la valvola amplifichi realmente, quindi dia al suono il suo carattere decisamente bello (non come tutti quegli inutili buffer da 2 soldi che vendono su internet con la valvola collegata ad inseguitore messa li solo per far mostrina mentre pugni di opamp fanno il lavoro vero e proprio).

Per fare qualche esperimento ho inserito nel pre oltre a un DAC anche un preamplificatore a jfet che usa dei BF256 e dei 2SK170, c’è quindi un commutatore che permette di passare dal DAC al pre fono ad una presa AUX per sorgenti esterne.

Per iniziare ho costruito l’alimentazione in un telaietto separato, per poter allontanare il trasformatore di alimentazione dagli interstadio in modo da non introdurre ronzii (problema che ebbi con il granny27). L’alimentazione anodica l’ho ottenuta con una piccola 6X5GT in quanto la corrente massima assorbita dallo stadio con la 6BX7 è di 20mA media e costante lavorando in classe A la 6X5GT è assolutamente dimensionata in modo corretto potendo erogare fino a 70mA non è per niente tirata per il collo, durerà a lungo ed è possibile utilizzare una valvola NOS reperibile a basso costo, in quanto snobbata dalle masse perchè i guru gli raccontano che per alimentare i 5/10mA di 6SN7 serve almeno una 5U4GB o una GZ34 con dei 470/1000uF di condensatori dopo “perchè la valvola ha bisogno di corrente” ovviamente nemmeno sanno la differenza tra corrente e tensione o cosa sia la resistenza di uscita di uno stadio, che nulla ha che vedere con quanto sia grossa la valvola raddrizzatrice che hai usato.

Dopo la 6X5GT ho messo una cella CLC, come nel granny, fatto con un vecchio condensatore a vitone NOS philips le cui caratteristiche elettriche fanno impallidire molti condensatori moderni (anche audio grade), per sfizio poi visto che volevo il silenzio assoluto dal punto di vista strumentale ho voluto sopprimere il poco ripple rimasto (10/20mVpp) con un moltiplicatore di capacità che si vede a sinistra dopo il ponte raddrizzare verde che invece raddrizza l’alimentazione a 24volt del pre riaa.

Mio personale godimento nell’usare vecchi componenti: nel moltiplicatore di capacità assieme al BUX85G si può vedere un vecchio BC207 NOS, nel video qui sotto si può vedere il lavoro del moltiplicatore, scala dell’oscilloscopio 20mV quadretto (quindi il rumore residuo è comunque molto poco), la traccia in basso è quella prima del motiplicatore, la traccia in alto quasi piatta è quella dopo il moltiplicatore. Le ondulazioni a bassa frequenza che si osservano sono assestamenti della tensione di rete e sono da ignorare, il moltiplicatore non è uno stabilizzatore.

Passando invece al telaio del pre vero e proprio, si vede l’anodica disaccoppiata da una cella RC formata da una resistenza da 22ohm e un condensatore carta olio NOS da 2,5uF della migliore qualità, uno sprague di quelli destinati all’aviazione che ha le viti per essere bloccato al suo posto e non strapparsi dal circuito con la forza di accelerazione.

Forse non tutti sanno che i carta olio in audio andrebbero usati così, sulle alimentazioni danno il loro meglio, messi lungo il segnale o ancora peggio nei crossover tendono a cancellare asprità ma anche parte del dettaglio sonoro, in gamma alta sopratutto…

Il trimmerone che si vede in questa foto serve per bilanciare perfettamente i 2 canali, essendo la tasso di NFB molto basso (circa 2dB) e per quando la valvola possa avere la 2 sezioni matchate non sarà mai perfetta, quindi ho messo questo trimmer per regolare sotto oscilloscopio i 2 canali perfettamente allo stesso livello. Per farlo non ho toccato il segnale di ingresso, per non introdurre disturbi, ma ho fatto un bilanciamento fine sul segnale di NFB, in modo da portare il guadagno dei 2 triodi ad esattamente lo stesso livello.

La 6X5GT

Strumentali: La distorsione anormica del circuito è dello 0,78% con un’uscita di 8Vpp (oltre il massimo che viene normalmente erogato, 6Vpp quando lavora con il DAC) e la banda passante è 30Hz / 35khz -1dB sempre alla stessa ampiezza.

Come suona

Ho fatto qualche esperimento con i bypass degli elettrolitici di catodo della 6BX7, provato polipropilene, acetato di cellulosa etc… ho trovato il mio optimus con il polipropilene (preferisco tanto dettaglio), suono ricco e piacevole, la gamma alta è frizzante, ottima separazione, voci ben focalizzate al centro della stanza, e buon palcoscenico. Sono pienamente soddisfatto.

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8 risposte a Preamplificatore / DAC + RIAA MM con uscita a trasformatori basato sulla valvola 6BX7 / 6BL7

  • Ho realizzato questo preamplificatore su progetto SB. Ora sta in coppia con un finale se di kt88/6550 sempre by SB, il risultato è semplicemente impressionante: la presenza degli strumenti, la trasparenza e la tridimensionalità sono da primato. Rispetto all’uso del finale da integrato con il suo controllo di volume, è come se una tenda venisse tirata via dal fronte sonoro. C’è davvero tutto di più! Una menzione particolare merita la scheda phono del pre: può tranquillamente rivaleggiare con oggetti molto ma molto più costosi. Io non sono parente di Bianchini né mi paga, semmai il contrario, per cui dico questo e concludo: ne ho spesi di soldi nella mia carriera di “audiofilo”, ma quelli investiti nelle creazioni di Stefano sono senz’altro tra i meglio spesi. Complimenti a lui e anche a me!

  • Se pensi che l’NFB elimini tutte le distorsione ti sbagli, non è una cura magica, ti elimina una certa distorsione ma te ne crea altra diversa, ti abbassa armoniche basse e te ne fa spuntare altre più piccole in alto, genera intermodulazioni etc e succede sopratutto quando ci sono rotazioni di fase. Gli induttori sopratutto introducono delle distorsioni sui transienti e possono creare sensazioni sonore di tridimensionalità posticcia, che non erano presenti nel segnale di origine e che colorano il suono come piace a tanti audiofili. La controreazione in un tale circuito tende ad eliminare questi effetti posticci e quindi erroneamente molti audiofili affermano che la controreazione calcella cosa dal segnale, ma cerca di cancellare cose che non c’erano, quindi di coreggerle, con nibiru io dosavo questo livello. Succede anche che se però in un tale circuito la controreazione è troppa avvengono delle interazioni con l’elemento induttivo in primis per cui il suono diventa brutto al punto che è meglio eliminare del tutto il circuito, ossia la controreazione ha eliminato alcune cose che non dovevano esserci ma ne ha introdotte altre che sono anche peggio e succedeva sempre con nibiru se regolavo il tasso di NFB troppo alto, di queste cose ho già parlato su quell’articolo e mi sto ripetendo. Io purtroppo non ho lo strumento che mi permetterebbe di produrre dati tangibili di questa cosa perchè costa troppo per le mie tasche, ma empiricamente ho fatto queste osservazioni, anzi dovrei dire ascolti.

  • perdona ma stiamo mischiando cose diverse, l’uso della nfb per diminuire le distorsioni e migliorare la fedeltà nella riproduzione dei bassi è hi-fi, aggiungere altro per avere un suono più piacevole non mi pare cada nell’hi-fi, altrimenti ti contraddici sul motivo per cui usi la nfb…

  • Ciò che è un’effetto è un’effetto, quindi non c’è nella registrazione, come mettere sale e pepe sulla bistecca per non mangiarla insipida… tutto questa trafila iniziata con nibiru ha lo scopo di dimostrare che non è il negative feedback a cancellare cose dal suono, ma (1) al contrario che è la sua assenza ad aggiungere cose che non ci sono, (2) che lo zero feedback porta con sè anche effetti deleteri tipo bassi slabbrati, e brutte distorsioni e impastamenti tutt’altro che piacevoli e che limitano l’amplificatore a poter pilotare solo dei monovia, (3) che con un uso sapiente della controreazione è possibile regolare e avere il controllo su questi fenomeni e trovare un punto di equilibrio tra effetti piacevoli e spiacevoli. L’effetto non è una cosa apocalittica, si sente è bello, non è fastidioso ma ci vuole anche un’ambiente di ascolto corretto per apprezzarlo, per dire in un’ambiente con casse buttate come capita non si riesce a capire cosa fa nibiru.

  • Ma usi una traccia di riferimento che sai come deve suonare? Perché altrimenti non rischi di dare un effetto 3d a tracce che di suo non ne hanno?

  • provando, ho modificato i valori delle resistenza attorno al segnale di NFB 3/4 volte prima di trovare quello che mi sembrava meglio, essendo cmq un pre che non ha carichi reattivi ma vede una resistenza pura non è critico, alla fine il tasso di NFB ottimale di questo circuito è tipo 1,4/2dB…

  • non ho capito come stabilisci la giusta via di mezzo tra tridimensionaltà e messa a fuoco…

  • Complimenti Stefano, leggere i tuoi articoli e le descrizioni dei tuoi lavori è sempre un arricchimento di conoscenze. Metti anima , cuore e sopratutto competenza in tutti i tuoi progetti.

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