Vega 623 Restauro e conversione FM

Questa radio mi è stata consegnata in condizioni di cantina, quindi senza taroccamenti di nessun tipo.

Il restauro è consistito nella rilucidatura del mobile, mentre la parte elettrica è stata pulita, sono stati cambiati tutti i condensatori e montata una nuova funicella di sintonia, è stato installato il modulo FM e sostituita la spina.

Ed eccola in funzione

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2A3 Single Ended

Ecco un’altro progettino per gli autocostruttori hobbysti dopo i 3 progetti con la EL34 ho pensato a qualcosa di leggermente più impegnativo dal punto di vista costruttivo con un triodo a riscaldamento diretto, più esattamente con la 2A3. Questa valvola è in grado, con una tensione anodica relativamente bassa, di dare in uscita una potenza di circa 3,5/4 Watt RMS che possono sonorizzare con ottima qualità una stanza da 20metri quadrati se abbinate l’amplificatore con diffusori ad alta efficienza. Ho utilizzato per il driveraggio e una coppia di 6SL7 configurate come Mu Follower, le quali pilotano la valvola finale polarizzata con un semplice selfbias. La strana connessione del catodo della 2A3 con il secondario del trasformatore è un semplice feedback locale (molto leggero in quanto il Mu della 2A3 è molto basso), questo accorgimento è assolutamente necessario per aumentare lo smorzamento del circuito quel tanto che basta per far suonare bene l’apparecchio, infatti è abbastanza comune che gli apparecchi zero feedback suonino con le frequenze basse gonfie sopratutto se non li volete necessariamente abbinare a casse monovia, potete cliccare qui per leggere un’articolo che riguarda gli apparecchi zero feedback. Questo leggero tasso di controreazione locale non rovinerà assolutamente il risultato sonoro finale che ne risulterà migliore.

Per ragioni di semplicità realizzativa ho deciso di raddrizzare utilizzando comuni diodi al posto di una qualche valvola raddrizzatrice, l’ammortizzamento necessario a sopprimere il rumore di commutazione dei diodi è costituito da R15, una semplice resistenza da 22ohm seguita poi da una cella CLC con capacità belle abbondanti. Particolare cura invece sull’alimentazione dei filamenti alimentati in corrente continua filtrata formata da 2 celle CLC (una per ogni valvola).

I filamenti delle valvole driver sono alimentati in corrente alternata in quanto alimentare in continua valvole a riscaldamento indiretto è assolutamente inutile, se la linea dei filamenti è cablata correttamente non ci sarà nessun ronzio, se il ronzio c’è vorrà dire che dovrete cablare meglio, alimentare in continua invece è solo una via più semplice (come spazzare la polvere sotto al tappeto). La valvola bassa ha un capo del filamento riferito a massa mentre la valvola alta ha un capo del filamento riferito alla tensione ottenuta con il partitore formato da R20/R21. Questo accorgimento, per chi non lo sapesse già, serve per mantenere più bassa possibile la differenza di potenziale fra catodo e filamento in quanto in un Mu Follower la valvola alta ha il suo catodo a circa metà della tensione anodica. Se non si utilizzasse questo accorgimento e si riferisse a messa anche il filamento della valvola alta si richierebbe la scarica interna tra filamento e catodo con conseguente guasto della valvola.

Potete vedere il costo del set di trasformatori completo necessario a costruire questo single ended di 2A3 cliccando qui.

Ecco lo schema premium (clicca per ingrandire)

La resa sonora sarà sicuramente di buon livello e soddisfacente, se vuoi vedere un’altra realizzazione con la 2A3 di SB-LAB clicca qui.

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Scopri i Nostri Ricambi per Radio d’Epoca

Trasformatore Audio universale per Radio d’epoca

Se siete interessati all’acquisto potete contattarmi cliccando qui.

Capita a volte di dover riparare piccole radio, magari di poco valore, e trovarsi di fronte a un trasformatore d’uscita guasto. Fino ad ora, la soluzione proposta era il riavvolgimento del trasformatore danneggiato, comportando elevati costi dovuti al tempo necessario per smontare, sbobinare e riavvolgere un trasformatore spesso privo di rocchetto e con il rame che tende a sbriciolarsi durante il conteggio delle spire. Ho avuto modo di osservare sostituti universali realizzati da produttori esteri, ma tutti presentavano una carenza fondamentale per moltissime radio d’epoca italiane: l’assenza della spira anti-ronzio.

In molte radio, i progettisti eliminavano il ronzio residuo della sezione di alimentazione utilizzando un piccolo avvolgimento chiamato “anti-ronzio”, di cui potete vedere un esempio nello schema qui sotto:

Il principio di funzionamento è molto semplice: la tensione anodica arriva al trasformatore attraverso il morsetto “I” e scorre nell’avvolgimento fino alla placca della 35F4, collegata al morsetto “F”. Poiché la tensione anodica presenta residui di ripple, dovuti alle piccole capacità di filtraggio montate sulla radio (e gestibili dalla valvola raddrizzatrice), si potrebbe udire un ronzio a 50Hz nell’altoparlante se non fosse per il piccolo pezzettino di avvolgimento collegato al morsetto “L”. Questo avvolgimento è in opposizione rispetto al primario principale e viene attraversato da tutta la corrente che alimenta il resto della radio (quindi tutte le altre valvole). Poiché lo stesso ripple residuo che giunge alla finale audio attraversa anche l’avvolgimento anti-ronzio, si ha l’effetto di annullamento o diminuzione del ronzio udibile nell’altoparlante. Ecco una foto del Radio TUU

Il “Radio TUU” utilizza una semplice tecnica di adattamento di impedenza che gli consente di essere utilizzato con tutte le piccole finali audio fino alla grandezza della EL84 o della 6V6. Combinando l’impedenza dell’altoparlante con la giusta presa secondaria, si ottiene un’ampia scelta di impedenze primarie che consentono l’utilizzo con una vasta gamma di valvole diverse. Ecco lo schema del Radio TUU.

Alla presa “+” va collegata l’alimentazione, la presa “Anodo” ovviamente va collegata all’anodo della valvola, e la presa “AR” è per l’anti-ronzio. Se la radio che state usando non dispone di una presa anti-ronzio, potete semplicemente lasciare la presa “AR” scollegata. Mentre alle prese secondarie va collegato l’altoparlante, dell’impedenza presumibilmente nota, secondo la tabella qui sotto:

Altoparlante circa 4ohm
0+A = Primario 10k
0+B = Primario 5K
0+C = Primario 2,5K
0+D = Primario 1,2k

Altoparlante circa 8ohm
0+B = Primario 10k
0+C = Primario 5k
0+D = Primario 2,5k

Altoparlante circa 16ohm
0+C = Primario 10k
0+D = Primario 5k

Altoparlante circa 32ohm
0+D = Primario circa 10k

Se non conoscete l’impedenza dell’altoparlante della vostra radio (di solito valori che vanno dai 3 agli 8/9 ohm su radio di questo tipo), potete semplicemente fare qualche tentativo ad orecchio; la precisione assoluta non è fondamentale. Se state utilizzando la presa anti-ronzio, potrebbe essere necessario tarare la resistenza di caduta posta in serie a questo avvolgimento per ottenere il miglior risultato.

Nella foto qui sotto si può vedere il Radio TUU montato su un altoparlante (circa 5 ohm) che sarà collegato alla vostra radio con valvola 6BQ5/EL84. La distanza tra i fori di fissaggio del Radio TUU è di circa 65 mm ed è facilmente installabile sulla maggior parte delle radio d’epoca, anche di piccole dimensioni.

Potrebbe interessanti: come si usa la presa antironzio per eliminare il ronzio in altoparlante.


Puleggia di sintonia Radio Marelli

Molti modelli di Radio Marelli, tra cui Nilo Bianco, Nilo Azzurro, Aldebaran, Anteo, Anteo Fono (e molti altri), montano questa famigerata puleggia in lega di Zamak, che spesso si trova crepata, deformata o addirittura spezzata in più parti. Ho quindi provveduto a realizzare un rimpiazzo in plastica ABS perfettamente compatibile, al costo di €35,00 compresa la spedizione. Se siete interessati contattatemi per l’ordine.

Potete visionare qui sotto le foto fatte da un cliente soddisfatto…

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