Controreazione e Smorzamento, esperimenti pratici con il Nobsound 6p3p+6n1

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Approfitto di questa opportunità per ricordare a coloro che sono alla ricerca di amplificatori valvolari a basso costo che è preferibile optare per una di queste scatolette cinesi disponibili sul mercato rispetto a una delle molte soluzioni discutibili e mal costruite offerte da smanettoni di Facebook, hobbisti o individui senza competenza che si trovano in giro.

L’intento di questo articolo

Nel corso degli anni, ho sempre cercato di condividere la mia conoscenza e le mie esperienze riguardo alla costruzione di amplificatori, trasformatori e tutto ciò che riguarda questo ambito. Ho spesso assunto un atteggiamento critico nei confronti di certe pratiche diffuse. Tuttavia, devo ammettere che essendo coinvolto in questo settore, un lettore esterno potrebbe pensare che io cerchi solo di promuovere le mie idee personali. Nel corso del tempo, ho cercato di diffondere la verità riguardo alla controreazione, che erroneamente viene considerata da molti come causa di un cattivo suono, di sventure, catastrofi e terremoti. Allo stesso tempo, ho sottolineato l’importanza di avere un’amplificazione con un fattore di smorzamento minimo per ottenere un’esperienza di ascolto soddisfacente e priva di fastidiose basse frequenze.

Nel corso delle mie ricerche, mi sono imbattuto in pagine web o podcast di altre persone che cercavano di smentire le mie tesi, forse come reazione ai dubbi che suscitavo nelle persone che leggevano i miei testi. È risaputo che è più facile convincere le persone attraverso argomentazioni superficiali piuttosto che con un’analisi approfondita. Naturalmente, i commercianti e i televenditori che cavalcano l’onda della credulità popolare hanno tutto l’interesse a sostenere che l’approccio “zero feedback” sia sempre la scelta migliore assoluta, senza alcun dubbio. Inoltre, affermano che lo smorzamento non è così importante, che i bassi fastidiosi sono solo una farsa e che basta avere una cassa costruita in un certo modo per risolvere il problema. Non a caso, offrono anche le casse apposite, spesso a prezzi esorbitanti. Fondamentalmente, ti vendono prima la malattia e poi la cura. Queste casse con specifiche particolari sono una minoranza e in alcuni casi potrebbero anche limitare la varietà di generi musicali che si possono ascoltare. Tuttavia, affermano che non è possibile ottenere un’esperienza d’ascolto di alto livello con un amplificatore che utilizza un po’ di controreazione e una cassa più comune e facilmente reperibile. Ovviamente, sosterranno che ciò non è possibile.

Alcuni sono arrivati persino a definire i miei trasformatori, che sono di dimensioni maggiori e più costosi, come prodotti superflui, mentre promuovevano prodotti economici e di scarsa qualità, sostenendo che avrebbero offerto risultati migliori a un sesto del prezzo. È importante mantenere uno spirito critico e non farsi influenzare da chi promuove idee estremiste senza una base solida. È necessario valutare attentamente le informazioni e fare scelte ponderate che soddisfino le proprie esigenze personali e le preferenze sonore.

È comprensibile che, di fronte a opinioni contrastanti, chi legge si trovi in una situazione di incertezza. Spesso, le persone non hanno la possibilità di confrontare direttamente due soluzioni e metterle alla prova in un’esperienza d’ascolto. Ciò rende difficile stabilire chi abbia ragione o quale approccio sia effettivamente migliore. In un campo come quello degli amplificatori valvolari, in cui le preferenze sonore possono variare notevolmente da individuo a individuo, non esiste una risposta universale. Ciò che può piacere a una persona potrebbe non piacere a un’altra, e viceversa. Inoltre, ci sono molti fattori che influenzano l’esperienza d’ascolto, come le caratteristiche dell’ambiente di ascolto, le preferenze personali e la combinazione con altri componenti audio. Anche se può essere frustrante non avere una risposta definitiva, l’importante è avere un approccio aperto e curioso verso le diverse opinioni e considerare attentamente le proprie esigenze, preferenze e budget. Alla fine, la scelta di un amplificatore valvolare dovrebbe essere basata su ciò che soddisfa le proprie aspettative e offre un’esperienza d’ascolto appagante.

Purtroppo, l’ascolto di qualcosa che suona bene non sempre garantisce di avere il massimo della qualità sonora. È possibile che, se non si è mai avuto l’opportunità di ascoltare qualcosa di superiore, ci si accontenti di ciò che si ha, ritenendolo eccellente. Tuttavia, potrebbe accadere che un giorno si incontri un sistema audio di qualità superiore, e solo in quel momento ci si renderà conto di non aver mai veramente ascoltato bene prima d’ora.

Questo può essere paragonato all’esperienza di un mio cliente, che, dopo anni di ascolto di un vinile dei Beatles, un giorno ha avuto la fortuna di ascoltarlo in un sistema audio di qualità superiore. In quell’occasione, è stato in grado di cogliere dettagli e sfumature del suono che non aveva mai notato prima, nonostante avesse posseduto diversi amplificatori di marche prestigiose e costose. Questo dimostra che ci sono livelli di qualità sonora che possono essere raggiunti solo con apparecchiature audio di alto livello. Purtroppo, alcuni commercianti e venditori nel settore audio mirano a mantenere i consumatori insoddisfatti per spingere continui cambi di apparecchiatura. Questo circolo vizioso è radicato nella mente di alcuni audiofili, che mettono persino il valore di rivendita di un amplificatore al di sopra delle sue prestazioni sonore effettive. Scegliere un amplificatore solo in base al suo valore di rivendita piuttosto che alla sua qualità sonora è un approccio sbagliato. Ho osservato persone che si sono liberate di amplificatori di alta qualità solo per sostituirli con apparecchi che hanno un impatto sonoro orribile, ma che per qualche motivo sono considerati “ottimi” dalla stampa. Personalmente, ritengo che tali individui non abbiano una vera comprensione dell’audio di alta qualità e probabilmente non sarebbero in grado di distinguere il suono di un amplificatore di pregio da quello di un semplice citofono. È importante cercare l’esperienza di ascolto personale, fare ricerche, confrontare diverse opzioni e, se possibile, affidarsi a professionisti del settore che abbiano una conoscenza approfondita e imparziale. In tal modo, si può fare una scelta consapevole e trovare un amplificatore che offra una vera e appagante esperienza d’ascolto, superando le influenze commerciali e le tendenze superficiali del mercato audio.

È un peccato che alcune persone acquistino apparecchiature audio semplicemente perché hanno soldi da spendere e vogliono ostentare il proprio status agli amici. Spesso, ciò che viene sponsorizzato come “suona bene, bene, bene” potrebbe non corrispondere alla realtà. È comprensibile che chi vende tali prodotti non ammetterebbe mai apertamente che un certo articolo non suona come promesso. Purtroppo, esistono molti apparecchi costosi di marche prestigiose che non offrono una qualità sonora eccezionale. Allo stesso tempo, ci sono prodotti più economici o di marche meno conosciute che invece possono suonare molto bene.

Vorrei essere onesto e permettere alle persone di fare le proprie valutazioni. Ho preparato questo articolo dedicato agli autocostruttori come un gioco, un simpatico esperimento didattico che però offre un suono discreto. Prendetelo come un’opportunità per sperimentare e divertirvi, sapendo che il risultato finale suonerà in modo soddisfacente. Ma attenzione, non voglio promettere il suono perfetto perché non sarebbe realistico. L’importante è che sia un’esperienza positiva e che possiate apprezzare il risultato del vostro lavoro.

L’obiettivo è sempre quello di offrire una prospettiva aperta e onesta sul mondo dell’audio, consentendo a ciascuno di scoprire e apprezzare il suono in base alle proprie preferenze e possibilità.

Il Nobsound 6p3p + 6n1

La base di questo esperimento è un piccolo amplificatore cinese, praticamente senza un vero nome, che si può comprare su vari siti di shopping online sia già costruito che in scatola di montaggio sia a marchio Nobsound che sotto altri nomi o addirittura senza marchio, lo riconoscete dalla foto. Probabilmente una delle cose più economiche che si possano trovare in giro.

Questo è lo schema elettrico originale:

I trasformatori originali dell’amplificatore purtroppo sono da 3500ohm e non sono adatti all’uso con una 6L6GB (equivalente) a banco ottenevo una potenza di 3,5watt con un tasso di distorsione piuttosto importante (tipouna semionda si e metà dell’altra no). Ho smontato i trasformatori originali e invece di sostituirli con qualcosa di completamente nuovo fatto alla mia maniera (non potevo nemmeno perchè non c’era spazio per mettere trasformatori più grossi) ho deciso di riavvolgere i suoi trasformatori sullo stesso rocchetto con lamierini della stessa dimensione (però ho messo lamierini GO al posto dei suoi che erano semplici ferro silicio). Li ho riavvolti con un’impedenza di 4500ohm, impedenza corretta per la 6L6GB in SE e con un’altro chiaro intento.

In diversi articoli ho sempre sottolineato come abbia osservato che in diversi amplificatori zerofeedback anche di marche prestigiose si “barasse” inserendo trasformatori d’uscita con induttanze primarie scarse o con i nuclei a ridosso della saturazione allo scopo di mascherare gli effetti peggiori dell’assenza di controreazione ossia i famosi bassi gonfi, d’altronde è ovvio che se fai un circuito zero feedback e di far controrezione non ne vuoi sapere sti bassi che spanciano o te li tieni o in qualche modo li tiri via… o filtrando l’ingresso dell’amplificatore o tagliando il trasformatore d’uscita oppure usando una cassa che è tagliata lei stessa (vedi monovia, casse aperte etc… che sono carenti sulle basse frequenze per loro natura).

Ecco lo schema, clicca sora per ingrandire, o clicca qui per scaricare ad alta definizione

Come si può vedere ho previsto un’interuttore per poter scollegare il segnale di NFB. Ho sostituito la 6N1 con una ECC83, mi era necessario per poter ottenere abbastanza smorzamento mantenendo il finale facilmente pilotabile e ho sostituito anche la raddrizzatrice 5Z4 con una GZ34, necessaria per recuperare tensione utile dal trasformatore cinese che si siedeva più del dovuto.

Nota: queste schema è pensato per montare valvole 6L6 / 6L6G / 6L6GA / 6L6GB / 5881 oltre alle 6p3p, sono escluse le 6L6GC e le 6N3C-e perchè richiedono una tensione di schermo superiore, risolvibile modificando il valore della resistenza da 12k con una di valore inferiore fino a ritrovare il bias desiderato senza cambiare altri componenti (non indico il valore perchè la corrente a riposo delle griglie schermo è sempre molto impreveidibile e spesso non rispecchia i datasheet). Ora le fasi di montaggio:

Per chi volesse sapere in che modo sono riuscito a saldare a stagno sull’acciaio inox può guardare questo video su youtube https://youtu.be/SHxo5tcNNMg l’unica differenza è che io invece di preparare la soluzione ho usato del cloruro ferrico già pronto, ma la procedura è la medesima. Senza questo trattamento galvanico in mi sono aiutato col mio alimentatore modificato è impossibile stagnare sull’inox. Ovviamente serve anche uno stagnatore a cacciavite da 150watt.

Ora passiamo alle strumentali di rito. Ora ci tengo a sottolineare che qualcuno va affermando che a zero feedback da zero alla massima potenza la distorsione THD vada aumentanto progressivamente mentre in un circuito retroazionato a volume molto basso si abbia una distorsione maggiore rispetto ad un volume medio dove diminuisce e che poi questa distorsione aumenti nuovamente a ridosso della massima potenza (comportamento che appare più simile a quello che potrebbe essere un finale in classe B che a quello che potrebbe avere un single ended) e che quindi se uno vuole ascoltare a volume basso il circuito retroazionato sia totalmente sconsigliato perchè il circuito retroazionato in modo assoluto (secondo lui) a basso volume distorce di più di uno zero feedback. Vediamo la THD sia a zero feedback che con la controreazione inserita a vari passi di potenza, da 0,1watt fino a poco prima del clipping a confronto.

Con controreazione inserita Zero Feedback
0,1watt RMS – (0,18%) 0,1watt RMS – 0,85%
0,5Watt RMS – 0,47% 0,5Watt RMS – 2,45%
1Watt RMS – 0,73% 1Watt RMS – 3,6%
3Watt RMS – 1,31% 3Watt RMS – 6,2%
Proco prima del clipping (5watt) – 2,35% Proco prima del clipping (4watt) – 8,4%

Ecco si può vedere che il tasso di distorsione sia progressivo da un minimo ad un massimo in entrambe gli scenari e che la distorsione zero feedback sia sempre maggiore di quella a circuito retroazionato anche alla minima potenza misurata. Ovviamente i soliti diranno che sono io che non sono capace, che il circuito e i trasformatori miei non sono fatti nel modo giusto che i miei trumenti di misura non sono belli e costosi come quelli di altri etc etc… lo schema è qui potete farvelo per conto vostro, i trasformatori posso avvolgerveli io o potete chiedere pure a qualcun’altro, tanto è un 22×30 primario 4500ohm secondario 4/8ohm, senza pretese.

La potenza massima del circuito retroazionato è di 6 watt, fino a 5 prima di iniziare e distorcere in modo brutto. Lo smorzamento è di fattore 0,3 zero feedback e fattore 9 con feedback inserito. La banda passante a zero feedback è 40hz/40khz -1db (attenzione il trasformatore è stato fatto apposta che in basso fosse tagliato, ed è qualcosa di inevitabile con un nucleo così piccolo) mentre con la controreazione inserita è 10Hz -0,6db / 40khz -1db, vediamo i grafici a confronto poi alcuni bonus…

Banda passante con controreazione (carico resistivo) Banda passante zero feedback (carico resistivo)
Banda passante con controreazione (carico reattivo) DF = 9 Banda passante zero feedback (carico reattivo) DF = 0,3

Adesso i bonus: Mi sono reso conto che molti lettori non capisco veramente cosa significano i grafici sul carico reattivo, intanto vi rimando all’articolo sulla costruzione del carico reattivo, e in generale nessuno ha idea di cosa comporti veramente un basso smorzamento a parte le descrizioni del diffusore che sospinto continua per la sua strada invece di seguire il segnale. Tutti parlano di distorsione armonica e di armoniche e nessuno si preoccupa appunto di quello che fa un finale con basso smorzamento mentre pilota i suoi diffusori, quindi ho fatto 2 filmati del quadrante dell’oscilloscopio, con l’amplificatore collegato a una cassa iniettando segnale nell’amplificatore con il generatore di funzioni.

Attenzione! nei video seguenti sono registrati dei toni sinusoidali fissi, abbassate il volume al minimo sopratutto se state usando delle cuffie perchè questi suoni potrebbero farvi male o danneggiare le vostre cuffie, casse del telefono, casse del computer. Questo audio resta necessario per la corretta compresione del fenomeno in esame. Non mi assumo nessuna responsabilità in merito a danni alle vostre orecchie o ai vostri apparati audio.

Partiamo dalla situazione Zero Feedback, sull’oscilloscopio sono rappresentate 2 tracce, quella bassa è quella del generatore di funzioni, mentre quella in alto è il segnale che appare sui morsetti dell’altoparlante…

Come si vede CHIARAMENTE mentre l’ampiezza della traccia in basso (generatore di segnali) resta sempre invariata quella che esce dall’amplificatore varia di ampiezza al variare della frequenza, quasi come se ci fosse un controllo dei toni nell’amplificatore, solo che a decidere questi punti di minima e di massima sono le caratteristiche del diffusore, quello che si vede nei grafici che pubblico su carico reattivo non è altro che l’andamento di questo fenomeno. Quindi chiedo a tutti quelli che sanno solo parlare di armoniche… questa non è una distorsione armonica, ma resta comunque una distorsione, come la mettiamo? Adesso vediamo cosa capita nella stessa situazione ma con la controreazione inserita, tasso di smorzamento 9.

In questa situazione si vede invece che l’ampiezza in uscita dall’amplificatore ha degli scostamenti veramente minimi. Come detto anche da altre parti io reputo un tasso di smorzamento di 5 ottimale per amplificatori di piccola potenza (single ended in genere) e in generale si può arrivare a un tasso di 10 su apparecchi con maggiore potenza. Oltre un fattore 10 è inutile e insensato e si rischia di far suonare male l’amplificatore perchè troppo retroazionato.

Proseguiamo con i bonus, ascoltiamo ad orecchio che differenza di suono c’è tra il circuito retroazionato e quello zero feedback… Cosa ho fatto qui? ho collegato un’attenuatore ai morsetti delle mie casse e sono entrato nel “line in” di un vecchio computer portatile che normalmente uso per pilotare un incisore laser. Mi perdonerete la qualità della registrazione con sottofondo di disturbi derivati dalla scheda di detto portatile vecchio di 9 anni e pagato 40€, nonstante la qualità della registrazione non sia il massimo sono abbastanza comprensibili le differenze sonore tra i 2 modi di funzionamento.

Tengo a precisare che una dimostrazione ottimale avrebbe voluto che usassi un microfono binaurale in modo che venisse registrata anche la componente distorsiva dovuta alla fisicità del diffusore e non solo quella elettrica. Premetto poi che il fatto di aver usato trasformatori con un piccolo nucleo calcolati con una modesta induttanza primaria ha fatto si che su questo amplificatore non emergessero bassi sbrodolanti e gonfi, nemmeno a zero feedback.

Per cominciare mi sono procurato una traccia audio Royalty-free intitolata “At First Sight – FiftySounds” scaricata dal sito epidemicsound.com e potete ascoltare qui il file originale, mi raccomando ora dovete ascoltare assolutamente in cuffia.

Ho riprodotto la traccia dal mio media center, collegato a questo nobsound e registrato il segnale sulle boccole delle casse, prima a zero feedback poi con la controreazione inserita. Dopo aiutandomi con un software audio (audacity) ho sovrapposto una parte della registrazione originale con la stessa parte di quella passata attraverso l’amplificatore e con la funzione “solo” del software passo più volte da una all’altra mentre avviene la riproduzione in modo che possiate sentire con le vostre orecchie le differenze in tempo reale, iniziamo con il confronto tra la traccia audio originale e l’uscita dell’amplificatore a zero feedback.

ps: gli utenti Apple potrebbero non riuscire a sentire l’audio di questi video, come non sentono l’audio di tutti i video presenti nel mio sito, perchè Apple vuole essere differente e infatti l’audio dei miei video lo sentono tutti quelli che usano Windows, Linux e Android ma non quelli che usano Apple, perchè non lo so, ma immagino che Apple non abbia un banale codec lame-mp3 preinstallato come hanno tutti gli altri, se qualcuno sa come risolvere la cosa me lo faccia sapere perchè non ho device Apple (e mai ne vorrò).

La traccia in alto è quella originale, quella in basso è la registrazione su zero feedback, si può sentire bene che la registrazione a zero feedback perde corposità su bassi e brillantezza sugli alti e ha un’esaltazione della gamma media, inoltre è percepibile più nell’ambiente che dalla “registrazione elettrica del segnale” la riproduzione zero feedback è più sporca. Ora passiamo alla registrazione con la controreazione inserita dove tutti gli scettici che credono alle fandonie che raccontano in giro si aspettano un suona brutto, sferragliante, suono di vetri rotti, unghie sulla lavagna, lo stridio della forchetta nel piatto…

Come prima in alto è la traccia audio originale, in basso la registrazione del segnale passato attraverso l’amplificatore questa volta con la controreazione inserita. Ecco a voi finalmente una volta per tutta la dimostrazione che l’uso corretto della controreazione non procura danni al segnale al contrario della versione zerofeedback CHE SI SENTE PEGGIO e chi dice di preferire lo zero feedback È PERCHÈ CERCA DISTORSIONE, la registazione con la controreazione inserita è quasi totalmente irriconoscibile rispetto il file audio originale se non fosse appunto per il disturbo di fondo e una leggere brillantezza in meno (che c’era anche a zero feedback) dovuta alla scheda sonora integrata e assolutamente non professionale del computerino portatile di fortuna che ho usato.

Per completare lascio il download delle 2 registrazioni integrali, in futuro se avrò modo di ripetere esperimenti simili con strumentazione più seria (vedi microfono binaurale state certi che lo farò).

Clicca qui per scaricare lo zip con i 2 file in formato flac

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Una risposta a Controreazione e Smorzamento, esperimenti pratici con il Nobsound 6p3p+6n1

  • Questo è il mio amplificatore che Stefano ha sapientemente sistemato per me! Ho comprato questo ampli della nobsound in kit da assemblare per avvicinarmi al mondo delle valvole, e dopo un attento assemblaggio mi sembrava andasse bene ma mancava sempre qualcosa che mi facesse entusiasmare. Ho cominciato a cambiar valvole, condensatori , pot, connettori ed a correggere lo schema elettrico con vari trovati qua e la sui forum. Mi sembrava che ad ogni modifica qualcosa migliorasse, ma forse era solo frutto dell’ auto convincimento. Finchè sono capitato sul sito di SB Lab ed ho contattato Stefano che gentilmente mi ha aiutato a fare prove elettriche varie e dato suggerimenti, ma subito mi ha detto che il problema dell ampli erano i trasformatori di uscita, di impedenza sbagliati e poco performanti. Così mi sono deciso e ho portato il mio ampli nel suo laboratorio e credetemi se vi dico che dopo questo lavoro che ha eseguito il mio ampli suona come non avevo mai sentito!! Mi sono reso conto che tutto quello che avevo fatto in precedenza per migliorare il suono è stata una gran perdita di tempo e denaro. Affidatevi ad un esperto come lui, non buttate soldi in inutili cambiamenti di componenti Nos e pregiati, tanto non serve a nulla se tutto lo schema è sbagliato, ve lo dico con esperienza fatta sulle mie tasche! Grazie Stefano, ora mi godo il mio ampli e la musica!!

  • Avevo seguito vari consigli che mi avevano dato persone su facebook cambiando valvole con delle nos e cambiando condensatori, mi dicevano che sarebbe migliorato tantissimo ma alla fine non mi ha mai convinto, leggeri cambiamenti di tonalità ma non era mai troppo lontano dall’originale. Poi ho comprato lo schema premium e i trasformatori sb lab per modificare il mio amplificatorino , il risultato è sorprendente!!!! non è più lui, non ho mai sentito un suono così limpido e equilibrato davvero pazzesco e distnate anni luce, mi sono reso conto che le prime modifiche che ho fatto all inizio sono state una perdita di tempo e di soldi, suona meglio dell’amplificatore di marca con le 300B da migliaia di € del mio amico. Datemi retta seguite i consigli di stefano perchè valgono oro, i suoi trasformatori sembrano costosi rispetto ad altri rivenditori ma valgono quello che costano!!!!

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OTL 6080 – DAC + Amplificatore Cuffie + Preamplificatore / Bonus: Update 6BX7-6BL7

Come sappiamo i produttori di impresentabili sono sempre al lavoro, sfornando castronerie una dietro all’altra e propinandole a ignorari compratori. Questa è la volta di un OTL cuffie che usa valvole 6080 e ECC88 in SRPP di cui si può osservare una foto del garbuglio qui sotto…

Impresentabile...

Evidentemente ne ha messi in giro un pò e più di una persona negli ultimi mesi mi ha chiesto come sistemarli… Qualcuno ha riferito di rumori e fruscii e dopo averlo aperto per vedere cosa non faceva contatto si è spaventato quando ha visto com’era fatto dentro. Un’altro ancora ha detto di averci bruciato sopra delle cuffie Beyerdynamic… Ma scusate però spendete tanti soldi per una cuffia e poi comprate un’apparecchio da un cantinaro? Non dovete dare peso a quello che molti scrivono sui social, dicono bravo, bello, buono… ma dovete tenere presente che spesso, se non sempre, sono pareri personali di persone che capiscono ben poco della materia di cui parlano facendosi passare per esperti ripetendo parole che spesso non capiscono nemmeno… Non perchè non ci siano persone che siano competenti, ma perchè le persone compententi il più delle volte hanno abbandonato quei luoghi o si sono stancate di invischiarsi in quei discorsi con quelle persone.

Fatto sta che qualcuno ha estratto lo schema elettrico dal garbuglio e me lo ha mandato chiedendomi come migliorarlo senza buttare tutto. Voglio solo citare l’ilarità dello schema elettrico dove c’era un SRPP con la ECC88 cui il condensatore di disaccoppiamento della sua alimentazione era da 68uF, le resistenze di catodo dei triodi erano da 680ohm, le gridstop degli stessi da 6k8 e la resistenza di ancoraggio posta dopo il condensatore di disaccoppiamento (quindi il carico dell’SRPP) da 680k… Dal manuale: “fare uno schema elettrico e decidere il valore dei componenti tirando i numeri della tombola”… Peccato ancora uno ed era una cinquina 🙄

In questo articolo tratterò l’argomento OTL cuffie con la valvola 6080 nel suo insieme partendo dal più vecchio e diffuso schema dove la 6080 è collegata ad inseguitore catodico ed è pilotata dal triodo di una ECC88. Questo schema è stato proposto da più parti in diverse varianti ma è noto per non avere grandi capacità di pilotaggio in quanto non è abbastanza bassa l’impedenza di una valvola connessa ad inseguitore catodico (nemmeno se si mettono entrambe i triodi della 6080 in parallelo). Questo circuito quindi si dice sia adatto a pilotare cuffie dai 100ohm in su. In realtà comincia ad essere circa accettabile con cuffie da 250ohm… Per comodità comparativa ho portato i circuiti delle simulazioni qui sotto tutti ad un livello di uscita di circa 12Vpp sul carico. Nella prima immagine lo si vede su 250ohm andare abbastanza bene anche se comunque c’è un bel treno di armoniche…

Scendiamo a 100ohm, comincia ad essere evidente lo schiacciamento della semionda negativa…

Arriviamo al caso peggiore con un carico di 32ohm… Lo screenshot è inequivocabile.

Passiamo ora all’SRPP, prima di tutto è bene informare che un circuito costituito da 2 SRPP, prima l’SRPP tombolaro con la ECC88 e poi l’SRPP con le 6080 guadagna troppo. Nel circuito precedente il follower era appunto un follower, quindi a guadagno unitario e l’unico guadagno in tensione era dato dallo stadio con la ECC88. In questo circuito invece anche le finali guadagnano e per quanto possano guadagnare poco si moltiplica per il guadagno dello stadio con la ECC88, quindi troppo gain… ascolti una brano basso, alzi il volume un pochino, poi parte una traccia registata forte e dici addio a 1300€ di cuffie e stai 2 ore con un tinnito, anche in vece del fatto che il circuito era totalmente privo di protezioni al punto che se lo accendevi con le cuffie inserite il condensatore di accoppiamento si caricava attraverso di esse, una goduria! Problemi di progettazione a parte il concetto dell’SRPP migliora la situazione rispetto quella del follower, vediamo subito come si comporta l’SRPP di 6080 su il carico più ostico da 32ohm:

Meglio dell’altro sicuramente, ma comunque sempre un misero risultato se si vogliono usare cuffie a bassa impedenza, con cuffie di impedenza superiore il risultato è ovviamente migliore ma sempre tutto in proporzione. Ci tengo poi a far presente che nel grafico sopra, circa 12Vpp su 32ohm, sono una potenza erogata di circa 500milliwat, anche troppi visto che il più delle cuffie non regge che 100mW. Ma a questi 500mW la distorsione è già tanta e resta da chiedersi come facciano i personaggi che montano questi marchingegni a dire che possano erogare quasi 2 watt… tombola? Oppure portanto il circuito talmente in saturazione da uscire con pure onde quadre, l’importante che lo strumento segni quella potenza perchè non gli si possa dire che stanno raccontando balle. Che poi quei 2 watt siano inutili come segnale sonoro e vadano bene al limite per accendere una piccola lampadina per tenerti compagnia la notte è un’altro discorso.

Come migliorare l’SRPP quindi? bhe nel progetto plutone ero già giunto alla soluzione anni fà. Nel plutone ci sono 2 valvole 6CL6 in un SRPP, ma la valvola bassa è connessa a pentodo (quindi resistenza interna altissima), mentre quella alta a triodo (resistenza interna molto bassa), in questa configurazione circuitale l’impedenza dell’SRPP cala drasticamente rispetto allo stesso circuito realizzato con 2 triodi, tanto che bastano 2 valvolette da 7watt di dissipazione come le 6CL6 per fare le scarpe, senza problemi, a una 6080 che può gestire il doppio della dissipazione e il quadruplo della corrente. Ma qui sono costretto a usare una 6080 per forza. Una soluzione circuitale è sicuramente l’aikido follower, in questo tipo di circuito il triodo basso lavora in opposizione rispetto quello alto, aumentando quindi moltissimo la resistenza interna del triodo basso, ma la via non era praticabile per via delle limitazioni imposte dal progetto di partenza che usava due 6080 e due ECC88 per canale e relativo trasformatore di alimentazione recuperabile dall’impresentabile, inoltre la ECC88 guadagnava troppo, c’era sempre troppo gain, la resistenza sull’anodo alto del follower scaldava e faceva perdere troppa tensione utile, insomma un casino. Alla fine sono arrivato autonomamente ad un circuito molto simile per concetto all’ MJ OTL di Kadou Teppei. La mia versione del circuito risulta molto semplificata e pulita dai franzoli, non necessita di alimentazione duale e conserva il condensatore d’uscita. Il triodo alto (inseguitore) lavora praticamente a corrente costante in quanto la resistenza dinamica del triodo basso varia in modo da annullare quella del carico (similmente all’aikido follower) e da ciò derivano tassi di distorsione veramente bassi anche sui carichi più impegnativi. La ECC88 lavora in configurazione bilanciata più qualche altra chicca che non spiego per non svelare troppo del circuito a quelli che passando di qui vorrebbero rubarmi le idee senza spendere niente (a dire il vero qualcuno ha già provato a copiarmi facendo un circuito con un’orrendo sfasatore catodyna/williamson… non riesco a pensare a niente di peggio di un circuito del genere dove i 2 segnali non restano nemmeno in fase al variare della frequenza). Come nel plutone ho appicato un piccolo tasso di retroazione per evitare sbilanciamenti dei canali dovuti all’usura delle valvole e per evitare di aver bisogno di regolazioni da fare a orecchia. In fine ovviamente ho introdotto nel circuito 2 protezioni per impedire che regolazioni errate del volume possano far danni alle cuffie. Nel grafico qui sotto vediamo come si comporta il mio circuito sul carico da 32ohm, sempre 12Vpp, sempre 500mW…

Tassi di distorsione veramente prossimi a zero, per altro il circuito continua a erogare quel mezzo watt anche su 8ohm e con una distorsione inferiore a quella dell’SRPP di partenza su 32ohm…

Con questo circuito penso di assere giunto a un capolinea oltre il quale non è possibile migliorare ancora, penso soddisferò coloro che hanno gettato soldi in garbugli annodati, su cui dovranno lavorare (un bel pò visto che andranno ricablati al 100%) ma potranno sistemare il loro amplificatorino da cuffie invece di gettarlo via come fanno altri. Oppure se qualcuno è interessato a realizzare il progetto da zero potrò fornire anche il trasformatore di alimentazione e l’induttanza necessari al suo montaggio. Qui sotto lo schema premium:

Lavoro di ricostruzione

Ho potuto fare un paio di foto e dare una misurata a uno degli apparecchi ricostruiti. È stato aggiunto un DAC e tramite un selettore è possibile attivare l’audio in ingresso dal DAC oppure da un’ingresso esterno su boccola RCA. Inoltre è presente un’uscita linea che si attiva quando vengono disinserite le cuffie in questo modo è possibile utilizzare l’amplificatore cuffie anche come preamplificatore + DAC in abbinamento ad un finale di potenza.

Dati strumentali:
Banda passante su 100ohm: 20hz -0,2db / 37khz -1db (limitato volutamente dal circuito tramite gridstop sulla valvola di ingresso più compensazione). Rotazioni di fase piuttosto ridotte, vedi grafico.

Distorsione THD a 5Vpp su 100ohm: 0,69%

Quadra a 1khz

Triangolare 1khz

Triangolare a 10khz

Le foto della modifica eseguita da andrea (il commento è sotto)


Bonus: Update 6BX7 / 6BL7

In questi mesi i miei clienti si sono resi conto che le 6080 e tutte le varie similari 6AS7, 5998 etc… Scaldano come reattori nucleari, è praticamente come avere le cuffie collegate a un tostapane. Oltre a questo più di una persona ha avuto magagne durante il tube rolling. Alcune valvole sono veramente fuori specifica, non aderiscono al datasheet. Si sono trovati la corrente di bias completamente sballata che ha cotto le resistenze catodiche e fatto scoppiare i condensatori elettrolitici. Stessa cosa è capitata col cliente che ha voluto costruire il Triodino 2, nonostante la RK fosse calcolata sulla base delle curve del datasheet per 90mA alla fine si avevano 150mA di bias, oppure variazioni da freddo a caldo di oltre 100mA. In realtà io lo sapevo che queste valvole sono rognose, ho avuto esperienza simili con le 6C33, speravo che le 6080 fossero più stabili ma così non è. Le reputo valvole non adatte ad uso audio. E in realtà non sono valvole per uso audio, erano nate come regolatrici di tensione. O in ogni modo dopo queste esperienza direi in maniera definitiva che l’unico modo di usarle in audio è con un bias fisso servo controllato, e dico proprio servo controllato, perchè come per le 6C33 non puoi fare un bias fisso e basta perchè poi devi stare sempre li ogni 5 minuti a ritoccare la corrente di bias per circa 1 ora finchè le valvole non sono ben calde. Poi lo spegni, si raffreddano e quando lo riaccendi devi ricominciare un’altra volta.

Ma sapete i forum e i social sono pieni di gente che monta OTL e non si accorge nemmeno di avere la corrente continua nelle casse, ascolta il pastone che esce e dice guarda come si sente bene, quindi il dogma che siano buone valvole viene ripetuto a pappagallo ancora e ancora e ancora e questo ha più valore della realtà. Poi c’è quello che ha avuto fortuna a trovarne alcune stabili, oppure le ha selezionate da un grosso numero e pagate un rene, ma queste esperienza per mè sono prive di valore, i progetti devono essere replicabili con ciò che si trova normalmente. Questi personaggi che spendono capitali si inalberano dicendo che poi le hanno pagate tanto e sono ripagati da una qualità superiore, ma pure questa è una fregnaccia, avete pagato tanto per far funzionare in modo accettabile un circuito indecente e non sentite meglio (probabilmente peggio) di chi si gode un circuito concepito meglio e che non ha tutti quei problemi di stabilità o pretese di componenti super selezionati.

Ripercorrendo la storia di questo progetto che parte da un goffissimo inseguitore catodico con la 6080 che stenta a pilotare cuffie superiori i 100ohm di impedenza. Si partiva appunto da un circuito ridicolo e con un’efficenza pari al niente, praticamente un generatore da calore, qualcosa sopra il quale al massimo potevi mettere una graticola per scaldarti una pizzetta. Passando poi per l’interpretazione SRPP goliardica di un cantinaro fino al mio circuito MJ OTL che riesce ad erogare mezzo watt indistorto anche sopra un carico di 8ohm quando poi alla fine bastano 20/30milliwatt su cuffie da 32ohm a salire, ecco che la 6080 diventa il classico bazooka per uccidere le mosche. Più volte un cliente lamentava del troppo calore emanato dalle 6080, dallo schassis che diventava un fornetto e condensatori elettrolitici al suo interno che facevano come i popcorn. Più volte ho indicato l’uso della 6BX7 o la 6BL7 in sostituzione della 6080 dovendo cambiare solamente il valore di una resistenza nel circuito ma c’era sempre il timore che poi non avrebbe suonato più bene perchè la 6080 è sulla bocca di tutti e le 6BX7 nessuno sa cosa sono. Alla fine dopo l’ennesimo guasto causato dal caldo sono riuscito a convincere la persona…

Di cui riporto il commento che è poi qui sotto:

Ancora un grossissimo grazie a Stefano ed alla sua esperienza per avermi consigliato la sostituzione delle valvole finali del mio OTL,stanco del caldo che sviluppavano queste valvole e nell ultimo periodo anche di sostituzioni varie fra condensatori e resistenze cucinati,mi consigliava di montare delle 6BX7/6BL7.Al momento riluttante al cambio,montavo delle Tung-sol 6080wa dal suono molto caldo e piacevole diciamo che le chiamano “Holy Grail” delle 6080,naturalmente dopo le 6080WB Bendix,introvabili e costosissime.
E invece sapete cosa ? Le 6BL7-GT montate della Sylavania NOS mi hanno stupito,si sentono quasi meglio delle 6080,suono caldo,piacevole,medi e alti non troppo fastidiosi,e soprattutto scaldano 1/3 rispetto alle valvole di prima…..beh che dire……al prossimo ampli !

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4 risposte a OTL 6080 – DAC + Amplificatore Cuffie + Preamplificatore / Bonus: Update 6BX7-6BL7

  • Ancora un grossissimo grazie a Stefano ed alla sua esperienza per avermi consigliato la sostituzione delle valvole finali del mio OTL,stanco del caldo che sviluppavano queste valvole e nell ultimo periodo anche di sostituzioni varie fra condensatori e resistenze cucinati,mi consigliava di montare delle 6BX7/6BL7.Al momento riluttante al cambio,montavo delle Tung-sol 6080wa dal suono molto caldo e piacevole diciamo che le chiamano “Holy Grail” delle 6080,naturalmente dopo le 6080WB Bendix,introvabili e costosissime.
    E invece sapete cosa ? Le 6BL7-GT montate della Sylavania NOS mi hanno stupito,si sentono quasi meglio delle 6080,suono caldo,piacevole,medi e alti non troppo fastidiosi,e soprattutto scaldano 1/3 rispetto alle valvole di prima…..beh che dire……al prossimo ampli !

  • Stefano, navigando in Internet per trovare una soluzione all’amplificatore OTL che avevo acquistato tempo fa e che oltre ai disturbi a basso volume che sentivo, aprendolo mi ha fatto rabbrividire e dato che sono capace di tenere in mano un saldatore ho iniziato a cercare un modo per sistemarlo. Dapprima ho ricavato lo schema elettrico e poi ho cercato qualcosa di migliore, a forza di navigare mi sono imbattuto nel tuo sito. Ho apprezzato i tuoi lavori, le tue spiegazioni molto dettagliate completate dai grafici di misura. Poi mi sono deciso di contattarti per acquistare lo schema premium. Dopo avere messo in pratica lo schema e con i tuoi consigli ho realizzato il nuovo amplificatore OTL, del vecchio rimangono solamente il trasformatore di alimentazione e l’induttanza di filtro per l’anodica. Che dire non ci sono rumori, ronzii o soffi di sottofondo, ma sopratutto la dinamica è molto più estesa sulle frequenze medio alte, che per me sono la parte nobile della musica, sono più piene e dettagliate. Le basse frequenze sono presenti ma non danno fastidio. Ti devo ringraziare per avermi dato la possibilità di rispolverare le mie conoscenze di elettronica ed anche per correggere gli errori che ho fatto durante il montaggio. Al prossimo progetto.

  • Ciao Stefano e’ un po’ che non ci sentiamo,prima che me ne dimentico un’altra volta volevo lasciarti la recensione per il magnifico lavoro eseguito sul mio amplificatore che hai completamente riprogettato elettricamente rendendolo piu’ piacevole all’ascolto…..be’ che dire….ancora un grosso grazie a Stefano Bianchini per il lavoro magistralmente eseguito !!

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SB-Plutone – Amplificatore per cuffie OTL basato su valvole 6CL6 e 12AU7 – Mark 4.2

Un pò di storia di questo progetto: Il Mark 1 è stato realizzato ormai parecchi anni fà seguendo le filosofie basate sul nulla dei guru audiofili, quindi ho realizzato un white follower con le 6CL6, ho usato triodi a riscaldamento diretto (3A4) sull’ingresso e tutto zero feedback alimentato con una valvola raddrizzatrice, esso funzionava ma ben presto sorsero i primi problemi dovuti al match delle valvole che se anche selezionate bene dopo 6 mesi di funzionamento finivano per andare in deriva e i 2 canali si sbilanciavano rendendo l’ascolto ovviamente fastidioso e non godibile.

Nel Mark 2 fu aggiunta la possibilità di bilanciare i canali e furono fatte prove, il bilanciamento ad orecchio diventava irritante perchè con la stereofonia non si capiva mai se fossero bilanciati, o meglio regolavi ma poi non lo era, quindi il bilanciamento fu messo internamente e la regolazione fatta con l’oscilloscopio e il generatore di funzioni per essere certi al 100% che il livello dei 2 canali fosse perfetto ma anche in questo modo si rimandava sempre il problema perchè poi le valvole andavano in deriva dopo mesi o anche 1 anno e comunque se si cambiavano valvole bisognava sempre rifare il bilanciamento con lo strumento, inoltre le valvole a riscaldamento diretto avevano spesso problemi di microfonia e con il cambio di cuffie con altre più sensibili emerse anche un leggero ronzio udibile in sottofondo, quindi nacque il Mark3 dove il circuito fu rivoluzionato, il white follower venne rimpiazzato con un più gestibile SRPP che non necessitava di accoppiamenti DC con la driver, le valvole a riscaldamento diretto 3A4 furono sostituite con delle 6C4 e fu introdotto nel circuito un certo tasso di controreazione per mantenere bilanciati i 2 canali nel tempo, non c’erano più bias e bilanciamenti da regolare e la qualità del suono aveva raggiunto vette veramente elevate, perdurava solo un leggero humm di sottofondo dovuto al raddrizzamento a vuoto non stabilizzato… insomma a inseguire i dogmi audiofili non se ne fa una giusta, ma leggiamo come va il Mark 3, e vediamo come cambia il Mark 4…

Mark 3

Ciao Stefano le prove le ho fatte con la solita corazzata delle mie cuffie dac ecc.

Dire che il Plutone Mark 3 rispetto al Mark 2 è solo migliorato è troppo poco, ti è venuto fuori veramente un fuoriclasse.

Oltre ad aver risolto le menose regolazioni di bias e di bilanciamento che adesso è veramente perfetto senza più pensare se è la traccia o se io sordo da un orecchio ahahhaha, ti segnalo che la riserva di potenza è impressionante rispetto a prima di un buon 1/3 di manopola di volume in più. L’ampli ha una dinamica impressionante anche a volumi importanti non comprime il suono mai…… a fondo scala volume non riesci a tenere le cuffie dal volume che sparano, e quelle che ho tengono veramente le bombe!

Sono riuscito qualche secondo con tracce registrate basse…….. non distorce zero e mantiene dinamica quindi ne ha ancora.  Sto parlando di volumi che se rivolgi in fuori i padiglioni fanno da cassa acustica!!!! A metà volume sei in pratica solo con tracce registrate basse.

Potenza inesauribile….. con Dio Ti Bendica di Pino Daniele noto album registrato molto basso… basta alzare e stiamo parlando di volume ad ore 12 e si ha una pulizia impressionante ad un volume che non ne chiede altro…. ma il bello è che il suono non comprime…. rimane dinamico e non indurisce resto fermo vivo. Difficile da spiegare. Di solito i “guru” dicono che l’ampli è veloce.

Sto ascoltando a spizzichi di qua e di la nella mia libreria e sto sentendo cose mai sentite, tanto per citare qualcosa Pink Floyd – The Dark Side of the Moon – Money che conoscono tutti. Insomma mi succede che all’inizio dopo le famose monete canale dx sx ad un certo punto si sente un uhm leggero in sottofondo!!!! Mi dico è l’ampli che ha una valvola microfonica andata… la miseria!!!! Fermo la traccia scompare e silenzio assoluto. Rimetto il brano e uguale….. morale la traccia è così. Prima che parta il basso probabilmente hanno o acceso l’ampli o messo sotto la traccia di basso che ha questo sottofondo.

Bene questa cosa mi è successo in un sacco di brani dove si riesce a sentire cose solitamente credo considerate tipo micro dettagli….. che però sono diventate macro!!!! Si sentono e pure bene. Non sto parlando di quelle storie leggenda dei violini setosi o mozzarelle filanti!!! e menate varie…. sto parlando di cose oggettive che si sentono e anche bene.

Insomma venuto fuori veramente un “Plutone” praticamente definitivo. Musicalissimo e veramente radiografante veramente su tutto lo spettro dal basso fino all’alto, cosa che auspicavo da un ampli cuffie. (Con il circuito di prima già buono, ma adesso non credo facilmente superabile). Insomma venuto fuori un ampli direi definitivo…. Forse con qualche piccola modifica che mi accennavi che volevi provare a fare.

Beh che altro dire Stefano. BRAVO .
Da un cliente rompi palle come me vale doppio!!!! Ahahhaha D.

Lo stadio di uscita di questo amplificatore è un SRPP con valvole 6CL6 connesse a pentodo nella parte bassa e a triodo nella parte alta, la 6CL6 è molto simile alla EL83 (versione depotenziata della EL84), è una valvola che può dissipare quasi 9 watt, connessa a triodo (con anche la G3 connessa all’anodo) mostra una Ri di 1,8k e un mu di 15, molto lineare. Lo stadio di ingresso che pilota l’SRPP invece è costituto da una valvola 6C4. La 6C4 è un piccolo triodo singolo equivalmente e metà 12AU7, in questo prototipo l’ho usata perchè stavo modificando un circuito precedente, nella eventuale ricostruzione dello stesso circuito utilizzerò direttamente una singola 12AU7/ECC82 al posto della due 6C4.

Nel circuito è presente una leggerissima controreazione che ha lo scopo di bilanciare il livello dei canali, infatti nella versione precedente del circuito, privo di negative feedback, diventa sempre molto problematica la sostituzione delle valvole perchè in cuffia si avverte anche il minimo sbilanciamento dei 2 canali ed ero stato obbligato a inserire dei trimmer per il bilanciamento, che andavano poi ritarati non solo al cambio delle valvole ma anche dopo il primo rodaggio e durante l’invecchiamento della valvole stesse, ed era molto fastidioso. Realizzare un controllo di bilanciamento esterno era possibile (come in certi apparecchi fatti da altri costruttori) ma l’esperienza è che l’utente poi passa tutto il tempo a toccare il bilanciamento insicuro della sua corretta regolazione e tratto in inganno dalla stereofonia dei brani, un bilanciamento va fatto con oscilloscopio e generatore di funzioni per vedere e pareggiare il livello dei canali in modo sicuro (sicuro anche dal punto di vista psicologico dell’utente che non passa più tutto il tempo a girare un pomello ogni volta che nella registrazione c’è uno strumento che non è centrato ma è registrato così).

L’uso leggero di NFB non compromette minimamente la qualità del suono e risolve completamente questi problemi in quanto in questa versione del circuito si possono infilare valvola a caso senza che si producano sbilanciamenti di volume destra/sinistra e senza nessuna taratura da fare.

Il circuito pilota agevolmente cuffie di ogni impedenza da 32ohm fino a 600ohm con volume sostenuto e distorsioni inferiori all’1% questo grazie all’uso di valvole di potenza e non valvole di segnale (6SN7, ECC88), è superiore nel pilotaggio anche al classico follower 6080/6AS7 perchè al contrario di questo circuiti trovabili da google questo è un SRPP assimetrico, ossia la 6CL6 bassa lavora a pentodo (con una Ri estremamente alta) mentre la 6CL6 alta lavora a triodo (con una Ri molto bassa) e ne consegue che vi è una grande disponibilità di corrente trasferibile al carico la dove i follower con la 6080 scaricano tutta la loro potenza su una resistenza e per le cuffie resta poco, ma vediamo il montaggio di Dario.

La rettificazione della tensione anodica è affidata a una GZ34, i condensatori di uscita sono degli sprague NOS assolutamente in condizioni perfette.

Caratteristiche tecniche:

Banda passante 5Hz~100kHz -0,5db
Distorsione armonica: 0,17% su 600ohm – 0,25% su 32ohm
Potenza erogata: 89mW RMS su 600ohm – 60mW RMS su 32ohm

Grafico di banda passante

Spettro distorsivo su carico resistivo da 560ohm

E su una cuffia di prova a 32ohm

Mark 4

Il Mark 4 è quasi del tutto identico al Mark 3 per la parte attiva del circuito, è stato solo tolto un disaccoppiamento del driver che non era più necessario viste le nuove condizioni di alimentazione, la coppia di 6C4 è sostituita da una sola ECC82 / 12AU6 rimpiazzabile anche con tutte le sue compatibili come la 5814A, la 6189, la 6211 etc. Sparisce la GZ34 e viene sostituita da un ponte raddrizzatore con ingresso induttivo (cella LC) seguita da uno stabilizzatore di tensione basato sulla universale PCL85 o PCL805 che eroga i 307volt perfetti e stabili ai 2 canali dell’amplificatore senza più ripple residui impossibili da eliminare con un’alimentazione passiva, inoltre i filamenti della ECC82 e delle due 6CL6 basse sono in corrente continua filtrata, cella CRC in questo modo si eliminano gli ultimi difetti trascinati dietro dal mark 1 e si possono usare adesso anche le più senbili e costose cuffie presenti sul commercio, qui sotto potete vedere lo schema premium.

Mark 4.2

Ulteriore miglioramento rispetto il Mark 4.0, è stato eliminato l’alimentazione a ingresso reattivo per una più gestibile cella pigreco (CLC) migliorato lo stabilizzatore di tensione, realizzato un nuovo trasformatore di alimentazione per diminuire il calore dissipato dalle celle CRC dei filamenti, migliorato il motodo di alimentazione delle griglie schermo delle due 6CL6 basse, diminuita la tensione che alimenta il totem a 280volt e la corrente a riposo dello stesso per risparmiare le valvole e diminuire le dissipazione. Alcune foto del montaggio di un cliente:

Le strumentali con carico resistivo da 220ohm

Banda passate 8Vpp

THD

Quadra 100Hz

Triangolare 10khz

Chi volesse realizzare questo montaggio mi contatti per il preventivo del trasformatore di alimentazione e dell’induttanza.

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