Trasmettitore AM – Medium Wave AM transmitter – Valvolare

Potrebbe interessarti anche: come sentire le trasmissione FM in modo nativo su una radio sprovvista della gamma FM. e anche come trasformare una radio in un ricevitore bluethooth.

Su internet girano alcuni schemi di piccoli trasmettitori e transponder che permettono di trasmettere via radio in onde medie, a bassa potenza, l’audio di un lettore CD/Mp3 o di una radiolina FM con lo scopo di poter ascoltare questo audio su di una radio d’epoca. Con un trasmettitore sarà possibile trasmettere l’audio via etere e sintonizzare la radio sulla sua frequenza come si farebbe con una qualsiasi stazione, senza manomettere assolutamente la radio e senza collegare nessun filo ad essa.

Volendo un pò per gusto un pò per passione costruire un mini trasmettitore a valvole mi sono accorto che gli schemi che circolano su internet sono piuttosto “lofi” e dalla resa audio molto deludente. Schemi nei quali modulano la griglia schermo di un pentodo oscillatore con la placca di una valvola che funge da amplificatore audio, purtroppo però questa soluzione circuitale soffre di una bassissima profondità di modulazione oltre ad una forte distorsione dell’audio, il risultato è che sulla radio che riceve il segnale è necessario tenere il volume a “palla” e quindi ci si ascolta l’audio con una montagna di fruscio, ronzii e disturbi decisamente sgradevoli.

Il circuito funziona molto bene, il ricevitore quando è sintonizzato non fuscia più di quello che non farebbe con una normale stazione broadcast, risulta ricevibile per 3 piani di un’abitazione che è più che sufficiente per ridare voce a una vecchia radio a valvole.

Ecco lo schema premium.

Le resistenze si possono mettere tutte da 1/4 di watt, il collegamento a terra della massa del circuito è obbligatoria se no non funziona niente. Il trasmettitore può essere impostato per trasmettere nella metà alta delle onde medie, il mio consiglio per la taratura è questo: ponete un ricevitore (sicuramente allineato) nei pressi del trasmettitore, muovetevi con la sintonia nella metà alta della gamma e cercate un “buco” dove non ci siano stazioni che trasmettono e dove magari i disturbi sono minori (io l’ho posizionato circa sui 300metri, ossia 1000khz), date segnale audio all’ingresso e poi regolate lentamente il trimmer C11 fino a che sentire apparire il segnale sul ricevitore, muovete la sintonia del ricevitore un pò in su e un pò in giù per essere sicuri di essere sintonizzati sulla fondamentale e non su una qualche armonica che a questo punto della taratura è ancora presente, quando siete sicuri centrate bene il ricevitore (perchè fare la cosa inversa dal trimmer è difficile in quanto si sposta velocemente), a questo punto io mi sono servito dell’oscilloscopio, con la sonda a 1x collega al filo di antenna (alla plastica! senza connessione elettrica che sposterebbe inevitabilmente la taratura), togliete il segnale audio poi va regolato con un cacciavite con lo stelo di plastica C8 per il massimo livello di uscita, il punto di accordo perfetto qui è molto fine, quando vi sembra di essere a puntino provare a dar segnale audio per un’attimo, se non è perfettamente allineato potreste notare sull’oscilloscopio che a riposo la portante si rimette a un livello leggermente inferiore rispetto alla partenza, quindi ritoccate la taratura, quanto C8 è tarato la ricezione del trasmettitore in altri punti della sintonia diventa quasi impossibile (io non l’ho trovato proprio), un’altro segno della perfetta taratura di C8 è che la frequenza del trasmettitore non si sposta quanto scollegate la sonda dall’antenna.

Per chi volesse costruire il trasmettitore ho disponibili i PCB, il trasformatore di alimentazione, i supporti della bobina di sintonia, i trimmer capacitivi, la scatolina di plastica dove alloggiare il tutto, etc… potete contattarmi per informazioni e costi, con l’acquisto di materiale sarà possibile avere una copia leggibile dello schema elettrico.

Vediamo come va assemblato, qui sotto la foto del circuito stampato base del KIT.

Questa è la disposizione dei componenti (clicca per ingrandire)

Si iniziano a montare prima i componenti più piccoli come le resistenze, dopo i condensatori ceramici e i trimmer, poi lo zoccolo della valvola, gli elettrolitici il portafusibile ed infine il trasformatore di alimentazione.

Poi bisogna costruire la bobina di sintonia, vediamo i vari passi.

Iniziate con il ritagliare via la bavetta di plastica della stampa, separando le 2 parti del supporto.

Poi incastrateli come da foto, dovete fissare in modo permanente i 2 pezzi con una colla tipo super attak.

Nella foto qui sotto mostro i materiali che vi servono per realizzare la bobina: filo di rame smaltato da 0,16mm, filo da 1,5mm, nastro di carta, due viti da 3mm con due rondelle munite di dentini, due capicorda e 2 dadi.

Preparatevi alcune striscioline di nastro adesivo e mettetele sull’angolo del tavolo, pronte all’uso perchè da questo momento in avanti non potrete più mollare la bobina fino a che non l’avete finita. Fissate l’inizio dell’avvolgimento alla base del rocchetto.

Dovete avvolgere 33 spire serrate e senza accavallamenti, dopo di che fare una U rovesciata, attorcigliatela e poi la fermate la con 2 pezzetti di nastro come da foto.

Poi continuare ad avvolgere le restanti 67 spire, 100 spire in totale e fissate la fine dell’avvolgimento con un’altro pezzetto di nastro. Una volta fissata la fine dell’avvogimento dovete fare un giro completo di nastro attorno a tutto l’avvogimento.

Finito il primario si procede ad avvolgere il secondario, grattate via lo smalto da un capo del filo da 1,5mm e saldateci un capocorda.

Fissate il capocorda con una vite (come da foto) e avvolgete 10/12 spire, più serrate possibile.  Questo avvolgimento tende a fare come una molla, se lasciate la presa tende ad aprirsi, quindi tenetelo fermo con un dito e fateci 2 giri di nastro attorno.

Quando il secondario sarà ben fermo saldate il secondo caporcorda e mettete la vite.

Fissate la bobina al circuito stampato, usate le rondelle con i dentini per far un buon contatto elettrico della vite sul circuito stampato. Non provate a saldare le viti al circuito perchè farete solo fondere la plastica del supporto stesso. La presa intermedia del primario della bobina va saldato al foro centrale, l’inizio dell’avvolgimento va saldato nel foro in alto (se tenete il PCB con il potenziomentro rivolto verso di voi), mentre la fine dell’avvolgimento va saldato nel foro in basso. Potete togliere la smaltatura dal filo da 0,16 bruciandola con la fiamma di un’accendino, poi pulendola con un pezzettino di carta abrasiva fine infine prestagnatela prima di andarla a saldare al PCB.

Il circuito è finito, ora va collegata l’antenna, l’alimentazione e la presa audio. Infine va tarato, vediamo come passo per passo:

  1. Prendete una radio funzionante mettetela nella gamma delle OM e spostate la sintonia fino ad essere circa a 1000khz o “kc” sulle scale metriche è 300 metri (è importante che non si ricevano stazioni nel punto che scegliete).
  2. Con il trasmettitore acceso, collegato all’antenna e senza alcun segnale audio in ingresso ruotate lentamente il trimmer C11 fino a che non sentite nella radio la presenza del segnale, si capisce perchè il rumore di fondo della radio si attenua moltissimo, poi cercate di ritoccare C11 o la sintonia della radio in modo da avere il ricevitore perfettamente centrato sulla frequenza trasmessa.
  3. Ora dovete collegare la sonda dell’oscilloscopio (settata su 1x) tra la massa del circuito e la plastica dell’antenna (vedi figura A), rotate con un cacciavite di plastica C8 fino alla massima ampiezza del segnale. Se l’onda rimane distorta vuol dire che l’antenna non si accorda e succede quando questa è molto corta (tipo 1,5~2 metri), per ovviare a questo problema se non volete dover usare un’antenna lunghissima potete ovviare al problema saldando un condensatore da 33pF tra la boccola dell’antenna e massa, come nella foto qui sotto. Un’antenna lunga però garantisce una segnale forte e ricevibile anche da discrete distanze, in tutti i modi 1,5~2 metri sono sufficienti a coprire un’intera abitazione.

Figura A,  come connettere la sonda dell’oscilloscopio all’antennadel trasmettitore senza turbarne il funzionamento durante la misura:

Condensatore da 33pF da aggiungere per accordare antenne da 1,5/2mT di lunghezza

In questo video mostro all’oscilloscopio l’accordatura dell’antenna:

Il punto di massima ampiezza è molto piccolo, cioè è difficile centrarlo perfettamente con il cacciavite (nel video si nota il saltello) ma su quel punto il trasmettitore è instabile e si sposta di frequenza, quindi trovato il punto di massima dovete spostare leggermente il trimmer C8 dalla parte che non fa sparire il segnale dal ricevitore per avere stabilità della trasmissione, se poi durante la trasmissione dell’audio il suono gracchia provare a ritoccare ancora C8 ad orecchio ma senza stararlo troppo se no il trasmettitore iniziare a generare un sacco di armoniche e a disturbare altre frequenze che non dovrebbe disturbare.

Dimostrazione della profondità di modulazione di cui è capace il circuito

Stabilità della portante durante la modulazione

Durante la trasmissione di un brano audio

Scatola ufficiale in plastica stampata 3D

Questa della foto è la scatola ufficiale in plastica stampata, comprensiva di supporti per il PCB e piedini, disponibile in colore bianco o nero, nella sequenza di foto si vede anche l’assemblaggio dell’insieme con il circuito.

Un’altra idea per inscatolarlo

Siccome capita a volte di avere per le mani qualche radiolina di quelle praticamente prive di valore (5~15 euro nei mercatini), di quelle che compri solo per recuperare le medie frequenze da usare come rimpiazzi per riparare radio più prestigiose e di valore ho avuto questa idea creativa per inscatolare il mio trasmettitore OM a costo zero. Ecco qui il relitto di una radiolina a valvole che era comunque destinata alla demolizione per il recupero dei componenti.

Continue reading...

1 Responses to Trasmettitore AM – Medium Wave AM transmitter – Valvolare

  • Per la mia collezione di radio valvolari ho preso questo piccolo trasmettitore dopo lo spegnimento delle Onde Medie da parte di RAI.
    A dir poco eccezionale. Copre l’interno delle mura domestiche rendendo possibile la ricezione sempre distinta sulle radio che sono posizionate qua e là all’interno dei locali.
    Un’ottima profondità di modulazione e assenza di distorsioni rendono questo trasmettitore impareggiabile rispetto a certi schemi di altri Tx valvolari che si trovano in rete e che ho avuto modo di costruire e provare.

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.

Blaupunkt MU670W – Restauro

Aperta parentesi…

Ogni volta che vedo queste cose vorrei trovare l’artefice per dargli una sberla… come se quel filo di rame possa essere uguale al fusibile… infondo dentro al fusibile c’è un sottile filo, filo per filo tanto è uguale… Cito da Wikipedia:

Un fusibile elettrico (detto semplicemente fusibile) è un dispositivo elettrico in grado di proteggere un circuito dalle sovracorrenti (causate per esempio dai cortocircuiti). Il fusibile è composto da una cartuccia, attraversata da un sottile filo conduttore nel quale passa la corrente nominale del circuito da proteggere; questo filo è l’elemento fusibile vero e proprio, con una portata amperometrica ben precisa. Quando sopraggiunge una sovracorrente, il filamento fonde provocando l’apertura del circuito.

Che ci frega della precisione, un fusibile da 1 Amper… il filo sottile di rame… 20 Amper, forse di più… Molte radio d’epoca che mi arrivano con trasformatori bruciati sono state danneggiate da persone che le hanno volute accendere in condizioni di cantina, nelle poche che sono dotate di fusibile le persone lo ponticellano per di accenderle a tutti i costi come se il fusibile fosse senza scopo e non un dispositivo di protezione che se salta indica che qualcosa di grave s’è guastato e forse non è il caso di insistere… Fortuna ha valuto che il trasformatore di questa radio fosse ancora funzionante apparentemente senza danni.  Chiusa parentesi.

La radio era in condizioni di semi originalità con nessun intervento di manomissione a parte il fusibile ponticellato e la mascherina riverniciata oro.

Il lavoro di ripristino è stato convenzionale con la sostituzione di quasi tutti i condensatori a carta, ne ho lasciati alcuni di capacità veramente piccola e non critici, e testati non in perdita, esclusivamente perchè raggiungerli per dissaldarli e sostituirli era veramente impossibile; questa radio è veramente progettata malissimo con molte parti inaccessibili se non sventrandola completamente, alcuni dei condensatori che ho dovuto sostituire per forza hanno richiesto quasi un’ora di tentativi e per fortuna che l’elettrolitico principale da soli 8+8uF si è rigenerato senza storie in pochi minuti.

Eccola in funzione

Continue reading...

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.

Generatore di segnale bilanciato fino a 180vpp di ampiezza – Invertitore di Fase

Mi è venuta questa idea ripensando a tutte le volte che volevo testare su tavolaccio qualche valvola finale un pò grossa, magari anche in pushpull… sempre a perdere tempo montando oltre allo stadio finale anche lo stadio driver complicandomi il lavoro inutilmente, o quando devo testare finali e pre hifi con ingressi bilanciati. I normali generatori di funzioni non hanno uscite con uno swing molto ampio e quindi non sono sufficienti a pilotare direttamente valvole finali, inoltre erogano solo segnali sbilanciati.

Per questo motivo ho progettato e costruito un circuito costituito da un’oscillatore sinusoidale a 1khz ed uno stadio ad amplificazione differenziale a stato solido seguiti da uno doppio SRRP a valvole per l’amplificazione in tensione, in modo da aver disponibile anche un’uscita bilanciata. La massa del circuito è scollegata dalla messa terra della presa elettrica in modo che possa essere usato per iniettare segnale anche dentro a radio d’epoca col telaio sotto rete, nella modalità indipendente. Sotto lo schema (clicca per ingrandire)

L’apparecchio è munito di un connettore jack anteriore che permette di collegargli il generatore di funzioni, quando un jack è connesso all’ingresso l’oscillatore interno a frequenza fissa e la regolazione del volume vengono escluse, la connessione del generatore di funzioni però fa perdere l’isolamento da rete, in quando la massa del generatore sarà sicuramente collegata a terra, ma questo poco importa in quanto col generatore di funzioni si lavora sopra apparecchi hifi che non hanno questi problemi.

Per la sezione oscillatore ho usato un normalissimo transistor BC337, il trimmer “LIN” va regolato affinchè inneschi l’oscillazione che, aiutandosi con un’oscilloscopio, va poi portata alla massima ampiezza indistorta (circa 6Vpp). Lo sfasatore è realizzato con un doppio opamp MC1458, impostato a guadagno unitario, il trimmer BAL serve a bilanciare l’ampiezza delle 2 fasi, sempre aiutandosi con l’oscilloscopio bisogna regolarlo finchè le 2 onde in uscita dal circuito a valvole sono perfettamente della stessa ampiezza, la regolazione va fatta tenendo il volume ragionevolmente sotto al massimo consentito in quanto verso il limite estremo la slinearità delle valvole potrebbe causare leggeri sbilanciamenti.

L’SRPP è formato da un doppio triodo a catodo comune 6J6 / ECC91, scelta per il guadagno e per le ridotte dimensioni e anche per riciclare il supporto semi assemblato di un vecchio progetto che era montato nel contenitore che ho utilizzato dove era presente uno zoccolo a 7 pin, comunque è ottima valvola per stadi diffenziali, nata espressamente per questo. Mentre la parte alta dell’SRPP è formato da una normale ECC82 / 12AU7.

La rete di resistenze attorno alle griglie della 6J6 funziona sia da ancoraggio per i condensatori d’uscita sia da rete di NFB locale, assolutamente necessaria per mantenere la massima linearità e abbassare il più possibile l’impedenza d’uscita dei segnali, queste resistenze vanno messe con tolleranze all’1% oppure selezionate col valore uguale.

L’ampiezza massima del segnale in uscita è di 180Vpp per ogni fase, 360 se si prendono solo  2 estremi. Qui sotto ci sono le misure che ho fatto sul segnale emesso dal circuito, considerando che non ho montato valvole di prima scelta ma roba tirata su dal cartone di quelle senza scatola mai testate dove c’è di tutto un pò e un opamp dal cassettino dove si ammucchia rumenta da 25anni il risultato non è male con una THD di 0,7% con un livello di uscita da 30Vpp, non mi interessava una perfezione estrema ma sicuramente con valvole selezionate e un opamp migliore si possono ottenere risultati stupefacenti.

Spettro 300Vpp

Il grafico di banda passante, sinceramente non mi soddisfa molto e penso la colpa sia dell’opamp, appena avrò tempo faccio un’upgrade e ripubblico i risultati…

Il comportamento con le onde triangolari e quadre è eccellente.

Foto del montaggio…

Continue reading...

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.