Road Runner 82 – PushPull di ECL82 da 6watt

Se sei un appassionato di audio e hai il desiderio di costruire il tuo amplificatore, abbiamo un progetto premium su misura per te: il Road Runner 82. Basato sulle valvole ECL82 / PCL82 / 6BM8, Questo amplificatore push-pull è stato progettato con cura per offrire un’esperienza audio superiore. È un progetto pensato per essere di semplice costruzione, ideale per novelli autocostruttori che vogliono esplorare il mondo del push-pull anziché il più comune single-ended. Nonostante la sua semplicità, è stato concepito per offrire, nel suo piccolo, il massimo delle prestazioni audio. A differenza di molti altri progetti presenti in giro, specialmente quelli destinati a piccoli amplificatori con valvole di dimensioni ridotte e potenze limitate, il Road Runner 82 è stato progettato per garantire non solo facilità di costruzione, ma anche un livello di qualità audio che supera le aspettative.

Il Background

Il progetto è nato dalla richiesta di un cliente che, inizialmente, aveva intenzione di realizzare uno schema trovato su internet. Tuttavia, il progetto originale presentava delle peculiarità nel circuito. I pentodi finali erano polarizzati con correnti estremamente basse, spingendoli a operare a ridosso della classe B. Un surplus di guadagno era causato dalla presenza di uno stadio di ingresso aggiuntivo con un SRPP di ECC88. L’autore stesso segnalava problematiche preoccupanti relative a instabilità e spurie RF, sollevando dubbi sulla coerenza globale del progetto. In risposta, ho proposto una versione premium, correggendo le problematiche e ottimizzando ogni aspetto.

Caratteristiche Principali

Polarizzazione dei Pentodi: Ho corretto la polarizzazione dei pentodi di potenza, facendoli lavorare su un’impedenza di 10k come suggerito dal datasheet della valvola. Ciò garantisce un funzionamento ottimale in classe A.

Configurazione dei Triodi: I due triodi della ECL82 sono configurati con uno sfasatore longtail su pozzo di corrente, eliminando stadi aggiuntivi che potrebbero causare eccesso di guadagno e instabilità.

Alimentazione: L’alimentazione è ottenuta con diodi seguiti da una cella pigreco CLC, assicurando una fornitura di energia pulita e stabile per un suono chiaro e potente.

Trasformatore 10KPP82: Il progetto utilizza il trasformatore 10KPP82, il cui dettaglio è descritto in questa pagina. Questo componente essenziale contribuisce in modo significativo alla qualità del suono finale.

Potenza e Prestazioni: L’amplificatore Road Runner 82 eroga una potenza di circa 6 watt RMS. La configurazione push-pull in classe A assicura una riproduzione fedele e dinamica della tua musica preferita.

Realizza anche tu un Road Runner 82

Se sei interessato a realizzare il Road Runner 82, contattami per ottenere il preventivo per il set di trasformatori e lo schema premium. Sono entusiasta di condividere questa esperienza con gli autocostruttori audio appassionati!

Attendo con impazienza le foto del montaggio da parte del nostro cliente, che pubblicherò non appena saranno disponibili. Unisciti a me nel creare un amplificatore audio di alta qualità e goditi il suono avvolgente del Road Runner 82.

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10 Responses to Road Runner 82 – PushPull di ECL82 da 6watt

  • si, va ritoccato lo schema e direi a naso che il trasformatore d’uscita va fatto da 8k

  • Si potrebbe fare una versione con le PCL86?

  • Personalmente credo sia importante sperimentare e creare/proporre cose nuove ed alternative.
    Grazie Stefano per darci la possibilità di perseguire la nostra passione di autocostruttori!

  • A parità di potenza, i trasformatori push-pull sono più compatti; quelli menzionati sono delle dimensioni 25×30, mentre un trasformatore SE per la EL34 mio sarebbe su un 32×40. Inoltre, presentano minori dispersioni e consentono l’utilizzo di accorgimenti nell’avvolgimento che riducono le capacità interne dello stesso. Questo permette al circuito di funzionare efficacemente anche con una sezione di alimentazione meno raffinata. La scelta di optare per un push-pull è stata dettata dalla richiesta specifica del cliente. Realizzare un amplificatore push-pull con le ECL82 in classe AB potrebbe, comunque, raggiungere una potenza di uscita di 10 watt, offrendo un’esperienza sonora diversa. Ti potrei raccontare di un radiolone graetz che montava un pushpull in classe AB di EL95 da 5watt e quel radiolone è l’unica cosa che ad oggia abbia sentito suonare bene “House Of The Rising Sun”, ok registrazione di … e il circuito che addolciva e distorceva a bestia e riusciva a rendere la voce del microfono saturo del cantante sopportabile, questo solo per dire che si possono avere suoni diversi con soluzioni diverse.

  • circuito più complicato per la stessa potenza? per carità ognuno fa come preferisce…. 🙂
    oppure ci sono migliorie alla fine, tipo fattore di smorzamento più alto?

  • ok ma se uno vuole fare un pushpull con le ECL82?

  • Ops, sono stato troppo stringato, intendevo un SE di EL34 per esempio

  • perchè in SE dopo sono 2,5/3watt…

  • Ma un push pull per 6 watt? Perché non un single ended?

  • Molto interessante, attendo anche io di poterlo vedere nelle foto, le ECL82 sono valvole relativamente recenti ed il progetto sicuramente diverso dai vari push pull, realizzato con le solite EL34 o oppure EL84.

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Esplorando l’Armonia Sonora: L’Eccellenza della Valvola 845 in Configurazione Single Ended

Benvenuti nell’affascinante mondo dell’audio hi-fi, dove la purezza del suono è una missione e la Valvola 845 emerge come una protagonista indiscussa. In questo articolo, ci immergeremo nel magico universo della configurazione Single Ended, celebrando l’uso superlativo della valvola 845 come cuore pulsante di un amplificatore audio hi-fi.

Il protagonista di questo affascinante viaggio è un progetto dall’elegante semplicità, un amplificatore da 1 watt alimentato dalla rinomata valvola 6EM7. La 6EM7, celebre per il suo suono eccellente, assume un ruolo sorprendente nell’essere il pilota di una finale molto più imponente, la maestosa 845. Un connubio di potenza e delicatezza, che sfida le convenzioni con una grazia ineguagliabile.

La magia di questo circuito risiede nella sua versatilità. Sia che siate affezionati alle dolci armonie senza feedback o desideriate esplorare le possibilità offerte dal feedback, questo amplificatore è progettato per accontentare ogni orecchio. Il feedback, attivabile o disattivabile a piacimento, offre un’esperienza di ascolto personalizzata, senza costringere gli appassionati in una direzione predefinita.

Ogni dettaglio di questo progetto è stato meticolosamente curato, mirando a ottimizzare l’apparecchio e ad estrarne il massimo delle caratteristiche sonore. Il risultato è un sound ai massimi livelli, senza compromessi. Un invito a esplorare le sfumature dell’audio hi-fi, abbracciando la potenza della 845 in un viaggio sonoro senza pari.

Questo è un progetto premium, su commissione di “D.P.”. Il desiderio era chiaro: un finale Single Ended con valvole 845, caratterizzato da una circuiteria impeccabile, libera da eccessi superflui. Il cuore di questo sistema, vede una 6EM7 al comando, il tridolo di segnale nella sezione di ingresso e il triodo di potenza che guida con maestria la 845.

L’alimentazione del driver si avvale di un rettificatore a vuoto GZ34, mentre la 845 è alimentata tramite diodi. Una sottile controreazione, facilmente disattivabile tramite un interruttore, offre un tocco di personalizzazione. La potenza erogabile, limpida e potente, raggiunge i 20 watt RMS per canale, con una capacità di 25 watt RMS prima del clipping. Abbiamo scelto di concentrarci sulla qualità del suono reale, evitando di enfatizzare cifre astratte che spesso poco riflettono la realtà dell’ascolto.

L’alimentazione anodica, sia per il driver che per la finale, è attentamente filtrata con induttanza, garantendo una fornitura stabile di potenza. La tensione del filamento della 845 gode di un trattamento simile, alimentata in modo continuo con una cella CLC e la sua induttanza dedicata.

In contrasto con molte soluzioni presenti sul mercato, ho dedicato particolare attenzione all’ottimizzazione della sezione driver. Questo per garantire uno swing completo, necessario a guidare la griglia della 845 con un’impedenza sufficientemente bassa per evitare qualsiasi interferenza indesiderata. Il circuito è stato saggiamente progettato con un singolo doppio triodo per alimentare la finale. È importante sottolineare che ogni stadio aggiuntivo introduce inevitabilmente distorsioni, evitando così l’uso sproporzionato di valvole e preservando l’integrità del segnale in un sistema Single Ended (SE).

La 845, a differenza della 211, richiede un pilotaggio esclusivamente in griglia negativa. In questo contesto, la griglia di per sé non assorbe corrente, se non per la capacità parassita rappresentata dall’effetto Miller. Tuttavia, questo non rappresenta un ostacolo significativo quando si utilizza un driver capace di gestire i 30/40mA di corrente di bias, poiché ciò che realmente serve per un pilotaggio efficace è un ampio swing di tensione e una impedenza d’uscita sufficente a non venir disturbata dall’effetto miller della finale.

Purtroppo, molti schemi realizzati da progettisti meno esperti presentano la 845 pilotata da una modesta 6SN7, magari con le due sezioni in parallelo. Questo approccio, sebbene comune, spesso non fornisce lo swing di tensione necessario né una bassa impedenza in uscita, creando un terreno fertile per la formazione di distorsioni di varia natura. Questa retrocessione del segnale può trasformarsi in un feedback negativo locale, sfuggendo all’attenzione di coloro che magari vantano le presunte virtù di circuiti senza feedback.

Sull’altro estremo, ci sono coloro che affrontano il pilotaggio con un approccio “uso bazooka per uccidere una mosca”. Alcuni optano per valvole come EL34/KT66/KT88, collegate a triodo, 211 o addirittura altre 845. Questo, nonostante la corrente che scorre in questi driver sembri più adatta a produrre calore che a svolgere un compito utile, considerando che la griglia della 845 richiede un movimento di tensione. In molti casi, tali driver faticano persino a erogare l’intero swing di tensione necessario, spesso a causa di un calcolo errato del carico o della tensione necessaria per alimentarli. In questo intricato equilibrio, si evidenzia l’importanza di un approccio ben ponderato e di una comprensione approfondita delle necessità specifiche della 845.

La peculiarità di questo progetto risiede nella sua esclusività per la valvola 845. Non per una scelta ostinata, ma per diffondere informazioni accurate. La 845 e la 211 sono due valvole profondamente diverse. Se si intendono pilotare entrambe in modalità A1, è necessario considerare carichi differenti, tensioni diverse, impedenze di carico diverse (la 211 è circa il doppio della 845) e polarizzazioni di griglia differenti.

Affrontare completamente la pilotaggio della 211, che prevede una combinazione di A1/A2, richiede un driver DC in grado di pilotare la griglia anche in positivo, erogando la corrente necessaria senza distorsioni che richiedoso si l’uso di altre piccole finali come in questo mio vecchio progetto dove usavo una EL34 connessa a triodo. Pertanto, uno stadio di uscita che esce di anodo accoppiato con un condensatore non è una soluzione praticabile, poiché in un condensatore non può fluire corrente continua, indipendentemente dalla dimensione della valvola driver. Qualcuno costruisce e vende circuiti di questo genere, ma essi semplicemente non funzionano. Quando la griglia della 211 dovrebbe assumere una polarità positiva, essi clippano, e la 211 funziona solo nella porzione in griglia negativa.

Nota: l’immagine è puramente simbolica. Il set completo di trasformatori per realizzare i 2 monofonici con la 845 che comprende:

2x trasformatori di alimentazione dedicati a questo progetto.
2x trasformatori d’uscita SE SE6K-845
2x induttanza 15S55
2x induttanza 15S58
2x induttanza 17S71

Se siete interessati all’acquisto contattatemi.

Realizzazioni dei clienti

Scorrendo queste immagini, potrete ammirare alcuni montaggi dei clienti SB-LAB e la creatività personale che ogni cliente ha apportato al progetto. Ogni dettaglio, ogni connessione, è una testimonianza della passione che guida questi audaci creatori nel plasmare un’esperienza sonora senza eguali.

Alcune foto dell’oscilloscopio inviate dal cliente mostrano che i trasformatori si comportano in modo eccellente, come evidenziato dalle onde quadre catturate. Nelle foto successive, è possibile osservare le onde quadre a frequenze di 100Hz, 1k, 10k e 20k.

Dalle misurazioni eseguite dal cliente emerge che il damping factor (DF) senza feedback è di 3,2, mentre con il feedback attivo si attesta a circa 9.


Quest’ultima foto invece appartiene ad un’altra persona che non ha ancora terminato il suo montaggio.

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1 Responses to Esplorando l’Armonia Sonora: L’Eccellenza della Valvola 845 in Configurazione Single Ended

  • Ciao Stefano sono Guido dalla Sardegna credo uno dei pochi che possa lasciare un commento su questo tuo progetto sulla 845 in quanto uno dei primi ad averlo realizzato . Innanzitutto vorrei ringraziarti sia per il progetto che come sempre una volta cablato in maniera corretta ovviamente funziona alla perfezione e sembra di accendere un amplificatore super collaudato anche alla prima accensione e sopratutto per la tua pazienza e competenza nel dispensare consigli per la realizzazione e la messa a punto del progetto. Ho già realizzato due tuoi progetti con la el34 s.e. e il triodino4 perfetti entrambi ma questo ampli e’ semplicemente qualcosa di straordinario . Ho collaudato i due canali in zero feedback e devo dire la verità che dopo aver solo controllato le tensioni non ho resistito a collegarlo alle mie klipsch .Il risultato già’ in zero feedback era a dir poco esaltante . Verificati all oscilloscopio presentano un fattore di smorzamento di ben 2.85 in zero feedback e sfiorano i 7 con feedback inserito banda passante in zero feedback da 10 hz a 25000 hz a -3 db . Purtroppo in questo periodo non ho tanto tempo da dedicargli ma al più’ presto terminerò qualche finitura estetica che manca e qualche valore strumentale più’ dettagliato per restituire a te a a chiunque voglia realizzare questo progetto un feedback più’ accurato . A presto

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Come far suonare un Amplificatore a Valvole cinese – Guida al Modding Creativo

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Più volte ho riflettuto per individuare un percorso che consentisse agli appassionati dell’autocostruzione di realizzare un eccellente amplificatore senza dover sborsare una fortuna. L’assemblaggio di un amplificatore valvolare può diventare piuttosto oneroso quando si desiderano utilizzare materiali di alta qualità per ottenere un risultato soddisfacente. D’altra parte, il mercato cinese offre kit di montaggio di amplificatori, pensati per i principianti nell’ambito dell’autocostruzione, a prezzi incredibilmente convenienti. Di seguito, presento due esempi…

Sappiate che esiste una comunità di appassionati degli amplificatori valvolari cinesi che apprezzano i risultati ottenuti da questi dispositivi. Alcuni potrebbero persino affermare che tali amplificatori offrono prestazioni paragonabili, se non superiori, a dispositivi molto più costosi. In alcuni casi, hanno ragione, poiché il mondo degli amplificatori valvolari è spesso dominato da guru che promuovono teorie basate su pseudoscienza e fantasia, il che può portarli a costruire dispositivi estremamente costosi che lasciano molto a desiderare dal punto di vista delle prestazioni.

Tuttavia, ciò non significa che non sia possibile realizzare amplificatori valvolari di altissimo livello senza spendere una fortuna. Per coloro che amano mettere le mani nella tecnologia elettronica, il processo di smontaggio, ricostruzione e modifica è un’autentica passione. Molti di noi trovano estremamente divertente prendere un oggetto e trasformarlo in qualcosa di migliore, ottimizzando le sue prestazioni.

Questo articolo non è rivolto a coloro che desiderano semplicemente acquistare un amplificatore pronto all’uso senza alcuna intenzione di mettere le mani nella sua elettronica. È dedicato a coloro che abbracciano la sfida di costruire, modificare e ottimizzare amplificatori valvolari, sia per l’amore verso il processo creativo che per il desiderio di ottenere prestazioni audio superiori. Spesso, anche se sarebbe possibile spendere meno per un amplificatore già pronto, ciò che affascina molte di queste persone è il percorso stesso, il processo coinvolgente di sperimentare, apprendere e migliorare.

Spesso, quando si desidera far suonare un amplificatore valvolare cinese, ciò implica un processo che va ben oltre il semplice utilizzo dell’apparecchio così com’è. Significa smontare l’intero dispositivo e ricostruire praticamente un nuovo amplificatore all’interno del telaio. Questo comporta la sostituzione dei trasformatori e il riutilizzo solo di una parte limitata dei componenti originali. Sì, è vero, ed è straordinariamente divertente!

Quindi, non dovremmo tollerare che alcune figure autoproclamate “guru” etichettino chi compie queste modifiche come dei “ciarlatani”. Qui non si tratta solamente di acquistare un amplificatore per ascoltare musica, ma piuttosto di una passione per la costruzione lo smanettamento e il modding di apparecchiature elettroniche valvolari. Il vero piacere risiede proprio in questa trasformazione! È un mondo a parte, e chi lo vive sa quanto sia coinvolgente. È chiaro?

Questa pratica va ben oltre il semplice divertimento, è anche un prezioso strumento didattico per chi desidera approfondire la conoscenza del funzionamento delle valvole e dell’elettronica. Ricostruire un amplificatore valvolare cinese è come un laboratorio di apprendimento in cui si svelano i segreti del funzionamento di questi dispositivi.

Personalmente, sono qui per offrire il mio supporto a coloro che si avvicinano a questa avventura. Metto a disposizione schemi, trasformatori e le mie conoscenze per aiutare gli aspiranti appassionati e apprendisti. Non c’è nulla di cui vergognarsi in questo processo. È un percorso di apprendimento che offre un’esperienza pratica e tangibile. Quindi, per chi è appassionato di elettronica e vuole capire a fondo il funzionamento delle valvole, questo è il posto giusto.

Spesso ho notato che uno dei maggiori ostacoli per gli autocostruttori, soprattutto per coloro che stanno iniziando, è la realizzazione di un adeguato supporto meccanico per il montaggio. Questo è spesso il punto di partenza di molti progetti che, purtroppo, risultano impresentabili…

Meglio modificare autonomamente un cinese che comprare cose del genere…

Brutte scatole forate male e con la roba dentro montata ancora peggio…

Tuttavia, la mia idea non è limitata solamente ai principianti nell’autocostruzione. Può risultare altrettanto affascinante per chi ha già esperienza nel campo, e, con ogni probabilità, qualcuno potrebbe aver già sperimentato questa pratica prima ancora che io la suggerissi. Prendiamo ad esempio il KIT EL34 dello screenshot sopra…

Con circa 212€ (conversione dal dollaro alla data del 30 agosto 2020), si può acquistare una scatola che contiene un telaio in acciaio già forato di buon spessore, valvole, zoccoli, interruttori, ancoraggi, morsetti RCA per gli altoparlanti e tutte le varie minuterie necessarie per assemblare un circuito cablato in aria, senza circuiti stampati. Tuttavia, riflettendo attentamente, lo stesso materiale acquistato separatamente o fatto realizzare (in particolare il telaio) può comportare un costo notevolmente superiore. La creazione del telaio richiede molto tempo.

Tuttavia, vorrei temperare subito l’entusiasmo, perché ottenere prestazioni eccellenti da questi apparecchi non è semplicemente una questione di sostituire valvole NOS o condensatori di qualità superiore. Per ottenere risultati soddisfacenti, è necessario dedicare tempo ed impegno. Le principali limitazioni spesso derivano dalla qualità dei trasformatori e dallo schema elettrico stesso. Nel caso del kit EL34, ad esempio, nel diagramma pubblicato è evidente l’utilizzo di un doppio triodo 6N9p, equivalente del 6SL7, per pilotare la EL34. Tuttavia, le due sezioni interne di questo doppio triodo sono collegate in parallelo, e probabilmente ci sarebbero state opzioni migliori per sfruttare al meglio questa valvola. Allo stesso modo, avrebbero potuto considerare l’uso di un singolo doppio triodo per pilotare entrambe le finali.

Non vorrei sembrare troppo critico, ma ho notato che gli appassionati di questi amplificatori cinesi spesso spendono più denaro per valvole NOS di quanto abbiano speso per l’intero apparecchio su cui le montano. Affermano che queste valvole possano apportare miglioramenti, e potrebbero anche percepire alcune differenze nel suono. Tuttavia, detta in modo schietto, questa pratica può essere vista come uno spreco di risorse e non porta a risultati significativi. Sicuramente, non si avvicina nemmeno lontanamente ai risultati che potrebbero essere ottenuti tramite modifiche più radicali.

La mia opinione è che, a questi prezzi, avrebbe senso considerare l’acquisto di queste scatole di montaggio e, successivamente, eliminare completamente i trasformatori di serie o almeno quelli di uscita (a meno che il trasformatore di alimentazione non presenti problemi di surriscaldamento o vibrazioni). È possibile quindi assemblarle con uno schema più attento e, se necessario, utilizzare condensatori di migliore qualità dove hanno senso, oppure sostituire con un potenziometro di qualità superiore, e così via.

È vero che la modifica di una scatola di montaggio può alla fine costare più del costo iniziale della scatola stessa.  uttavia, se dovreste costruire un amplificatore simile da zero, dovreste comunque acquistare questi componenti. La convenienza di tale operazione risiede nel fatto che molti componenti e le minuterie necessarie sono già inclusi nella scatola di montaggio a un prezzo molto conveniente. Inoltre, risparmiate notevolmente in termini di tempo e sforzi fisici nella realizzazione del telaio, poiché il telaio stesso è già pronto ed è realizzato in metallo, anziché legno.

Cercando su questi bazar cinesi si trovano diversi apparecchietti in scatola di montaggio che si prestano bene a diventare la base per qualcosa di più serio, l’unicosa a cui fare attenzione è cercare scatole pensate per essere assemblate in aria senza circuito stampato, perchè con il circuito stampato il fissaggio meccanico dello zoccolo sarà a circuito e non a telaio e lo stampato non si presta a modifiche radicali, sopratutto se si vogliono montare condensatori di un certo pregio (spesso ingombranti).

Inoltre, vale la pena sottolineare che questa pratica non si limita solo all’utilizzo di scatole di montaggio, ma può essere altrettanto efficace partendo da apparecchiature (anche non funzionanti) reperite sul mercato dell’usato a costi molto bassi. È infatti spesso possibile trovare dispositivi usati a un prezzo accessibile che possono diventare la tela su cui dipingere la propria creatività e passione. D’altro canto, può non avere senso acquistare un apparecchio nuovo a costi elevati solo per modificarlo completamente. Su questo argomento, ho in programma di scrivere un articolo dedicato a breve.

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