2A3 Single Ended

Ecco un’altro progettino per gli autocostruttori hobbysti dopo i 3 progetti con la EL34 ho pensato a qualcosa di leggermente più impegnativo dal punto di vista costruttivo con un triodo a riscaldamento diretto, più esattamente con la 2A3. Questa valvola è in grado, con una tensione anodica relativamente bassa, di dare in uscita una potenza di circa 3,5/4 Watt RMS che possono sonorizzare con ottima qualità una stanza da 20metri quadrati se abbinate l’amplificatore con diffusori ad alta efficienza. Ho utilizzato per il driveraggio e una coppia di 6SL7 configurate come Mu Follower, le quali pilotano la valvola finale polarizzata con un semplice selfbias. La strana connessione del catodo della 2A3 con il secondario del trasformatore è un semplice feedback locale (molto leggero in quanto il Mu della 2A3 è molto basso), questo accorgimento è assolutamente necessario per aumentare lo smorzamento del circuito quel tanto che basta per far suonare bene l’apparecchio, infatti è abbastanza comune che gli apparecchi zero feedback suonino con le frequenze basse gonfie sopratutto se non li volete necessariamente abbinare a casse monovia, potete cliccare qui per leggere un’articolo che riguarda gli apparecchi zero feedback. Questo leggero tasso di controreazione locale non rovinerà assolutamente il risultato sonoro finale che ne risulterà migliore.

Per ragioni di semplicità realizzativa ho deciso di raddrizzare utilizzando comuni diodi al posto di una qualche valvola raddrizzatrice, l’ammortizzamento necessario a sopprimere il rumore di commutazione dei diodi è costituito da R15, una semplice resistenza da 22ohm seguita poi da una cella CLC con capacità belle abbondanti. Particolare cura invece sull’alimentazione dei filamenti alimentati in corrente continua filtrata formata da 2 celle CLC (una per ogni valvola).

I filamenti delle valvole driver sono alimentati in corrente alternata in quanto alimentare in continua valvole a riscaldamento indiretto è assolutamente inutile, se la linea dei filamenti è cablata correttamente non ci sarà nessun ronzio, se il ronzio c’è vorrà dire che dovrete cablare meglio, alimentare in continua invece è solo una via più semplice (come spazzare la polvere sotto al tappeto). La valvola bassa ha un capo del filamento riferito a massa mentre la valvola alta ha un capo del filamento riferito alla tensione ottenuta con il partitore formato da R20/R21. Questo accorgimento, per chi non lo sapesse già, serve per mantenere più bassa possibile la differenza di potenziale fra catodo e filamento in quanto in un Mu Follower la valvola alta ha il suo catodo a circa metà della tensione anodica. Se non si utilizzasse questo accorgimento e si riferisse a messa anche il filamento della valvola alta si richierebbe la scarica interna tra filamento e catodo con conseguente guasto della valvola.

Potete vedere il costo del set di trasformatori completo necessario a costruire questo single ended di 2A3 cliccando qui.

Ecco lo schema premium (clicca per ingrandire)

La resa sonora sarà sicuramente di buon livello e soddisfacente, se vuoi vedere un’altra realizzazione con la 2A3 di SB-LAB clicca qui.

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Audio Research VSi55

Questo amplificatore mi è stato consegnato dopo aver subito un danno dovuto a una vite caduta all’interno del case che ha fatto corto tra le piste e ha fatto esplodere i CHIP che commutavano ingressi e regolavano il volume, oltre a rovinare la 6N1p posta sull’ingresso.

Sostituiti i CHIP l’amplificatore ha tornato a funzionare, mostro qui sotto qualche dato strumentale. Non c’è niente di particolare da segnalare a parte una decisamente inaspettata risonanza dei trasformatori d’uscita in  zona molto bassa, troppo bassa, questo dovuto probabilmente al nucleo risicato che è stato utilizzato.

Spettro distorsivo a 15 watt

Quadra 1khz 15 watt mostra un ringing che si sarebbe dovuto compensare

Il grafico di banda passante su carico resistivo mostra una fortissima risonanza del trasformatore d’uscita a 70khz…
Per via del basso Q dell’elemento risonante la curva è molto ampia e comincia già a 10khz…

Grafico di banda passante su carico reattivo, i divari di quasi 5dB dei picchi indicano uno smorzamento non molto alto, non l’ho misurato in quanto non conosco l’effettiva stabilità del circuito e non volevo innescare oscillazioni distruttive.

Se non altro non ho notato distorsioni della sinusoide nella zona alta della gamma udibile.

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SB Varuna “Phono” – Single Ended 6V6GT

Prototipo: questo amplificatore non è in vendita.

Da un pò di tempo volevo assemblare qualcosa con le 6V6 quindi ho preso la palla al balzo quando ho trovato una bella coppia di 6V6 NOS ad un mercatino, volevo anche che avesse anche l’ingresso phono per un giradischi MM ma semplice da realizzare, ho quindi deciso di fare un semplicissimo single ended con una 12SL7 sull’ingresso (1 triodo per ogni canale) e le 6V6GT connesse categoricamente a pentodo sull’uscita. Il trasformatore d’uscita utilizzato è l’ormai stra collaudato SE5K6-UNI. Mentre per la parte phono ho realizzato apposta per l’occasione un piccolo pre a stato solido utilizzante solo discreti.

Iniziamo con il modulo phono esclusicamente per testine MM

Questa è l’analisi di spettro del solo modulo RIAA

L’amplificatore è stato assemblato sopra un quadro in legno, qui sotto il montaggio:

E come si presenta esteriormente

Il carattere sonoro di questo apparecchio è volutamente (da circuito) meno brillante e più rotondo in gamma alta perchè volevo provarlo con casse ad alta efficienza (klipschorn heresy) con tweeter a tromba, il tasso di retroazione minimale in quanto queste casse sono notoriamente carenti in gamma bassa.

Strumentali
Potenza: 2,85 Watt RMS per canale @ 3Vpp in ingresso
Fattore di smorzamento DF: 4.0
THD @ 1 watt: 0,5%

Grafico di banda passante @ 1 watt (linea)

Banda passante entrando sul pre phono per mezzo del reverse riaa (fase omessa perchè invertente)

Quadra @ 1khz e 10khz

Analisi di spettro @ 1 watt (linea)

Analisi di spettro @ 1 watt (phono)

Come suona: I bassi si sentono eccome, e il volume è eccezionale, con 3 watt la stanza si riempie di musica piacevole e potente, si sentono gli alti e i bassi, le voci sono calde e presenti, vien da chiedersi a che servano altri amplificatori più potenti. Gli ho abbinato l’USB mini DAC, ho ascoltato dapprima una nona di Beethoven che veramente faceva schifo, ma evidentemente il CD non era tanto buono, poi ho provato una quattro stagioni di vivaldi, e devo dire che con i miei amici che ascoltavano insieme a me, tra cui un musicista di orchestra, ci siamo zittiti e chiesti cosa stava succedendo: una cosa meravigliosa ???? Poi ho ascoltato i Pink Floyd e altri complessi, e voci di cantanti moderni, tutto bello e piacevole. Ho portato in giro l’amplificatore da qualche amico e provandolo con vari tipi di casse tra cui delle JBL LX66, e tutte suonava in modo piacevole e i pavimenti vibravano per i bassi… Insomma un oggetto che sono fiero di aver realizzato.

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Una risposta a SB Varuna “Phono” – Single Ended 6V6GT

  • Il mio orecchio destro è un po più sordo del sinistro e la mia competenza non mi consente di dare giudizi con parole di cui non conosco bene il significato. Queste sono le mie impressioni. L’oggetto è bello da vedere e fa la sua figura nel salotto, ed ha ottenuto commenti graziosi da chiunque l’ha visto. Il problema iniziale era ma riuscirà la sua potenza a muovere gli altoparlanti delle mie casse? Ho le Klipsch Heresy III, con alta dinamica, a memoria 98 dB, comprate tempo fa con l’idea di utilizzarle con un piccolo valvolare come questo. Ebbene sì, la risposta è positiva, i bassi si sentono eccome, e il volume è eccezionale, con 3 watt per canale la stanza si riempie di musica piacevole e potente, si sentono gli alti e i bassi, le voci sono calde e presenti, vien da chiedermi perchè ho un altro amplificatore da 60+60 Watt. Ho utilizzato il USB mini DAC, ho ascoltato dapprima una nona di Beethoven che veramente faceva schifo, ma evidentemente il file utilizzato non era tanto buono, poi ho provato una quattro stagioni di vivaldi, e devo dire che con i miei amici che ascoltavano insieme a me, tra cui un musicista di orchestra, ci siamo zittiti e chiesti cosa stava succedendo: una cosa meravigliosa 😉 Poi ho ascoltato i Pink Floyd e altri complessi dei miei tempi, e voci di cantanti moderni, tutto bello e piacevole. Ho ascoltato CD e provato il giradischi, il quale però dava una forte ronzio, che abbiamo risolto connettendo la massa del giradischi alla parte metallica dell’amplificatore. Ho poi portato in giro l’amplificatore provandolo con vari tipi di casse, quelle di mio fratello erano delle JBL LX66, e tutte suonavano in modo piacevole e i pavimenti vibravano per i bassi 🙂 . Insomma un oggetto che sono fiero di possedere.

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