Leak TL12.1 Monoblock – Riparazione

Questo singolo LEAK TL12.1 mi è stato consegnato perchè ha fatto una fumata, era saltato il trasformatore di uscita con una rovinosa scarica verso massa avvenuta per cause ignote o forse per il semplice invecchiamento dei materiali. Ho provveduto a riavvolgere il trasformatore ex novo:

Il resto della riparazione è consistita nello scollegare il vecchio condensatore a carta con ormai 2 sezioni su 3 saltate, fissare 2 ancorfaggi per montare 3 condensatori nuovi a sostituzione…

E sostituire alcune resistenze nel circuito, tutti gli altri componenti che si vedono in foto tra cui i condensatori carta olio russi erano stati montati dal proprietario.

Completato e rimesso in funzione.

Continue reading...

1 Responses to Leak TL12.1 Monoblock – Riparazione

  • Ciao Stefano, di nuovo complimenti per l’eccellente lavoro e grazie per aver riportato a vita nuova il mio storico finale! Ho potuto finalmente rimettere in servizio la mia pregiata coppia di TL 12.1. Il TU è stato riavvolto magistralmente e il risultato sperato è stato raggiunto, infatti il responso sonico è assolutamente sovrapponibile all’originale. E’ più unico che raro, oramai, trovare un tecnico in grado di eseguire una simile lavorazione …. ma quando questo si trova anche relativamente vicino a casa propria, allora è proprio una gran botta di c…. !! 🙂
    A presto, ciao!

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.

Riparazione e Ottimizzazione dell’Amplificatore SUN Audio SV-300BE: Valorizza il Suo Potenziale Sonoro

Finalmente ho avuto l’opportunità di mettere le mani su uno di questi “mostri sacri” tanto osannati dagli audiofili. Perciò, prego gli estimatori di questo marchio di non prendermi a male se mi permetterò di evidenziare alcune differenze tecniche. La prima cosa che desidero sottolineare è lo schema elettrico e le variazioni rispetto alla versione 2A3. Qui di seguito potete osservare i due schemi: SUN Audio 2A3 e 300B…

2A3 300B

Cosa cambia tra i due schemi? In realtà, nulla! O meglio, è stata sostituita la 2A3 con la 300B, il valore della resistenza di polarizzazione del catodo è stato modificato e la 300B è stata collegata alla presa da 3500 ohm del trasformatore invece che a quella da 2500 ohm. Il resto rimane invariato. Tuttavia, sorge un problema: la versione 300B eroga 4 watt al clipping (potenza indistorta di 3 watt). Nella foto qui sotto è possibile osservare su due dei miei oscilloscopi (con scala dei 2 volt per quadretto) l’amplificatore su un carico resistivo da 8 ohm. L’ampiezza che si può notare è di 16 volt picco picco, corrispondente a circa 4 watt RMS…

Per coloro che potrebbero ancora avere dubbi, ho simulato il circuito su Spice, ottenendo gli stessi risultati… Se desiderate provare lo schema, è disponibile qui sopra e lo potete trovare su numerosi altri siti. Ltspice lo potete scaricare gratis da qui

La casa madre indica genericamente 8 watt… quindi 4+4, contando sul fatto che molti penseranno che siano 8 watt per canale, una potenza abbastanza buona per una 300B. In realtà sono 4 watt per canale (meno di 4 se si considera la potenza prima che inizi a clippare). Le 300B sono state fatte lavorare allo stesso regime di dissipazione di una 2A3. Personalmente, ritengo che avrebbero potuto progettare un circuito su misura per la 300B anziché riciclare quello della 2A3, specialmente considerando che questi apparecchi non sono venduti a 300€. Si sono basati sul solito espediente delle 300B per vendere, ma di fatto essa non è sfruttata appieno. L’amplificatore era in condizioni di quasi originalità, essendo stato prodotto nel 1995, ma mostrava alcuni problemi dovuti all’usura nel tempo. Il primo era rappresentato dagli zoccoli delle 300B e della raddrizzatrice molto consumati. Mi è stato detto che le valvole sono ancora le originali, o almeno ho capito che non siano mai state cambiate dal proprietario attuale. Tuttavia, non credo che gli zoccoli fossero così sciupati di fabbrica, specialmente considerando che gli zoccoli delle 6SN7 avevano una buona tenuta. Penso piuttosto che si siano allentati a causa dei continui cambi di valvole, alla ricerca di un suono che non poteva cambiare solo con le valvole… Molti audiofili sono vittime di questa compulsione a cambiare valvole, ma purtroppo il suono è determinato dall’insieme del circuito e dei trasformatori, dove le valvole non rappresentano nemmeno l’elemento più importante. Cambiando le valvole si può modificare leggermente il timbro a causa delle tolleranze costruttive tra una valvola e l’altra, ma tutto si limita a piccoli cambiamenti marginali.

Il secondo problema riguardava i due attenuatori a scatti presenti (ALPS contraffatti cinesi, non originali), che erano danneggiati, estremamente rigidi e montavano due manopole di plastica brutte e molto sgradevoli al tatto.

Il terzo problema riguardava i condensatori elettrolitici di bypass catodico, i quali non erano di alta qualità e nel corso degli anni avevano subito un deterioramento, con un aumento della resistenza equivalente serie (ESR) superiore a 1ohm. Il lavoro di ripristino e aggiornamento ha comportato la sostituzione dei due attenuatori a scatti con due potenziometri ALPS originali (personalmente, avrei preferito mantenere gli attenuatori a scatti poiché, avendo due volumi separati per ogni canale, sarebbe stato più facile regolarli allo stesso livello, ma il cliente desiderava i potenziometri tradizionali). È stata anche effettuata la sostituzione degli zoccoli usurati e dei vari condensatori di bypass catodico con condensatori di migliore qualità e capacità maggiori rispetto agli originali (le ragioni di questa scelta verranno spiegate più avanti nelle informazioni strumentali). L’unica piccola modifica apportata al circuito è stata un leggero ritocco del valore della resistenza di catodo delle finali, aggiungendo un’altra resistenza in parallelo per aumentare leggermente la corrente di BIAS, poiché su LT Spice sembrava essere l’unico miglioramento possibile.

Ora passiamo alle strumentali:

Potenza: 4watt RMS per ogni canale al pieno clipping
Smorzamento DF: 2,66 equivalente ad una resistenza d’uscita di 3ohm

Distorsione THD

THD a 1Watt THD a 3 Watt

Come è possibile notare, tutte le armoniche sono presenti fino alla sesta (dopodiché diventano così piccole da essere irrilevanti). Non sono distribuite perfettamente a gradini, ma già a 1 watt si osserva una terza armonica ampia quasi quanto la seconda. Aumentando il volume fino a 3 watt (prima che inizi il clipping), si può notare che la terza armonica spicca persino su tutte le altre… Ma come è possibile? Un amplificatore Single Ended mono-triodo con la 300B originale SUN Audio e trasformatori Tamura che produce la terza armonica! Come può accadere?

Desidero sottolineare che questa non è una critica verso SUN Audio; questo comportamento distorsivo è del tutto normale per un circuito zero feedback. A 1 watt, la THD totale è di circa l’1%, e a 3 watt circa il 3%. Per pura curiosità, cosa simula Spice?

Molto simile a quanto ho misurato io a 1 watt. In realtà, tutto potrebbe cambiare sostituendo le valvole con altre di diverso tipo o marca. Quello che conta alla fine è che la THD totale sia bassa. Ora avete un’idea chiara riguardo alla questione delle armoniche pari/dispari.

Banda passante: 35Hz – 25Hz -1db @ 1 watt – La risposta in frequenza dichiarata di fabbrica è di 15Hz – 30khz -3dB e qui risulta anche migliore perchè il -3dB in alto è a 50khz e non a 30.

Grafico su carico resistivo

E su carico reattivo

Passiamo alla mia modifica che comporta l’aumento della capacità dei condensatori di bypass catodico e un leggero incremento della corrente di BIAS. La banda passante risulta essere 20Hz – 30kHz con una diminuzione di -1dB, con un notevole miglioramento della rotazione di fase a 20Hz, che passa da 60 gradi a 40 gradi. Questo permette di percepire un po’ più di basse frequenze quando l’amplificatore è abbinato a diffusori monovia, come è destinato a essere. Se desiderate effettuare questa modifica, potete rivolgervi a me. È importante sottolineare che un aumento indiscriminato della capacità dei condensatori può portare a una zona di instabilità, dove l’amplificatore può iniziare a oscillare a basse frequenze oppure mettere in crisi la valvola raddrizzatrice.

In basso potete osservare l’analisi dello spettro dopo la modifica della corrente di bias (la 300B è ancora ampiamente al di sotto della sua dissipazione massima, 16 watt su 36).

Qui sotto le onde quadrea a 100Hz / 1khz / 10khz

I trasformatori montati su questo apparecchio sono adeguati. Ho avuto l’opportunità di ascoltare questo amplificatore nella mia sala d’ascolto, equipaggiata con casse reflex della Tannoy. In questo ambiente, uno zero feedback non si trova nelle sue condizioni ottimali. Le frequenze medio-alte sono accettabili, anche se trovo che le voci femminili risultino un po’ penetranti. Tuttavia, i bassi poco definiti rovinano l’esperienza d’ascolto. Un amplificatore come questo potrebbe essere meglio abbinato a casse monovia. Una modifica che potrebbe essere effettuata (considerando il surplus di guadagno del circuito) sarebbe l’aggiunta di un po’ di controreazione… Immaginate le facce di alcune persone quando sentono parlare di controreazione in un amplificatore con valvole 300B… Ma fidatevi, questo porterebbe a un miglioramento significativo. Conserverebbe le stesse caratteristiche medio-alte belle e pulite (grazie alla qualità dei trasformatori d’uscita) e offrirebbe la possibilità di abbinarlo anche a casse reflex per un’esperienza d’ascolto più equilibrata, con basse frequenze più presenti. Chiunque creda che un apparecchio del genere possa essere superiore ad altri circuiti, anche con valvole meno costose (e meno alla moda), si sbaglia.

Un utente mi ha segnalato che alcuni altri tecnici italiani modificano completamente lo stadio driver e mi chiede se questo possa servire ad aumentare la potenza. La risposta è NO. Per incrementare la potenza erogata dalla 300B, è necessario cambiare l’impedenza del trasformatore d’uscita, aumentare la tensione di placca e la corrente di bias, oltre a modificare il driver in modo da pilotare più efficacemente la finale. In pratica, è necessario cambiare tutto il circuito. La modifica del solo stadio driver non apporta alcun beneficio; la 300B continuerà a clippare a 4 watt, indipendentemente dalla valvola che lo pilota. Inoltre, essendo la limitazione più significativa la mancanza di smorzamento (la mancanza di feedback negativo), il cambiamento del circuito driver non porta a un miglioramento sostanziale. Siate cauti riguardo a chi promette miglioramenti miracolosi con modifiche vane. Per apportare modifiche significative a questo amplificatore, è necessario cambiarlo completamente, ma spesso non vale la pena effettuare interventi così invasivi.

Continue reading...

9 Responses to Riparazione e Ottimizzazione dell’Amplificatore SUN Audio SV-300BE: Valorizza il Suo Potenziale Sonoro

  • uno che pensa di aver capito tutto e non ha capito niente… se hai un’amplificatore in classe AB di grande potenza e lo abbini a delle casse troppo sensibili dove non puoi fargli sfogare potenza ottieni solo un’ascolto pessimo. Se hai delle casse da 98db non ci metti un’amplificatore da 500Watt ma ci metti un single ended da 5 watt in classe A. L’amplificatore da 500watt lo metti su delle casse da 80dB per ascoltare gigi d’agostino. Gli amplificatori di grande potenza in classe AB hanno bassa qualità nei primi watt all’inizio, per cui è necessario abbinarli a casse dove puoi darci su di potenza se no ascolti solo schifo. Inoltre visto la dissipazione di una valvola è un parametro fisso all’aumentare della tensione di alimentazione devi diminuire la corrente di bias, spingendo la classe AB sempre più vicino alla classe B e quindi aumentando la distorsione ai bassi livelli.

  • Bianchiniiiiiiii, la distorsione da incrocio non aumenta con la tensione di alimentazione ne necessariamente con lpotenza

  • Buonasera, l’interno dell’amplificatore non è per nulla cambiato rispetto all’originale: come in tutti i modelli simili, ho semplicemente sostituito i condensatori elettrolitici che, col tempo, si deteriorano e vanno obbligatoriamente rinnovati. Tutte le sostituzioni sono state effettuate con componenti selezionati di alta qualità.

    Dal punto di vista circuitale, questo amplificatore trarrebbe vantaggio da alcuni miglioramenti: attualmente il driver fatica a pilotare completamente le finali 300B senza introdurre distorsione, quindi una sezione di pilotaggio potenziata garantirebbe maggiore linearità; inoltre un fattore di smorzamento più elevato e un filtraggio più accurato della tensione dei filamenti contribuirebbero a perfezionare ulteriormente la resa sonora. Capisco che tu sia soddisfatto così com’è, ma si può apprezzare davvero il beneficio solo ascoltando una versione ottimizzata.

    Per quanto riguarda le tue Altec Barcelona, è normale che suonino meglio con un amplificatore da 4 W rispetto a un push?pull da 500 W: con diffusori da 98 dB di sensibilità non conviene utilizzare un final push?pull ad alta potenza. Un amplificatore da 500 W (o anche i 75 W dell’MC275) lavorerebbe a una frazione minima della sua potenza, proprio nel punto di incrocio dove la distorsione è massima. In sostanza hai provato tre amplificatori: due non adatti alle tue casse e uno adeguato, ma di cui esistono soluzioni ancora migliori.

  • Buona sera, premetto che non sono un tecnico elettrico, ma vedo dalle foto che l’interno è completamente cambiato all’origine. Io ne ho uno originale e devo dire che con le altec barcelona le fa suonare da dio meglio del Mcintosh mc2255. È del Mcintosh mc275.
    Non capisco il oroblema

  • magari intendevanowatt musicali? 🙂 comunque su 3500ohm con 330volt di tensione e 50/60mA di bias non c’è santo che tenga

  • Buongiorno, segnalo che sia sul sito giapponese originale, fra l’altro aggiornatissimo (ultimo aggiornamento: 12/2015) sia su quello dell’importatore ufficiale italiano (un negozio di Milano) il super ampli viene dichiarato 8W+8W, quindi se clippa a 4 watt siamo messi bene…Ciao, Francesco P.S. Potevano metterci una cella CLC sull’alimentazione dei filamenti delle 300B, insomma, per 5600 euro…forse non serviva il potenziometro dell’HUM.

  • anche le casse pneumatiche soffrono meno il basso smorzamento di un circuito, quello che comunque volevo dire era un’altra cosa… molti prendono per assunto che se fai il triodo SE zero feedback allora hai fatto il circuito meglio suonante che si possa fare e il non plus ultra è se lo fai con la 300B o le 2A3, poi magari ammettono che tale circuito non riesce a pilotare casse reflex allora cambiano versione dicendo e ma devi metterci dei monovia con degli altoparlanti da 9cm di diametro “eh allora sentirai!” … non sento neinte di chè! suonerà pure, ma il punto delle questione è che detta in tutta franchezza con circuiti anche con pentodi da 2 soldi con controreazione, trasformatori buoni e tutte quelle cose che dicono che non vanno bene in un circuito ben progettato, ho sentito medi alti che non hanno niente da invidiare da questo 300B con anche una gamma bassa che questo 300B se la sogna. Il 300B “triodino 4” che ho fatto fare a un mio cliente, controreazionato, in una gara di ascolto non darebbe scampo all’avversario. Alla fine i circuiti zero feedback sono solo l’ennessima teoria partorita dai guru, di fatto non portano nessun vantaggio ma solo limitazioni e la 300B è ampiamente sopravvalutata ci sono un’infinità di valvole che possono essere fatte suonare bene, tanto quanto, anche tra quelle vendute sotto i 20€ al pezzo. Ma purtroppo molti audiofili vivono in un mondo di fantasia comandato da guru e dalla moda che spingono, basta dire che circa un ventennio fà le 2A3 biplacca della fivre venivano schifate e le 211 le trovavi nei mercatini a 10.000 lire l’una. Quel che è peggio poi è che la 300B è una valvola abbastanza difficile da pilotare perchè richiede uno swing di tensione molto ampio per essere pilotata, e nella maggioranza dei 300B che ho visto essa non viene sfruttata o è usata male, praticamente fanno l’amplificatore con il fine di guardare la 300B ma non di usarla bene o di avere un risultato tecnico sonoro che sia degno della spesa che comporta montare valvole così.

  • La cancellazione armonica è una di quelle cose che sono sempre tirate fuori da guru come fosse una bacchetta magica, come fosse possibile annullare la distorsione di un circuito. Le armoniche sono come il gioco delle talpe, quando ne spingi giù una te ne saltano fuori 2 da un’altra parte… quando cancelli una seconda ti esce una terza. Un pushpull nella teoria dovrebbe generare armoniche dispari, ma dovresti avere un circuito bilanciato dall’inizio alla fine dove tutte le coppie che formano i vari stadi montino valvole che siano perfettamente uguali tra loro, situazione che si verifica solo in un simulatore dove le valvole sono modelli matematici quindi perfettamente uguali tra loro, un match su un punto fisso non implica questa situazione, dovrebbero essere matchate con il tracciacurve e avere curve tutte perfettamente sovrapponibili, ma anche alla simulazione è possibile vedere che il classico circuito dove hai una singola valvola di ingresso seguita da sfasatore e 2 finali in pushpull potrebbe finire a distorcere con armoniche predominanti di seconda e quarta perchè la distorsione del primo stadio non bilanciato sovrasta quella degli stadi successivi, oppure il classico circuito pushpull anni 20 con trasformatore interstadio sfasatore pilotato da uno stadio SE distorcerà con predominanti di seconda e quarta seguendo l’andamento distorsivo della valvola SE che sta dietro al trasformatore sfasatore. Nella realtà poi le cose sono ancora più complicate perchè hai la tolleranze delle valvole e differenze costruttive non solo da un produttore a un’altro ma anche da un lotto all’altro, per non parlare delle variazioni delle caratteristiche che si hanno con l’invecchiamento dove quindi 2 valvole erano match da nuove ma già dopo 1 settimana di funzionamento cominciano a spostarsi leggermente tra loro. In un circuito SE le armoniche dispari subentrano appena metti 2 stadi in cascata per la questione della cancellazione dovuta all’inversione di fase, come succede in questo 300B e a dirla tutta la armoniche di terza ci sono comuqnue anche su un singolo stadio preso da solo. Nella realtà alla fine non avviene mai quello che dovrebbe capitare nella teoria e se avviene è solo per caso, alla fine l’importante è che la distorsione complessiva sia bassa poi le armoniche che escono te ne devi fregare perchè tanto non le controlli, se anche ti metti li fichè non tiri fuori lo spettro che volevi è destinato a durare fino al primo cambio di valvole (se non prima).

  • Per dirla tutta un PP tende a cancellare le armoniche PARI(come tutti i circuiti diversi dai SE) mentre un SE no;.
    Il SE SENZA controreazione d’anello si ascolta meglio anche su di una cassa a sospensione pneumatica.
    Comunque, saper usare un minimo i simulatori spice permetterebbe a chiunque di sbugiardare i guru.

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.

Leak Varislope II Stereo – Restauro

Si può considerare questo articolo come conclusione dei quello sul restauro del Leak Stereo 50 a cui questo preamplificatore va collegato con cordone ombelicale, per leggere l’articolo sul LEAK Stereo 50 clicca qui.

Come è capitato allo Stereo 50, essendo passato in mano allo stesso tecnico anche il Varislope 2 era unto e bisunto, smontate le valvole ho proceduto inizialmente anche qui a lavare la padella…

Con tutto pulito si lavora decisamente meglio, il lavoro di ripristino è stato meno impegnativo rispetto il finale, qui per fortuna non tutte le resistenze erano fuori tolleranza, quindi mi sono limitato a sostituire quelle marce e tutti i vari condensatori elettrolitici e ad olio.

Visto poi quello che si legge in giro ci tengo a dire che l’utilizzo di resistenze ad impasto di carbone non è così fondamentali come racconta qualcuno che ha trovato degli apparecchi a cui avevano già sostituito le resistenze con delle normalissime e oneste resistenze a strato di carbone e si è messo a cavarle via tutte per rimetterci delle resistenze ad impasto affermando che serve per mantenere il suono “leak”. Non sono contro l’uso delle resistenze ad impasto, però obbiettivamente sono resistenze rumorose e che hanno problemi di stabilità, ossia tendono a cambiare lentamente il loro valore (solitamente aumentando la loro resistenza), la loro caratteristica principale per cui vengono ancora fabbricate è che possono assorbire, senza guastarsi, picchi momentanei di tensione o di corrente molto maggiori di altre, ma è tutto qui. In un circuito dove ci sono segnali deboli o reti RIAA, filtri o anche le semplici polarizzazioni delle valvole trovarsi le resistenze che nel giro di qualche anno hanno cambiato il loro valore del 20% rispetto quello iniziale o che sono ai limiti di tolleranza già da nuove serve solo a farsi del male. Chi racconta del “suono delle resistenze ad impasto” in modo inconsapevole sta raccontando che dopo aver messe, per via di tutti i valori imprecisi il circuito distorceva in modo diverso rispetto il prima (sicuramente di più) e si torna sulla questione che la gente racconta quanto è “bello e fedele” un suono con maggiore distorsione. Poi lo stesso che raccontava di aver tolto le bruttissime resistenze a strato per rimetterci delle bellissime e costose resistenze ad impasto per mantenere il suono LEAK ha cambiato poi tutti i condensatori a olio originale (giustamente perchè marci e in perdita) con condensatori in polipropilene… allora diciamo che forse… FORSE… la resistenza diversa cambia il suono dello 0,1%… i condensatori invece sicuramente lo cambiano del 50%… Se avesse voluto mantenerlo preciso doveva cercare condensatori carta olio NOS… Quindi chi stiamo a prendere in giro?

Quindi se io apro un’apparecchio e trovo che ci son tutte le resistenze ad impasto di carbone andate come mi è capitato con lo stereo 50 le cambio senza tanti patemi con delle comuni strato di carbone che vanno benissimo, sono abbastanza precise e tendenzialmente non variano nel tempo. Nel caso di questo varislope mi sono limitato a cambiare unicamente quelle fuori tolleranza e ho lasciato le altre originali ancora buone, invece ho cambiato i condensatori con degli ottimi condensatori a film NOS, non carta olio, quindi il suono sarà più brillante in gamma acuta… i carta olio (quelli veri che facevano una volta) tendono a scurire il suono.

Un’altro problema del Varislope 2 di cui nessuno sembra parlare è che i connettori RCA di ingresso sono molto vicini tra loro, anche i più scarsi e poco voluminosi spinotti cinesi che io abbia trovato erano troppo grossi per innestarsi correttamente, come si vede dalla foto picchiano uno con l’altro… Figuriamoci se uno provasse a mettere RCA moderni hifi belli grossi.

Siccome non volevo fare una castroneria di fori e spinotti messi alla meglio, rovinando il telaio e l’originalità del preamplificatore ho realizzato un semplice adattatore senza tanti fronzoli e paranoie mentali… Lo so che ci saranno gli estimatori dei cavi pitonati che rimarranno innoriditi, ma suvvia guardate il cavo che collega il pre al finale… O guardate i cavi che usavano all’epoca su questi apparecchi…

Continue reading...

2 Responses to Leak Varislope II Stereo – Restauro

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.